E’ notte.
Io sono piccola.
Avrò si e no dieci anni.
Ma, come ogni lunedì, alle 19.00, mi aspetta un appuntamento importante.
Abito al centro di Fabriano e in Cattedrale ci arrivo facilmente, attraversando i vicoletti tra casa mia e la chiesa.
Ogni lunedì mi aspetta una stanzetta parrocchiale piccola.
Senza riscaldamento.
Solo una stufetta al centro.
Ma lì, ogni lunedì, ho un appuntamento a cui non mancherei per niente al mondo.
C’è don Aldo Mei che spiega il vangelo, con la sua cartina geografica della Terra Santa.
Per la maggior parte, intorno a me, ci sono le vecchiette che hanno assistito alla messa delle 18.00.
Io mi metto in un angoletto e lo ascolto.
Sono piccola.
Non capisco bene proprio tutto, ma mi piace l’emozione che sento, ogni volta che le sue parole vengono dentro di me e mi cambiano.
E quando torno a casa sento Dio al mio fianco. 
Mi sento leggera, protetta e mi sembra che tutto sia chiaro sulla vita.
Questa sensazione si rinnovava ogni volta che lo incontravo.
Anche da grande.
Quando gli chiedevo qualcosa. Qualsiasi cosa.
Lui mi ascoltava, mi spiegava e rivedevo sempre quel brillare nei suoi occhi.
E’ quella luminosità che mi ha sempre affascinata.
A don Aldo devo tanto.
Forse dovrei dire: devo TUTTO!
Non è stato tanto nel viaggio in Terra Santa dove lui era di casa, ad affascinarmi.
E neanche con quelle splendide omelie che tutti incantava.
E neppure con quel suo ricordarsi di tutti i compleanni e poi telefonare uno ad uno.
Ma è stata quella Luce nei suoi occhi ad avermi attirata fin da piccola.
Se lui mi diceva che io valevo, anche quando andavo da lui con le spalle curve e con il peso di tanti dubbi ed errori, io ci credevo.
Perché lui non comunicava parole, ma Luce.
Non se ne rendeva conto.
Anzi: finalmente posso rompere quel velo di umiltà, ritrosia ed autoironia che lo portava ad evitare complimenti a tutti i costi.
Ora lui è in Cielo, io sono qui e non può più fermarmi.
Quindi lo dico con tutto l’entusiasmo possibile: abbiamo avuto un uomo che camminava per le strade della nostra città, con la santità che gli scorreva nelle vene!
Forse per questo TUTTI lo amavano!
E quando dico tutti, dico proprio TUTTI!
Quando sono andata a trovarlo, un po’ di tempo fa, l’ho visto con ancora più Luce negli occhi.
Le sue valige per il Grande Viaggio le aveva già preparate da un pezzo.
Quel Dio che lui ha tanto amato e che a tutti ci ha fatto amare, lo stava aspettando con Amore.
Ora me lo immagino pieno di meraviglia!
Me lo immagino con gli occhi spalancati di gioia, diventare man mano un tutt’uno con la Luce.
Caro don Aldo, grazie per tutto quello che hai fatto per noi.
Stacci vicino e quando penseremo di non valere niente, tu continua a citarci a memoria i versetti della Bibbia dicendoci con la gioia addosso: “Dio è Amore! Ringraziamolo sempre perché Lui non ci abbandona mai”
Vola alto e senti il canto: siamo noi che ti stiamo accompagnando dalla terra, insieme agli angeli in Cielo!
P.S: Vorrei non sentirmi orfana. Ma mi ci sento. Poi passerà e il Cielo prevarrà
Ma una mia cara amica ha riassunto bene come ci sentiamo tutti:
“Il Signore ha dato….
Il Signore ha tolto….
Sia benedetto il nome del Signore.
“