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Il Logos nasce sul bordo degli inferi
Classe prima (avete presente quei quattordicenni che non s’augurano a nessuno?)
Rublëv (avete presente quel sommo iconista russo che in pochi conoscono?)
Natività (avete presente quella durissima tenzone tra Luce e Tenebre che abbiamo quasi tutti superficialmente riassunto in un semplice dolce evento?)
DAD (avete presente quelle lezioni fatte al pc che ora, però, chiamiamo DID perché ci piace più la parola “integrata” che “distanza”?)
Ecco.
Ci siamo.
Gesù di Nazareth: la sorgente di tutti i superpoteri! (terza parte)
Hai mai pensato che la stessa forza che ha diviso il Mar Rosso è a tua disposizione?
Che la stessa mano che ha creato la terra sulla quale ci troviamo, è sempre accanto a te?
Che Colui che ha fatto risorgere Gesù dai morti, può farlo anche con te?
Hai mai pensato che Gesù può ridarti una vista nuova, ancora oggi?
Che ha sempre il potere di ridarti forza per andare avanti?
Che, come a Cafarnao, ti dà la grinta per dire al male “vattene”?
Con la differenza che Lui non è un supereroe.
E’ Dio: la sorgente di tutti i superpoteri.
E noi siamo le sue creature, supereroi possibili.
Io adoro Tolkien (c’è qualcuno che non lo ama?).
Nell’edizione Bompiani del suo libro Tree and Leaf Elemire Zolla scrive: “Ci vuole poco a sentire che egli sta parlando di ciò che tutti affrontiamo quotidianamente negli spazi mutevoli che dividono la decisione dal gesto, il dubbio dalla risoluzione, la tentazione dalla caduta o della salvezza. Sull’erba immutevole è passata un’orma da poco, e quella presenza potrebbe essere la nostra.”
Noi viviamo negli spazi mutevoli che “dividono la decisione dal gesto”.
E’ lì, in quello spazio, che ci giochiamo tutto.
Gesù Cristo è venuto a parlarci di quello spazio per incoraggiarci a giocare bene la partita interiore.
San Paolo, un vero Guerriero della Luce, dirà ai suoi amici efesini:
“Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove” Continua a leggere Gesù di Nazareth: la sorgente di tutti i superpoteri! (terza parte)
Mia grazia e mia fortezza, mio rifugio e mia liberazione, mio scudo in cui confido
“Ciao Cristina, potresti scrivere qualcosa sulla preghiera di guarigione e liberazione?
Non ne so nulla”.
Lo so, sono passati tre mesi da quando ti risposi, parlandoti della preghiera di guarigione e dandoti poi appuntamento per parlare della preghiera di liberazione.
Tre lunghi mesi, ma eccomi qui.
Io non mi sono dimenticata di te e della tua seconda domanda.
Pronti? Via!
Innanzitutto buttiamo là una bella notizia: la preghiera di liberazione la possiamo fare tutti ed in ogni momento.
In genere la domanda conseguente è sempre: “Ma come? Liberare dai demoni non è un compito esclusivo degli esorcisti?”
In verità no. E’ vero che la nomina a esorcista è riservata solo ai sacerdoti (su delega del Vescovo), ma è anche vero che liberare dalle presenze/influenze diaboliche è un qualcosa che possiamo fare tutti: basta agire con la fiducia in Dio.
Gesù ci ha incoraggiati tanto in questo senso: “Questi poi sono i segni che accompagneranno i credenti: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se avranno bevuto qualcosa di mortifero, non nuocerà loro, imporranno le mani agli infermi e questi saranno risanati” (Mc 16,17-18).
Ma allora che differenza c’è tra un esorcismo ed una preghiera di liberazione? Continua a leggere Mia grazia e mia fortezza, mio rifugio e mia liberazione, mio scudo in cui confido
Come spiegare la croce ai bambini (e non solo)
“Ieri pomeriggio giocavo con una bimba quando, improvvisamente, con la sua semplicità disarmante, mi ha detto: “Lo chiedo a te…. perché Gesù è morto per noi?”
A me?
Sono rimasta un attimo a bocca aperta, per cercare le parole giuste per una bambina. Ho provato a dirle che Gesù è morto per amore e perché attraverso la sua morte e la sua resurrezione noi potessimo non aver più paura di morire.
“Sì…” ha continuato la bimba non troppo convinta “ma perché è morto in croce così!”
L’ho guardata e deve aver capito qualcosa nel mio sguardo, perché senza neanche darmi il tempo ha aggiunto: “Facciamo una cosa, me lo spieghi un’altra volta…”
“Ci sto pensando da ieri…”
Cara Federica, questa bimba è andata proprio al succo del problema, eh… non ti ha fatto sconti.
Perché morire così?
Perché non morire di vecchiaia… oppure di una varicella fulminante… o anche da eroe leggendario. Ci sarebbero state tante altre di possibilità.
Per intuire qualche risposta per la bambina, può esserci di aiuto rileggere le ultime ore di vita di Gesù, concentrandoci su ogni parola ed ascoltando ogni minuto.
Tutto ciò che disse poco prima che il mondo gli saltasse addosso, infatti, rivela una lotta incombente che lui stava per affrontare.
Era come se fosse giunto alla battaglia finale.
La vittoria era dietro l’angolo e richiedeva l’ultimo micidiale sforzo.
Come in una fiaba reale, l’umanità stava per assistere alla vittoria definitiva del bene, imparando per sempre che “i draghi si possono sconfiggere” (G. Chesterton)
Nelle sue ultime ore di vita, c’era una posta in gioco altissima: la vita eterna aperta a tutte le creature umane!
Satana stava combattendo il tutto per tutto, coinvolgendo in questo conflitto tutti gli umani disposti a diventare suoi complici. Gesù non ha lasciato dubbi su questo:
“Come se fossi un ladro siete venuti con spade e bastoni. Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete mai messo le mani su di me; ma questa è l’ora vostra, è l’impero delle tenebre“ (Lc 22, 52-53)
Il potere delle tenebre era deciso a vincere quello della Luce e, come un drago impazzito, scaraventava schegge di odio a destra e a manca. Continua a leggere Come spiegare la croce ai bambini (e non solo)
Dio, non farmi correre con i tacchi alti!
“Cara prof, secondo te sbaglio a chiedere l’aiuto di Gesù? Si insomma…cosa devo fare quando nonostante tutto mi scoraggio? Cri, sono una banderuola al vento. Immagina una persona che si sente convinta di una cosa ma che poi si comporta in un modo opposto a questa convinzione… E come se il mondo reale mi risucchiasse… così anche i miei buoni propositi vanno a farsi friggere nell’arco di un secondo … E sono anche lontana anni luce dall’amore per gli altri. Non sono insensibile nei confronti dei problemi degli altri, ma è come se mi riguardassero meno. Se potessi aiutare il mio bimbo, il mio papà o mia sorella … farei qualsiasi cosa… Ma per gli altri? Beh, rispondere a questa domanda mi fa un po’ vergognare e soprattutto mi fa pensare che ho ancora tantissima strada da fare per arrivare alla salvezza… E se tutto questo tempo davanti io non lo avessi? Scusami, sono come un fiume in piena e ti sommergo di punti interrogativi e riflessioni.”
Carissima Sara, quando devo partecipare ad una cerimonia e devo indossare i tacchi alti, mi sento male; oramai non ci sono quasi più abituata. Eppure mi piacciono. Adoro quel corpo slanciato che i tacchi alti ti donano e quell’andatura elegante che, facilmente, ti portano ad avere.
Ma poi, quando arriva la sera, stramaledico quei tacchi alti. I piedi mi fanno male, ogni passo che faccio è una fatica dolorosa e l’andatura elegante è sostituita da quell’incedere sbilenco dovuto al tentativo di soffrire il meno possibile ad ogni passo.
In queste circostanze pagherei oro pur di avere un paio di ciabatte e mettere a bagno i piedi.
Ecco Sara, pensavo a tutto questo quando leggevo la tua lettera.
A volte, per camminare con Dio ed arrivare alla vetta preparata da sempre per noi, ci mettiamo degli scomodissimi tacchi alti. E come se non bastasse, vorremmo anche correrci!
E’ naturale, quindi, che il nostro incedere diventi amaro e faticoso; ci scoraggiamo… cadiamo più facilmente… proviamo dolore… ci sentiamo inadeguati.
Pian piano, ci percepiamo come la grande delusione di Dio e, a quel punto, anche pregarlo diventa un difficile esercizio perché ce ne sentiamo indegni.
Volevamo fare la scalata con Lui, al meglio di noi stessi; belli, eleganti, con l’incedere deciso di chi vuol fare la Sua volontà, ed invece ci ritroviamo zoppicanti e con l’incedere sbilenco di chi prova troppo dolore nell’andare avanti. Continua a leggere Dio, non farmi correre con i tacchi alti!
“Vi esorto solo a non farvi governare dalla paura”
Sono una ragazza di 15 anni e sarei curiosa di chiederle una spiegazione riguardo Satana. Ma non su qualcosa che lo riguarda, quanto sulla mia reazione quando sento storie terribili. L’anno scorso lei ha partecipato all’assemblea di Halloween del Liceo Scientifico ed ha raccontato di un’esperienza di esorcismo. Io non sono riuscita ad ascoltare nessuna parola, tanto che stavo per mettermi a piangere. Mi è accaduto in passato, di parlare di questo argomento e sono
dovuta uscire dalla classe piangendo per la mia paura. Non riesco a leggere il numero 6 ripetuto tre volte (non riesco nemmeno a scriverlo) e ogni rumore anomalo che sento lo associo a Satana. Quando sono al buio, penso che potrebbe apparirmi qualcosa, e inizio a tremare con il cuore che batte a mille. Sono cosi spaventata, ho due rosari vicino al mio letto. Come mai, a me fa tutto questo effetto mentre a molte persone che conosco, gli fa indifferenza? Come mai io provo tutto questo timore?
Quando ho letto il tuo messaggio, ho subito pensato: “Più che scriverle, vorrei abbracciarla”.
Le paure così radicate sono spesso irrazionali e si superano, prima di tutto, sentendo persone amiche al proprio fianco.
Fai conto che lo stia facendo ora!:)
Il secondo passo è cercare di capire il “perché”, con l’aiuto di una persona che stimi e di cui hai fiducia(un familiare, un educatore, un’amica, un sacerdote, una psicologa, un’insegnante…).
Sfrutta le “presenze buone” che la vita ti ha sicuramente messo vicino.
Sono certa che se ti guardi intorno, troverai una (o più) persona adatta a farti comprendere l’origine di questa angosciante ossessione.
Sono sincera però e non voglio darti false illusioni: non sempre si riesce a capire con chiarezza il bandolo della matassa. La mente spesso è più complessa di quanto noi riusciamo a comprendere.
Ma, nonostante questa botta di realismo che ho appena scritto, vale ugualmente la pena iniziare questo cammino di ricerca. Mai arrendersi prima ancora di partire.
Spesso, infatti, la vita ci riserva scoperte che all’inizio del viaggio neanche potevamo immaginare. Continua a leggere “Vi esorto solo a non farvi governare dalla paura”
Su sant’Ubaldo, Gubbio e…
“Ma lo sai che Sant’Ubaldo è uno dei santi piu’ incorrotti….da una recente recognizione…ha ancora intatti tutti gli organi …poi pelle tendini….incredibile!”
Sto andando a Gubbio e proprio non sapevo questa cosa.
Leggo questo sms di un amico che aggiunge: “E lo sapevi che sant’Ubaldo è il terzo luogo in Italia, per potenza di intercessione durante gli esorcismi? Dopo Monte Sant’Angelo e la Scala Santa a Roma, c’è sant’Ubaldo per la potenza di intercessione per le liberazione da satana!”
Sono curiosa. Ci devo andare!
Ma chi è questo Ubaldo?
Immaginate un uomo che non voleva fare il vescovo, ma vi è stato obbligato direttamente dal Papa.
Immaginate una città che non lo voleva come vescovo…ma che poi se ne è innamorata (Oddio, ci sono voluti un po’ di anni, ma al suo funerale la folla era enorme ed ancora oggi gli eugubini sono fedelissimi all’appuntamento del 16 maggio, giorno della sua entrata in paradiso)
Beh, se i nomi valgono qualcosa, non posso non dire che il nostro Ubaldo aveva il nonno che si chiamava Pace, la nonna Prudenza e la sorella Sperandia. Continua a leggere Su sant’Ubaldo, Gubbio e…
Satana? Un destino da perdente. E noi? Noi siamo figli della Luce!
E’ quasi mezzanotte e su FB mi arriva questo messaggio da una mia alunna: “Ho delle domande che io e il mio ragazzo ci stiamo facendo da un po’ e spero riuscirà a rispondermi: perché Satana punisce coloro che hanno compiuto azioni malvagie invece che premiarli? Cioè lui è il male. I satanisti che lo venerano facendo azioni malvagie, perché vengono puniti? Infondo lo venerano come i cristiani venerano Dio.”
Cara Federica, hai detto bene: Satana è il male. Male assoluto. Odio perfetto. Nient’altro che male. Punto.
E nel male totale, non esiste niente di buono.
I premi alla fedeltà non sono presi in considerazione.
La solidarietà di gruppo è fuori circuito.
La venerazione non viene ricambiata con la gratitudine.
Nella logica umana ci riesce difficile capire l’odio assoluto perché noi, anche se arriviamo ad odiare qualcuno, rimaniamo pur sempre capaci di provare ancora amore per qualcun altro.
Non siamo assoluti nelle nostre scelte, ma oscilliamo da una parte all’altra. Continua a leggere Satana? Un destino da perdente. E noi? Noi siamo figli della Luce!
Se fossi satana…
“Prof, facciamo il quinto e lei non ci ha mai parlato in maniera approfondita di satana. Parliamo sempre di bene, di bellezza, di amore, di Dio; è ora che parliamo del male e di satana! Forza prof!”
Satana…sembra facile parlarne. Alcuni insegnanti fanno vedere film o video di possessioni diaboliche: gli studenti rimangono a bocca aperta per l’intera ora e poi se ne escono dall’aula perplessi o impauriti, quanto basta.
E invece no! Continua a leggere Se fossi satana…