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La Terra santa è vicina!
Il guerriero della luce crede. Proprio come credono i bambini. (Paulo Choelo): le NDE
Ero in viaggio e su quel treno diretto a Milano ero in compagnia di un solo signore. Alto, con la barba curatissima ed un pizzetto signorile che, insieme ai suoi capelli argentei, gli conferiva un’aria molto elegante.
Io avevo con me un libro. Lui pure.
Il viaggio era lungo ma i nostri libri ci tenevano concentrati
C’era un bel silenzio calmo nel nostro scompartimento.
Ad un certo punto quel signore alzò lo sguardo verso di me e mi chiese cosa stessi leggendo. Poi lui mi fece vedere il suo libro.
E’ iniziato tutto così.
La mia passione per gli studi sulle NDE (Near Death Experience) è iniziata con un incontro casuale, su un treno, con un professore universitario dall’aria affascinante.
All’arrivo nella caotica stazione milanese, lui mi lasciò sorridendo, con un: “Buona giornata Maria Cristina. Ti voglio regalare questo libro. Mi hai detto che non hai mai sentito parlare di NDE. E’ giunto il momento di sopperire a tale mancanza. Goditi la lettura di questo volumetto!”.
Mi sentivo un po’ una privilegiata per il fatto di avere tra le mani, gratuitamente, quel libro mai incontrato prima nel mio cammino.
Quel giorno ancora non sapevo che quella lettura sarebbe stata solo l’inizio!
L’inizio dei miei studi e del mio ascolto di decine e decine di esperienze di NDE.
Quel libro era: “La vita oltre la vita” del dott. Raymond Moody.
Allora non sapevo che poi avrei acquistato, negli anni, decine di libri sull’argomento, che poi avrei ascoltato testimonianze anche io e che … ma andiamo per gradi.
Per alcuni anni non ne ho mai parlato, consapevole che potevano essere esperienze un po’ “avanti” per taluni. L’ho sempre tenuta come una mia passione intima e profondamente spirituale.
Ma ora che il tempo passa, credo che debba fare anche io il mio piccolo passa-parola per chi vorrà.
Perché io lo ricordo quando ******** (scusate se mantengo la privacy), nei suoi ultimi istanti di vita, dopo che la malattia l’aveva trasformata da donna prosperosa in un’anziana pelle e ossa, improvvisamente riprese come le forze e, spalancando gli occhi, iniziò a parlare con il marito, deceduto anni prima.
Improvvisamente lei diceva di vederlo.
Improvvisamente aveva ripreso entusiasmo e vita.
Improvvisamente parlava e raccontava di una Luce che era lì, nella sua camera.
L’infermiere, chiamato da mia zia che le stava facendo assistenza ospedaliera, disse: “Non so se sono illusioni o allucinazioni. So solo che spesso, lavorando con i malati giunti alla fine, mi è capitato di vedere questo strano fenomeno: dicono di “vedere” qualcosa o qualcuno che noi non vediamo. Chissà …”
Dopo alcuni attimi ********* morì con il sorriso.
E ricordo quella bambina che, oramai morente per un tumore, un 26 dicembre chiuse gli occhi di fronte al medico che era lì con lei ed ai suoi genitori. Quest’ultimi uscirono dalla stanza distrutti, per piangere tutte le lacrime del mondo. Quel medico (tra l’altro neanche credente), era rimasto accanto a questa piccola paziente che, nelle ultime settimane, le era oramai entrata nel cuore. Stava preparandosi a redigere l’atto di morte (eravamo negli anni ’80 e non c’era ancora la nostra informatizzazione) quando quella bimba riaprì gli occhi.
Davanti a lui.
Il medico esterrefatto la vide sorridergli felice ed ascoltò emozionato le sue ultime parole: “Dottore, può dire a papà e mamma di non piangere? Il paradiso è bellissimo ed io sono tanto felice di andare!” Continua a leggere Il guerriero della luce crede. Proprio come credono i bambini. (Paulo Choelo): le NDE
Il mondo invisibile e misterioso vicino a noi!
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Cri ha raggiunto il Cielo!
Sto scrivendo questo post con le lacrime agli occhi.
Lo scrivo per chiarire di quale “Maria Cristina” stiamo parlando (prima che qualcuno, nella pagina facebook o nel blog, la scambi per me) e per condividere un tesoro prezioso capitatomi tra le mani circa otto anni fa.
Avevo da poco iniziato a scrivere nel mio blog “In te mi rifugio” quando un giorno mi arrivò una lettera delicatissima da parte della donna che sarebbe poi diventata l’angelo custode della mia vita.
Mi rimase subito impresso il suo avvicinarmisi in punta di piedi, per non rischiare di “entrare” nella vita altrui senza il dovuto rispetto.
Leggevo pensieri profondissimi. Mi faceva dono del suo cammino nei sentieri della fede, raccontandomi i suoi legittimi dubbi ed il suo profondo desiderio di incontrare fortemente Dio.
Una violetta delicata che potevi anche schiacciare, tanto lei te lo avrebbe permesso pur di non farti del male. E, comunque, ti avrebbe lasciato un po’ del suo profumo.
Mi rimase impresso ance il suo nome: Maria Cristina.
Come me.
Quel giorno le risposi con calma e con rispetto.
Ma mai avrei immaginato che quell’angelo sarebbe diventato la mia stampella ed il mio sole.
La vita ci aveva fatto incontrare e, pian piano, ne intuii anche qualche motivo.
Non avevamo solo il nome uguale, ma anche tante esperienze di vita che poi sarebbero arrivate. Persino il mio tumore scoperto ad agosto del 2019 si andava ad accomunare al suo tumore scoperto un po’ di anni prima di me.
Il giorno in cui mi diedero il referto medico, lei mi mandò un vocale stupendo: “Grazie di tutto sai Cri! A me lascia sempre un po’ senza fiato questa nostra accomunanza di vita e di cammino…quante ne abbiamo rilevate da quando ci conosciamo e…così…abbiamo ricevuto in dono anche questa; quella della malattia…andiamo avanti, andiamo avanti insieme! Che insieme siamo una forza doppia, una forza maggiore! E chissà che un giorno non ci abbracceremo anche, ci guarderemo negli occhi, per dircele di persona tutte queste cose! Intanto sentimi davvero vicina sai! Perché sei presentissima, sei presentissima! Nel mio nulla, ti accompagno…ti voglio bene…andiamo avanti…andiamo avanti. Il Cielo c’è! E’ sempre sopra di noi. Sempre. E quindi, avanti tutta Cri! Evviva la vita! A prestissimo! E grazie ancora di tutto!” Continua a leggere Cri ha raggiunto il Cielo!
I quattro pilastri del benessere
C’è fuoco e fuoco
Ho vinto io!
L’inizio.
“Pronto? Prontooo??? … Ragazzi, silenzio che non sento!!!”
Provate voi ad ascoltare un interlocutore qualsiasi, stando su un pullman con 55 quindicenni che scalpitano per l’entusiasmo. Sono felici. È tutto l’anno scolastico che racconto loro storie di cadute e di rinascita ascoltate a San Patrignano e finalmente oggi, 2 maggio 2019, è arrivato il loro turno di partire con me.
“Pronto? Mi scusi sa…sono in viaggio con i miei studenti…ora la sento…mi dica”
“Buongiorno Maria Cristina, è l’ospedale. La chiamo perché, in seguito alla mammografia che ha fatto il 19 aprile i medici hanno deciso di farle fare un’ecografia per ulteriori accertamenti”
“Va bene. Mi dica pure la data”
“L’aspettiamo il sei maggio alle 15.00”
“Perfetto! Grazie per avermi chiamato”
Le mie colleghe mi guardano con l’aria un po’ preoccupata ma non osano commentare. Io sorrido e dico: “Non è niente. Anche dopo l’ultima mammografia mi hanno poi richiamata per fare un’ecografia. Sono molto scrupolosi in quel reparto”
E ricomincia la gioia del viaggio.
1.
Lunedì sei maggio 2019. La dottoressa “giovane&gentile” fissa il monitor dell’ecografo come ci fosse il documentario più interessante del mondo. È concentratissima. Passa e ripassa quella specie di sonda sul mio seno ed i suoi occhi sono tutti per quegli ultrasuoni che formano immagini strane sullo schermo.
Io sono tranquillissima. Dopo pranzo mio marito mi ha salutata ed io non gli ho neanche detto che avevo un appuntamento all’ospedale. Non mi è proprio venuto in mente. Ho messo la telefonata del due maggio nel file “scrupolosità di routine” del nostro eccezionale reparto di senologia.
La dottoressa “giovane&gentile” viene raggiunta dalla dottoressa “affascinante&scrupolosa”. Questa volta sono in due ad essere concentratissime su quel monitor. Io continuo ad essere tranquilla ma inizio a sentire dei piccoli punti interrogativi che si affacciano nella mia mente.
C’è qualcosa che non va?
Ma no! Anche nell’ultima ecografia è successa la stessa cosa.
Alla fine azzardo la domanda: “Ma…c’è qualcosa di strano?”
Mi rispondono con tono tranquillo. Però mi parlano di calcificazioni…di qualcosa che meriterebbe un approfondimento …
Ecco eh! Ecco che la parola che mi mette tanta paura arriva.
La parola “ago”!
Me lo sento che sta arrivando.
Non so perché ma il mio terrore degli aghi me lo porto appresso da sempre.
“Guardi” mi dice la dottoressa “affascinante&scrupolosa” “io credo sia il caso di fare un agoaspirato perché…”
Tutto il mio mondo interiore va in stato di allarme! Continua a leggere Ho vinto io!
Ma allora sei esistito sul serio!
Ma che mi succede?
Non capisco perché mi scendono le lacrime.
Fermi tutti: io non sono così!
Non mi sono mai interessata di corpi di defunti, per alimentare la mia fede in Dio.
Mi sono tenuta accuratamente fuori dal dibattito sul corpo di Carlo Acutis esposto ad Assisi.
La fede poggia su ben altro che non un corpo di un defunto donato agli occhi di tutti.
Intendiamoci: so che per i cristiani cattolici ed ortodossi un corpo defunto rimasto “incorrotto” (questo è il termine per parlare di una salma poco o per nulla decomposta) può essere un segno di Dio che ci parla di una persona speciale. Ma non ho voglia di entrare nelle inutili polemiche tra chi tifa per ogni possibile spiegazione scientifica e chi tifa per la fede in Dio a tutti i costi.
Quindi sono entrata nella Chiesa della Spogliazione, ad Assisi, nel modo più distaccato (e un po’ incuriosito) possibile.
Tuttavia è successo.
Quando mi sono trovata di fronte a quel ragazzo con le sue scarpe da tennis, i jeans ed una semplice felpa addosso, il suo viso sereno e la gente silenziosa, la commozione è entrata in me senza permesso.
Eppure prima di arrivare davanti a lui, avevo fotografato con calma l’arte meravigliosa presente sui muri della chiesa, avevo girovagato tra un altare e l’altro come una turista qualsiasi ed infine (solo infine) mi sono diretta da Carlo.
Quindi tutto nella norma spirituale.
Se non fosse che, una volta lì, il mio cuore ha ceduto all’emozione ed ho pianto.
E’ stato un po’ come quando ti parlano tanto di una persona e poi, all’improvviso, quella stessa persona la vedi e lei passa dal file “mito” al file “lui c’è”! Continua a leggere Ma allora sei esistito sul serio!
Per ogni giorno: grazie!
Ogni giorno… Ogni mattina… Nasco! Continua a leggere Per ogni giorno: grazie!