Ero in viaggio e su quel treno diretto a Milano ero in compagnia di un solo signore. Alto, con la barba curatissima ed un pizzetto signorile che, insieme ai suoi capelli argentei, gli conferiva un’aria molto elegante.
Io avevo con me un libro. Lui pure.
Il viaggio era lungo ma i nostri libri ci tenevano concentrati
C’era un bel silenzio calmo nel nostro scompartimento.
Ad un certo punto quel signore alzò lo sguardo verso di me e mi chiese cosa stessi leggendo. Poi lui mi fece vedere il suo libro.
E’ iniziato tutto così.
La mia passione per gli studi sulle NDE (Near Death Experience) è iniziata con un incontro casuale, su un treno, con un professore universitario dall’aria affascinante.
All’arrivo nella caotica stazione milanese, lui mi lasciò sorridendo, con un: “Buona giornata Maria Cristina. Ti voglio regalare questo libro. Mi hai detto che non hai mai sentito parlare di NDE. E’ giunto il momento di sopperire a tale mancanza. Goditi la lettura di questo volumetto!”.
Mi sentivo un po’ una privilegiata per il fatto di avere tra le mani, gratuitamente, quel libro mai incontrato prima nel mio cammino.
Quel giorno ancora non sapevo che quella lettura sarebbe stata solo l’inizio!
L’inizio dei miei studi e del mio ascolto di decine e decine di esperienze di NDE.
Quel libro era: “La vita oltre la vita” del dott. Raymond Moody.
Allora non sapevo che poi avrei acquistato, negli anni, decine di libri sull’argomento, che poi avrei ascoltato testimonianze anche io e che … ma andiamo per gradi.
Per alcuni anni non ne ho mai parlato, consapevole che potevano essere esperienze un po’ “avanti” per taluni. L’ho sempre tenuta come una mia passione intima e profondamente spirituale.
Ma ora che il tempo passa, credo che debba fare anche io il mio piccolo passa-parola per chi vorrà.
Perché io lo ricordo quando ******** (scusate se mantengo la privacy), nei suoi ultimi istanti di vita, dopo che la malattia l’aveva trasformata da donna prosperosa in un’anziana pelle e ossa, improvvisamente riprese come le forze e, spalancando gli occhi, iniziò a parlare con il marito, deceduto anni prima.
Improvvisamente lei diceva di vederlo.
Improvvisamente aveva ripreso entusiasmo e vita.
Improvvisamente parlava e raccontava di una Luce che era lì, nella sua camera.
L’infermiere, chiamato da mia zia che le stava facendo assistenza ospedaliera, disse: “Non so se sono illusioni o allucinazioni. So solo che spesso, lavorando con i malati giunti alla fine, mi è capitato di vedere questo strano fenomeno: dicono di “vedere” qualcosa o qualcuno che noi non vediamo. Chissà …”
Dopo alcuni attimi ********* morì con il sorriso.
E ricordo quella bambina che, oramai morente per un tumore, un 26 dicembre chiuse gli occhi di fronte al medico che era lì con lei ed ai suoi genitori. Quest’ultimi uscirono dalla stanza distrutti, per piangere tutte le lacrime del mondo. Quel medico (tra l’altro neanche credente), era rimasto accanto a questa piccola paziente che, nelle ultime settimane, le era oramai entrata nel cuore. Stava preparandosi a redigere l’atto di morte (eravamo negli anni ’80 e non c’era ancora la nostra informatizzazione) quando quella bimba riaprì gli occhi.
Davanti a lui.
Il medico esterrefatto la vide sorridergli felice ed ascoltò emozionato le sue ultime parole: “Dottore, può dire a papà e mamma di non piangere? Il paradiso è bellissimo ed io sono tanto felice di andare!” Continua a leggere Il guerriero della luce crede. Proprio come credono i bambini. (Paulo Choelo): le NDE