Un sacerdote unico!

E’ notte.⭐
Io sono piccola.
Avrò si e no dieci anni.
Ma, come ogni lunedì, alle 19.00, mi aspetta un appuntamento importante.????
Abito al centro di Fabriano e in Cattedrale ci arrivo facilmente, attraversando i vicoletti tra casa mia e la chiesa.
Ogni lunedì mi aspetta una stanzetta parrocchiale piccola.
Senza riscaldamento.
Solo una stufetta al centro.
Ma lì, ogni lunedì, ho un appuntamento a cui non mancherei per niente al mondo.
C’è don Aldo Mei che spiega il vangelo, con la sua cartina geografica della Terra Santa.
Per la maggior parte, intorno a me, ci sono le vecchiette che hanno assistito alla messa delle 18.00.
Io mi metto in un angoletto e lo ascolto.
Sono piccola.
Non capisco bene proprio tutto, ma mi piace l’emozione che sento, ogni volta che le sue parole vengono dentro di me e mi cambiano.
E quando torno a casa sento Dio al mio fianco. ❤
Mi sento leggera, protetta e mi sembra che tutto sia chiaro sulla vita. ❤

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Ma allora sei esistito sul serio!

Ma che mi succede?

Non capisco perché mi scendono le lacrime.

Fermi tutti: io non sono così!

Non mi sono mai interessata di corpi di defunti, per alimentare la mia fede in Dio.

Mi sono tenuta accuratamente fuori dal dibattito sul corpo di Carlo Acutis esposto ad Assisi.

La fede poggia su ben altro che non un corpo di un defunto donato agli occhi di tutti.

Intendiamoci: so che per i cristiani cattolici ed ortodossi un corpo defunto rimasto “incorrotto” (questo è il termine per parlare di una salma poco o per nulla decomposta) può essere un segno di Dio che ci parla di una persona speciale. Ma non ho voglia di entrare nelle inutili polemiche tra chi tifa per ogni possibile spiegazione scientifica e chi tifa per la fede in Dio a tutti i costi.

Quindi sono entrata nella Chiesa della Spogliazione, ad Assisi, nel modo più distaccato (e un po’ incuriosito) possibile.

Tuttavia è successo.

Quando mi sono trovata di fronte a quel ragazzo con le sue scarpe da tennis, i jeans ed una semplice felpa addosso, il suo viso sereno e la gente silenziosa, la commozione è entrata in me senza permesso.

Eppure prima di arrivare davanti a lui, avevo fotografato con calma l’arte meravigliosa presente sui muri della chiesa, avevo girovagato tra un altare e l’altro come una turista qualsiasi ed infine (solo infine) mi sono diretta da Carlo.

Quindi tutto nella norma spirituale.

Se non fosse che, una volta lì, il mio cuore ha ceduto all’emozione ed ho pianto.

E’ stato un po’ come quando ti parlano tanto di una persona e poi, all’improvviso, quella stessa persona la vedi e lei passa dal file “mito” al file “lui c’è”! Continua a leggere Ma allora sei esistito sul serio!