Questa foto l’ho scattata il 2 marzo 2023 a San Patrignano. Sono alcuni miei studenti intenti a guardare i colori arcobalenati (come direbbe Giorgia, la mia nipotina) nella parte della comunità dove si lavora sulla grafica.
Eravamo in 86, ma domani ci tornerò con quasi 150 studenti liceali.
Il 2 marzo, tra le tante storie ascoltate, una mi è rimasta particolarmente impressa.
Ve la voglio raccontare.
Maria (la chiamerò così) ha 21 anni ed oramai la sua vita è una discesa verso l’inferno. La droga e la prostituzione l’hanno schiacciata e lei ha dimenticato di essere un essere umano.
Una sera di pioggia e vento è accasciata per terra, avanti ad un portone, nel maldestro tentativo di ripararsi dalla pioggia battente.
E’ in quel momento che arriva un signore. Sui sessant’anni. Abita lì, in quel palazzo. Le chiede come sta. Le domanda se vuol salire per asciugarsi.
Lei sale. Non le pare vero.
Lui le chiede se vuole farsi una doccia e dormire in casa, al caldo.
Lei si lava. Non può credere a tanta tenerezza.
E siccome non ci crede perché la vita le ha insegnato questo, si prepara a pagare il prezzo dell’inaspettata ospitalità, con le prestazioni sessuali che oramai sono diventate l’unica moneta che lei usa, per avere qualcosa in cambio.
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