Hai mai pensato che la stessa forza che ha diviso il Mar Rosso è a tua disposizione?
Che la stessa mano che ha creato la terra sulla quale ci troviamo, è sempre accanto a te?
Che Colui che ha fatto risorgere Gesù dai morti, può farlo anche con te?
Hai mai pensato che Gesù può ridarti una vista nuova, ancora oggi?
Che ha sempre il potere di ridarti forza per andare avanti?
Che, come a Cafarnao, ti dà la grinta per dire al male “vattene”?
Con la differenza che Lui non è un supereroe.
E’ Dio: la sorgente di tutti i superpoteri.
E noi siamo le sue creature, supereroi possibili.
Io adoro Tolkien (c’è qualcuno che non lo ama?).
Nell’edizione Bompiani del suo libro Tree and Leaf Elemire Zolla scrive: “Ci 
vuole poco a sentire che egli sta parlando di ciò che tutti affrontiamo quotidianamente negli spazi mutevoli che dividono la decisione dal gesto, il dubbio dalla risoluzione, la tentazione dalla caduta o della salvezza. Sull’erba immutevole è passata un’orma da poco, e quella presenza potrebbe essere la nostra.”
Noi viviamo negli spazi mutevoli che “dividono la decisione dal gesto”.
E’ lì, in quello spazio, che ci giochiamo tutto.
Gesù Cristo è venuto a parlarci di quello spazio per incoraggiarci a giocare bene la partita interiore.
San Paolo, un vero Guerriero della Luce, dirà ai suoi amici efesini:
“Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove”
E poi prosegue, elencando le armi da prendere per poter scegliere bene tra la “tentazione della caduta o della salvezza”.
E’ un elenco di superpoteri di Luce.
“State dunque ben fermi, cinti i 
fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente…”
Dunque siamo in guerra.
Ma contro chi?
Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo dice san Paolo.
E’ interessante la parola “insidia” perché significa colui che si vuol sedere al tuo posto
Dal latino: in in sideo mi fermo, mi apposto.
L’insidia è una trama, una macchinazione che attende un passo falso. E’ una trappola tesa.
E chi fa tutto questo contro di noi ha un nome ben preciso: diavolo.
E’ curioso il fatto che di tutto questo non ne parliamo molto volentieri nella nostra predicazione cristiana, mentre siamo costretti, ad ogni Padre Nostro, a chiedere di essere liberati dal Male.
Il Male c’è. Il Maligno è un essere pensante e vivo.
Se c’è un uomo sulla terra che ha parlato chiaramente del diavolo, questo è Gesù Cristo. Il Signore dell’Universo. Lo ha citato continuamente. Lo ha combattuto continuamente.
Ed è grave che qualcuno non riconosca l’esistenza di un Principio esterno all’uomo che ci “insidia”. Se non facciamo questo passo spirituale, siamo costretti a demonizzare l’uomo, indicandolo come il fautore unico di tutta la tenebra di questo mondo.
I cristiani credono che l’uomo non sia intrinsecamente malvagio. Piuttosto che sia cattivo, cioè schiavo (da captivus ‘prigioniero’) del male.
Mai l’uomo è il male. L’uomo fa il male. E’ sedotto dal male. Ed il male è un’insidia che toglie alla creatura umana il posto che gli spetta per collocarlo in un posto sbagliato.
Tutte queste insidie accadono in un campo di battaglia che non è quello normalmente immaginato.
E’ in corso una battaglia misteriosa che non è contro creature fatte di sangue e di carne.
I nostri nemici non sono creature umane. Basterebbe capire questo per vivere un po’ più da cristiani.
Il nemico vero non è mai l’altro.
La buona battaglia non è contro altre persone.
Il vero combattimento è sempre interiore!
E’ sempre “contro” il mio cuore che ha lasciato entrare Principati invisibili, Potestà menzognere, i dominatori di questo mondo di tenebra e gli spiriti del male.
Avrò abbastanza lucidità per capire che finché combatto contro gli altri uomini, sto facendo la battaglia sbagliata?
Troverò le parole per spiegare a me stesso che la libertà non me la tolgono gli altri, ma sono io stesso ad allontanarla da me facendo alleanze interiori pericolosissime?
Le ansie sbagliate, i desideri distorti, le domande fuori mira…sono tutte insidie del “questionatore”. Satana appare fin dall’inizio della Bibbia come colui che pone domande sbagliate, per trarre in inganno l’ingenuo interlocutore.
Pone domande fuorvianti.
Anche Gesù ha subìto le domande fuorvianti di satana.
Noi stessi abbiamo domande sbagliate nel nostro cuore.
La vittoria allora sta innanzitutto nel cambiare domanda. Ma per cambiare domanda bisogna che a combattere sia la propria anima. E’ nel nostro mondo interiore la vera battaglia. Se non si ha il coraggio di farla lì, la battaglia si sposterà tragicamente sulla terra, con guerre fratricide inutili e stupide.
“Prendete perciò l’armatura di Dio” consiglia san Paolo “perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove”.
San Paolo cita un “giorno malvagio”. Cosa vuol dire?
Vuol dire che una persona rende trasparente ciò che ha dentro, non quando è in una situazione di quiete, ma sotto pressione.
Per fortuna la vita non è semplice.
La vita è interessante.
La vita è complicata.
Arriva un “giorno” che potrebbe diventare un “giorno malvagio”?
Arriva il giorno con annessa una sfida?
Bene!
Iniziamo la sfida.
La squadra avversaria è forte.
Ma le mie armi lo sono ancora di più.
Provengono da Colui che è la sorgente di tutti i super poteri.
E’ ovunque.
E’ potente ed avrà l’ultima parola.
E’ il Re dei Re!
Si chiama Gesù.
“[…] perché il mio alleato è la Forza ed un potente alleato essa è. La vita è sacra ed accresce. La sua energia ci circonda e ci lega. Illuminati noi siamo, non questa materia grezza. Tu devi sentire la forza intorno a te: qui, tra te, me l’albero, la pietra, dovunque. Sì, è fra anche la Terra e la nave.”
(Yoda a Luke Skywalker sul pianeta Dagobah)
“Il mondo è davvero pieno di pericoli, e vi sono molti posti oscuri; ma si trovano ancora delle cose belle, e nonostante che l’amore sia ovunque mescolato al dolore, esso cresce forse più forte.”
(Il Signore degli Anelli)
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