Dio ha creato solo noi, nell’universo?

quanti_alieni_ci_sono_nell_universo__3912“Chi ce lo dice che nell’universo non ci siano altre forme di vita? E nel caso venisse scoperta un’altra forma di vita intelligente, come si porrebbe la Chiesa? E Gesù? Se fosse vero che non siamo soli, Lui cosa sta facendo?”

 

Quante volte mi sono sentita porre queste domande dai ragazzi e così, quando Chiara me le ha scritte su WhatsApp, ho pensato: “E’ ora di affrontare la questione!” 

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Se fate parte del popolo che si è commosso di fronte alla dolcissima nostalgia di ET mentre pronunciava tristemente la frase: “E.T… Casa… Telefono”, questo è il post che fa per voi!

 

 

 

183924_184493181592479_100000953956750_406669_738530_nSe siete di quelli che, guardando il cielo e immaginando la grandezza dell’universo, si sono persi spesso e volentieri in mille supposizioni su quel che potrebbe essere e succedere al di là del proprio naso, questo post è fatto su misura per voi!

 

Ovviamente stiamo entrando nel mondo delle supposizioni, senza nessuna pretesa di dare totale credito ad una tesi o ad un’altra. Eppure, pur non potendo avere certezza assoluta dell’esistenza di altre forme di vita intelligente, possiamo però affermare che questo non sarebbe un problema per chi ha fede in Dio.

TYP-431601-4369427-etIl Dio in cui crediamo, infatti, non è certamente un Dio dal braccio corto che crea solo il minimo indispensabile, altrimenti ci sarebbe bastato il sistema solare o, al più, la galassia entro la quale siamo. Questa tendenza divina a largheggiare in anni-luce e in bellezza creativa, avrà avuto come scopo solo la nostra nascita? Continua a leggere Dio ha creato solo noi, nell’universo?

“Vi esorto solo a non farvi governare dalla paura”

buio-e-sieppe1Sono una ragazza di 15 anni e sarei curiosa di chiederle una spiegazione riguardo Satana. Ma non su qualcosa che lo riguarda, quanto sulla mia reazione quando sento storie terribili. L’anno scorso lei ha partecipato all’assemblea di Halloween del Liceo Scientifico ed ha raccontato di un’esperienza di esorcismo. Io non sono riuscita ad ascoltare nessuna parola, tanto che stavo per mettermi a piangere. Mi è accaduto in passato, di parlare di questo argomento e sono
dovuta uscire dalla classe piangendo per la mia paura. Non riesco a leggere il numero 6 ripetuto tre volte (non riesco nemmeno a scriverlo) e ogni rumore anomalo che sento lo associo a Satana. Quando sono al buio, penso che potrebbe apparirmi qualcosa, e inizio a tremare con il cuore che batte a mille. Sono cosi spaventata, ho due rosari vicino al mio letto. Come mai, a me fa tutto questo effetto mentre a molte persone che conosco, gli fa indifferenza? Come mai io provo tutto questo timore?

 

getmediaQuando ho letto il tuo messaggio, ho subito pensato: “Più che scriverle, vorrei abbracciarla”.

Le paure così radicate sono spesso irrazionali e si superano, prima di tutto, sentendo persone amiche al proprio fianco.

Fai conto che lo stia facendo ora!:)

Il secondo passo è cercare di capire il “perché”, con l’aiuto di una persona che stimi e di cui hai fiducia(un familiare, un educatore, un’amica, un sacerdote, una psicologa, un’insegnante…).

Sfrutta le “presenze buone” che la vita ti ha sicuramente messo vicino.

Sono certa che se ti guardi intorno, troverai una (o più) persona adatta a farti comprendere l’origine di questa angosciante ossessione.

Sono sincera però e non voglio darti false illusioni: non sempre si riesce a capire con chiarezza il bandolo della matassa. La mente spesso è più complessa di quanto noi riusciamo a comprendere.

Ma, nonostante questa botta di realismo che ho appena scritto, vale ugualmente la pena iniziare questo cammino di ricerca. Mai arrendersi prima ancora di partire.

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Spesso, infatti, la vita ci riserva scoperte che all’inizio del viaggio neanche potevamo immaginare. Continua a leggere “Vi esorto solo a non farvi governare dalla paura”

Siamo tutti pellegrini verso cieli e terra nuovi

10891623_10205801763994189_4696864111329200789_n“Proffiiii!!!!!Oggi la lezione sia con don Umberto che con Benedetta sono state davvero molto interessanti! Mi potrebbe dire come fa di cognome Benedetta così la cerco su facebook? Grazie!!! Il buddismo mi ha affascinato sul serio, tanto, e soprattutto si vedeva proprio che Benedetta é felice, è emozionata della scelta che ha fatto…anche se, comunque, penso che più che una religione, il buddismo sia uno stile di vita che si riavvicina anche a quello nostro; nel senso che anche nella nostra religione noi dobbiamo “in teoria” rispettarci 10888758_10205801762674156_1212925004429459104_ntra di noi e rispettare anche la terra…Non so se mi sbaglio o se forse qualcuno se lo sia dimenticato…però brava prof! Ripeto: mi è piaciuto davvero tanto oggi stare ad ascoltare cose nuove e, sì, è bello conoscere persone che, come lei, non perdono la speranza, vanno avanti e sono coraggiose!Un bacio proffiii!!!”cuore

E’ Serena quella che mi scrive, la mia dolcissima alunna di poche parole “fuori” ma di tante emozioni “dentro”. Lei fa parte di una delle tante classi che questa settimana, durante la mia ora di religione, hanno ascoltato Benedetta.

3159_1107456057497_7599566_nQuando l’incontrai la prima volta, Benedetta era una ragazzina di 14 anni con gli occhi che le brillavano di curiosità, anche se stava in silenzio.

Negli anni delle superiori in cui io sono stata la sua insegnante, abbiamo fatto spettacoli teatrali, organizzato viaggi, affrontato dialoghi traboccanti di domande antiche come l’uomo, con tentativi di risposte lontane il più possibile dall’ovvietà.

1000711_10200648830237539_399965852_nPoi io mi trasferii in un’altra scuola e Benedetta, col suo grande desiderio di immergersi nel mondo del teatro e del musical, fece il quarto ed il quinto anno insieme. Il risultato di quell’esame di maturità anticipato, fu un bel 100 e lode.

E poi ecco arrivare il Natale del 2014.

Un giorno mi arriva un messaggio: “Cri, sono tornata da Londra e sarò per qualche settimana in Italia. Ci vediamo? Ho tanta voglia di stare un po’ insieme a te!” Qualche sms scambiato con un affetto mai venuto meno e poi…eccola là.

Nell’appuntamento al centro della città quasi non la riconosco. Continua a leggere Siamo tutti pellegrini verso cieli e terra nuovi

Quando la fede è nel buio

slide_11Buongiorno prof, come avrei voluto che tu fossi una mia prof! Forse ora non starei così…forse avrei trovato da tempo il mio cammino e ora nel momento della tempesta mi affiderei al Signore con più fiducia e meno timore…

Invece sono terrorizzata e quel che è peggio è che chi continua a passare le notti leggendo pregando e piangendo è una mamma che deve aiutare il suo bambino ma non trova la forza. È stato un anno difficile legato ad alcuni problemi di salute che hanno afflitto alcune delle persone a me più care tra cui anche il mio bimbo. È stato un anno anche prezioso per la nascita del mio secondo bimbo che invece mi guarda e guarda al futuro sorridendo cercando a suo modo di dare alla sua mamma un po’ di forza. Io faccio di tutto per cercare di galleggiare in queste acque, cercando di rassegnarmi alla volontà di Dio, di sperare, di pregare…

Leggendo preghiere, letture e il tuo splendido sito che mi dà la forza di andare avanti giorno dopo giorno…ma l’acqua mi sovrasta e mi toglie il respiro…mi sento molto figlia in cerca di aiuto, ma poco madre …perché mi manca la forza x affrontare …. Sia le piccole che le grandi croci che la vita ci mette davanti.

Io che ho sempre avuto una vita facile tutta in discesa ora mi trovo davanti ad una salita enorme e impossibile …leggo che il Signore è sempre al nostro fianco e non ci chiede di più di quanto possiamo dare… Ma mi accorgo di non avere fiducia a sufficienza per andare avanti e questo mi spaventa ancora di più perché mi fa capire che la mia fede vacilla e senza quella io sono finita…

Come posso fare? Scusami tanto per la mia maleducazione. Non mi sono nemmeno presentata. Io sono Chiara. Non ci conosciamo, ma sento che ho tanto bisogno del tuo aiuto. Grazie per tutto ciò che hai già scritto sul tuo blog. Mi hai comunque già molto aiutata senza saperlo. Un abbraccio grande, Chiara

Carissima Chiara,

Dream (5)leggendo la tua lettera mi sembrava di rivivere il periodo difficilissimo che mi ha costretta a partorirmi di nuovo. Questo è il motivo per cui ti rispondo pubblicamente: sono infatti convinta che sia più utile condividere le nostre debolezze che non i nostri successi.

Intendiamoci: l’obiettivo del nostro camminare è la vittoria, la meta, il podio, e proprio il primo posto del podio!

Un primo posto “personalizzato”, fatto apposta per noi, che non si conquista quindi sbaragliando gli altri, ma vincendo i nemici che sono dentro di noi.

uid_11d6f30bb7c_580_0[1]E di nemici che remano contro la nostra felicità ne abbiamo tanti. Uno di questi è l’angoscia.

L’angoscia bussa alla nostra porta e, con efficacia paziente, ci piega (facendoci vedere solo la terra e mai il Cielo), ci squarcia l’anima (convincendoci che il nostro futuro sarà per sempre monocromatico e, ovviamente, nero) e ci immobilizza togliendoci ogni energia di vita. Continua a leggere Quando la fede è nel buio

Mi puoi fare da madre?

madre-di-Dio1Il pianto di una nascita: è il mio.

Maria, Madre di Dio, mi puoi fare da madre?

Tu che hai assistito alla mia nascita, raccogli tutte le lacrime che ho versato nella vita quando soffrivo perché ero costretta a partorirmi di nuovo, e illuminale con un “senso”.

Guarisci la mia anima sfiorata dai sensi di colpa per gli errori fatti nel passato e fammi toccare il cielo con il perdono dato a me stessa.

Ora (propria ora, ne ieri e né domani; ora!) coprimi con il manto protettivo del tuo amore ed io, per fede, chiuderò gli occhi e mi riposerò dalle paure del futuro.

403Prendi la contentezza per ciò che di buono ho fatto e riempila di gratitudine verso Dio, Vasaio ispiratore di ogni piccolo vaso modellato sulla terra.

Afferra tutte le amiche e gli amici sinceri che hanno colorato di speranza i tunnel bui che ho dovuto attraversare, ed abbracciali tutti, uno ad uno, rendendo loro il centuplo di ciò che hanno dato a me.

Ascolta il respiro di ogni ragazzo a cui ho tentato di essere vicina come insegnante e rimedia ai miei errori facendo entrare l’ossigeno del coraggio nei loro polmoni affinché non si accontentino mai dell’orizzonte ma puntino all’Infinito

madre-di-Dio1Stringi forte i figli che ho messo al mondo e dilata il loro cuore fino a Dio, donando loro quella fede che come mamma io posso solo malamente testimoniare ma non regalare.

Annaffia l’amore che è spuntato anni fa dall’incontro con mio marito e rendi le sue radici così inestricabilmente unite da darci la gioia di presentarci un giorno davanti a Dio, tenendoci ancora per mano.

Chiedi a Dio di benedire l’intera mia famiglia; quella che ha scritto le pagine del mio passato e quella che sta venendo pian piano al mondo. Tutte voci di un coro polifonico dove nessuno deve mancare all’appello dell’amore che crea e sostiene.

0905m12aEd infine carissima Madre, Continua a leggere Mi puoi fare da madre?

Chi ha il cuore vuoto ha la bocca che trabocca!

pettegolezziokIn quest’ultimo mese mi è successo tre volte. In luoghi diversi, su persone diverse e con critiche diverse ma ciò che era uguale era la malignità.

La prima volta mi sono arrabbiata ed alla persona che mi chiedeva un consiglio sulla presunta inaffidabilità professionale di una bravissima ragazza, ho risposto senza mezzi termini: “Ma come si permettono di giudicare questa persona da un suo fatto passato e vecchio di almeno dieci anni?”

La seconda volta ho stoppato tutto prima che l’interlocutore arrivasse al dunque; perché già nauseata dalla sua introduzione fatta col tono di chi ha già giudicato: “Io comunque, sulla tal dei tali ho saputo che…”

La terza volta …lasciamo perdere che è meglio. 

Ma tutti e tre gli episodi non mi sono passati sulla testa. Non mi sono scivolati addosso. Non li ho superati. pettegole

Ci ho riflettuto e pensato tanto. In fondo a chi non capita di fare una critica “sottovoce”? Perché allora me la sono presa tanto? E chi non ha mai fatto un pettegolezzo? Suvvia. Insomma: le ho provate tutte per sminuire la faccenda.

Ma non ci sono riuscita.

Alla fine, però, ho dedotto che sono due le cose che rendono brutta, maligna, cattiva ed odiosa una critica.

 

1. La critica è odiosa quando si basa su fatti del passato per giudicare il presente. Continua a leggere Chi ha il cuore vuoto ha la bocca che trabocca!

Erode il grande: un prepotente con i giorni contati

HerodtheGreat2E’ l’aprile del 750 di Roma (= 4 a.C) e a Gerico re Erode il Grande, dopo sei mesi di lunga e dolorosa malattia, muore.

Il suo cadavere (già in vita eroso dai vermi!) fu trasportato con grandi onori all’Erodion, palazzo-fortezza che aveva fatto costruire lui stesso (nella foto sotto si possono vedere i resti di questa grande costruzione).

Giuseppe Flavio ci racconta che il funerale si svolse nel modo più splendido possibile: “Erode fu posto su di una lettiga d’oro tempestata di perle preziose e molteplici gemme di diversi colori e una coperta di porpora; anche il morto era vestito con un abito di porpora, portava un diadema sul quale era sistemata una corona d’oro, sul lato destro giaceva il suo scettro”.herodium01

E’ per quella corona che Erode fece la Strage degli Innocenti.

E’ per il potere che egli fece vendette e omicidi, con una crudeltà senza limiti. Per questo il popolo lo odiava e godeva di ogni disgrazia che si rovesciava sulla sua corte.

Erode, per tutta la sua vita, fu un crudele arrivista, senza scrupoli.

Da giovane fece uccidere Malico, l’uomo che aveva avvelenato suo padre Antipatro (43 a.C.).

Prise_de_Jérusalem_par_Hérode_le_GrandImprigionò suo fratello Fasael il quale, per la disperazione, si suicidò fracassandosi la testa contro il muro.

Non ebbe scrupoli nel far uccidere prima la moglie Mariamne I (29 a.C) ed anni dopo i due figli avuti da lei: Alessandro e Aristobulo (7 a.C.). Nel quadro accanto è proprio raffigurato l’omicidio di Aristobulo.

Non soddisfatto, cinque giorni prima della sua morte, fece giustiziare l’altro suo figlio Antipatro, avuto da Doris, una delle sue mogli.

Man mano che la morte si avvicinava, nessuno scrupolo di coscienza balenò nell’animo di questo crudele re. Anzi: progettò un’ultima feroce beffa. Egli sapeva che nessuno dei suoi sudditi avrebbe pianto la sua morte (anzi!) e questo non lo poteva sopportare. Allora ordinò alla sorella Salome di riunire a Gerico (dove lui si trovava ammalato e in fin di vita) tutti i potenti del regno, per farli ucciderli, appena lui fosse morto.

Giuseppe Flavio racconta così l’episodio: Continua a leggere Erode il grande: un prepotente con i giorni contati

Abbiamo bisogno di luce che ci riscaldi l’anima di tenerezza

camerettaQuando ero piccola avevo paura del buio. Entravo nella mia camera e accendevo subito la luce per il timore che, sotto il letto, qualcuno potesse essersi nascosto. Poi, una volta sotto le coperte, mi coprivo fin sopra la testa ed il leggero peso della trapunta mi rassicurava.

Ora che sono grande ho paura del buio che è dentro di me. Quel buio che mette in risalto solo le tue mancanze. Capita solo a me?

BuonNatale2010Vorresti essere sempre generosa, ma poi ti assale quell’egoismo ancestrale che mette dei muri che neanche tu desideri.

Vorresti essere serena riguardo al futuro, ma poi il timore di ciò che potrebbe accadere si fa largo nella tua mente, senza chiedere neanche il permesso di entrare.

recensione-libro-angeli-dell-apocalisse-tra-bene-male-2Vorresti riuscire a portare a termine i propositi fatti con tanta buona volontà, ma poi la fragilità butta giù tutto quel castello di carte costruito quasi fino in cima.

Ti eri ripromessa di essere un po’ “più”…e ti ritrovi ad essere un po’ “meno”.

Il buio, quando siamo grandi, è quell’oscura onda nera che entra nel nostro mondo interiore, togliendoci il sonno tranquillo o la forza rigenerante.Speranza_di_Gesù_Alhama_Valera_1

Ma la vigilia di Natale, a casa di mia madre, ho letto un libriccino piccolissimo.

Era appoggiato sul tavolo della cucina ed ho iniziato a sfogliarlo. Così; giusto per fare. Ma aneddoto dopo aneddoto, non riuscivo più a staccarmene.

Si intitola “Detti e Aneddoti”; sono tutte storie vere capitate a Madre Speranza ed a chi ha avuto la fortuna di starle vicino.

 

 

COVER-SEICONMERacconta una ragazza che un giorno, turbata per alcuni pensieri che le erano venuti in mente, non era andata a fare la Comunione e diceva tra sé: “Gesù, quanto mi dispiace, oggi non ti posso venire a ricevere, però chiederò alla Madre il permesso per andare in Parrocchia, lì mi confesserò e farò la Comunione”.

All’improvviso Madre Speranza le si avvicina dicendo: Continua a leggere Abbiamo bisogno di luce che ci riscaldi l’anima di tenerezza

“Prendimi in braccio: sono nato per te”

EventiNatale2010Frascati“Prof, io odio il Natale. Tutta questa melassa di buoni sentimenti… che schifo di ipocrisia!”, mi dice Melissa, ragazza sveglia quanto allergica a tutto ciò che è solo apparenza.

“Professoressa, ma come si fa a vivere il Natale, andando davvero al suo significato?”, domanda Emanuele, il mio studente profondamente riflessivo e sempre alla ricerca del “perché” di ogni cosa.

EventiNatale2010Frascati“Ma perché, voi cristiani credete che Gesù sia Dio?”, interviene esterrefatta Jasmine, la mia bellissima alunna mussulmana, incredula di fronte al fatto che qualcuno possa pensare che Dio diventi un neonato.

Ed è sulla terza esclamazione che mi sono soffermata tutta la giornata. Perché penso che, risolta l’ultima domanda, si risolverebbero anche le prime due.

I due occhioni spalancati di Jasmine, li avrei voluti fotografare.

Avrei voluto registrare il tono sbalordito della sua voce ed il suo sguardo incredulo alla risposta della classe: “Ma certo!!!”

Ed ho pensato che finché rispondiamo “Ma certo!”, come se fosse la cosa più normale di questo mondo, non riusciamo più a spalancare gli occhi come Jasmine.

Ma come si fa a stupirsi ancora?

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Solo un Natale Dio mi ha fatto il regalo di sperimentare l’Incontro con Lui.

Avevo circa trent’anni e da lì a pochi mesi avrei dovuto affrontare il problema più grande della mia vita. Un marito che avrebbe rischiato la morte, un intervento chirurgico che ci avrebbe cambiato la vita, problemi economici che ci avrebbero messo in ginocchio…ma quel Natale ancora non sapevo tutto questo. Continua a leggere “Prendimi in braccio: sono nato per te”

Quando il dubbio è l’inizio della fede

134018296“Ciao Prof, mi sono procurata il suo numero da degli amici del quarto, per scriverle questo messaggio. Arrivo subito al succo.

Spesso mi ritrovo con tanti dubbi. Io credo in Dio,ma a volte mi viene da pensare: ” E se io facessi tutto questo per niente?”

La domenica, nonostante debba passare la giornata in famiglia e nonostante sia l’unico giorno in cui posso dormire fino a tardi, mi sveglio presto e faccio i compiti di fretta per andare a messa. Il sabato, nonostante sia uno dei pochi giorni che potrei trascorrere tranquillamente con gli amici, vado all’Acg e a volte ci passo anche l’intero pomeriggio. La sera, nonostante io sia molto stanca dopo una giornata piena di affari (scuola,compiti,allenamenti…), spendo sempre due minuti per fare anche un semplice “Padre nostro”.

Insomma la mia vita é un po’ indaffarata.

E a volte penso: “E se avessero ragione gli altri? Se non ci fosse nessun Dio lassù, sempre pronto ad aiutarci? Se tutto questo sia solo tempo sprecato?” E la maggior parte delle volte, per quanto io possa convincermi che tutto ciò sia vero, non riesco a rispondere in modo esauriente a queste domande.

Per questo vorrei un piccolo consiglio su come potrei rispondere a queste domande, senza alcun problema. Lo chiedo a lei perché in questo ambito é piuttosto “esperta”. Mi scuso per il disturbo. Buona giornata. Mi faccia sapere al più presto.” 

DomandeCarissima Francesca, ma lo sai che hai scritto una bellissima lettera? Non dico la tua giovane età per tutelare la tua privacy, ma permettimi di dirti che stai facendo proprio un bel cammino interiore. E la prova della profondità del tuo cuore, sta proprio nei tuoi dubbi!

Già: i dubbi.

Sono proprio le domande, le incertezze e gli interrogativi, a renderci “uomini”. Il mio gatto non se li pone certo i tuoi interrogativi. Ma non se li pone neanche la persona superficiale o quella bigotta. I due estremi di uno stato interiore che ha deciso di buttar via la parte umana più sacra: “l’esigenza di farsi domande, per trovare il senso delle cose”.

27584846-bella-donna-con-interrogatorio-segni-di-espressione-e-di-interrogativi-sopra-la-sua-testaUna volta partiti dagli interrogativi, è entusiasmante poi arrivare a scoprire le risposte. Tutta la nostra vita è fatta di domande poste e risposte cercate.

Che vestito mi metterò a Capodanno…come posso farcire il panettone per Natale…quale tesina fare per gli esami del quinto… fidarsi o no di una persona…ed infine la domanda delle domande: Dio c’è? Che pensa? Dove sta? Mi ama davvero?  Continua a leggere Quando il dubbio è l’inizio della fede