Gesù di Nazareth: la sorgente di tutti i superpoteri! (terza parte)

Hai mai pensato che la stessa forza che ha diviso il Mar Rosso è a tua disposizione?

Che la stessa mano che ha creato la terra sulla quale ci troviamo, è sempre accanto a te?

Che Colui che ha fatto risorgere Gesù dai morti, può farlo anche con te? 

Hai mai pensato che Gesù può ridarti una vista nuova, ancora oggi?

Che ha sempre il potere di ridarti forza per andare avanti?

Che, come a Cafarnao, ti dà la grinta per dire al male “vattene”?

Con la differenza che Lui non è un supereroe.

E’ Dio: la sorgente di tutti i superpoteri.

E noi siamo le sue creature, supereroi possibili.

Io adoro Tolkien (c’è qualcuno che non lo ama?).

Nell’edizione Bompiani del suo libro Tree and Leaf Elemire Zolla scrive: Ci vuole poco a sentire che egli sta parlando di ciò che tutti affrontiamo quotidianamente negli spazi mutevoli che dividono la decisione dal gesto, il dubbio dalla risoluzione, la tentazione dalla caduta o della salvezza. Sull’erba immutevole è passata un’orma da poco, e quella presenza potrebbe essere la nostra.” 

Noi viviamo negli spazi mutevoli che dividono la decisione dal gesto”.

E’ lì, in quello spazio, che ci giochiamo tutto.

Gesù Cristo è venuto a parlarci di quello spazio per incoraggiarci a giocare bene la partita interiore.

San Paolo, un vero Guerriero della Luce, dirà ai suoi amici efesini:

Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove”  Continua a leggere Gesù di Nazareth: la sorgente di tutti i superpoteri! (terza parte)

“L’occasione che la madre dà al suo bambino, è ogni volta un miracolo” (Alda Merini)

Sto leggendo il libro “In te mi rifugio”. Me lo sto proprio gustando, ma una cosa non riesco a mandarmela giù: la lettera sull’aborto. Io sono fermamente convinta che l’aborto debba essere un diritto. Ora mi spiego.

Sa benissimo quanto anche io sia credente (e non solo perchè lo dice il Papa). Credo che una vita mancata, sia più mancata per la madre (e per il padre, volendo) che per il figlio stesso che non ha avuto la possibilità di venire al mondo.

Però le donne devono essere libere; libere di vivere il proprio corpo senza dover rendere conto a nessuno. L’aborto lo vedo come un momento così intimo e profondo, in cui la donna deve poter parlare a qualcuno della sua paura. Perché credo che la decisione di abortire, sia frutto di una paura. La paura di rimanere per sempre da soli, con questo nuovo fardello a complicare le cose. Ma se non ci fosse la possibilità di dirlo a qualcuno, se fosse vietato, allora sì che si rimarrebbe veramente da soli.

Se magari si tenesse il bambino senza volerlo, ci sarebbero due vite obbligate e rovinate. E se invece si decidesse di passare per altre vie, ci si ritroverebbe con un po’ di candeggina tra le gambe e morte per intossicazione.

Come può non essere un diritto l’aborto?

Come può essere detto a qualcuno “No, tu non puoi abortire perché se lo fai sei una persona orribile, fuori da ogni legge e giustizia nel mondo; sei stata una sgualdrina e ora tieniti il frutto del tuo comportamento immorale”. Perché, diciamoci la verità, è questo quello che riuscirebbe a partorire il nostro mondo ancora più che maschilista.

Per quanto riguarda la storia della ragazza, che è stata indotta dai genitori, beh questo lo trovo inconcepibile. Io avrei lottato
fino all’ultimo per far andare le cose in modo diverso. 
Esistono
troppi aiuti, ad oggi, per cadere in queste stupide trappole.

Sono pensieri che mi passano in testa mentre leggo e so che le fa piacere avere anche i feedback…”

 

Cara Veronica, il destino ha voluto che in questo mese, tre ragazze mi abbiano confidato che stanno per abortire. Non vorrebbero, ma… Continua a leggere “L’occasione che la madre dà al suo bambino, è ogni volta un miracolo” (Alda Merini)

“Vi esorto solo a non farvi governare dalla paura”

buio-e-sieppe1Sono una ragazza di 15 anni e sarei curiosa di chiederle una spiegazione riguardo Satana. Ma non su qualcosa che lo riguarda, quanto sulla mia reazione quando sento storie terribili. L’anno scorso lei ha partecipato all’assemblea di Halloween del Liceo Scientifico ed ha raccontato di un’esperienza di esorcismo. Io non sono riuscita ad ascoltare nessuna parola, tanto che stavo per mettermi a piangere. Mi è accaduto in passato, di parlare di questo argomento e sono
dovuta uscire dalla classe piangendo per la mia paura. Non riesco a leggere il numero 6 ripetuto tre volte (non riesco nemmeno a scriverlo) e ogni rumore anomalo che sento lo associo a Satana. Quando sono al buio, penso che potrebbe apparirmi qualcosa, e inizio a tremare con il cuore che batte a mille. Sono cosi spaventata, ho due rosari vicino al mio letto. Come mai, a me fa tutto questo effetto mentre a molte persone che conosco, gli fa indifferenza? Come mai io provo tutto questo timore?

 

getmediaQuando ho letto il tuo messaggio, ho subito pensato: “Più che scriverle, vorrei abbracciarla”.

Le paure così radicate sono spesso irrazionali e si superano, prima di tutto, sentendo persone amiche al proprio fianco.

Fai conto che lo stia facendo ora!:)

Il secondo passo è cercare di capire il “perché”, con l’aiuto di una persona che stimi e di cui hai fiducia(un familiare, un educatore, un’amica, un sacerdote, una psicologa, un’insegnante…).

Sfrutta le “presenze buone” che la vita ti ha sicuramente messo vicino.

Sono certa che se ti guardi intorno, troverai una (o più) persona adatta a farti comprendere l’origine di questa angosciante ossessione.

Sono sincera però e non voglio darti false illusioni: non sempre si riesce a capire con chiarezza il bandolo della matassa. La mente spesso è più complessa di quanto noi riusciamo a comprendere.

Ma, nonostante questa botta di realismo che ho appena scritto, vale ugualmente la pena iniziare questo cammino di ricerca. Mai arrendersi prima ancora di partire.

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Spesso, infatti, la vita ci riserva scoperte che all’inizio del viaggio neanche potevamo immaginare. Continua a leggere “Vi esorto solo a non farvi governare dalla paura”

Il sangue dei martiri rende fertile la terra

OLYMPUS DIGITAL CAMERA«Nonostante i loro corpi siano coperti di sangue, non si lamentano neanche. Rifiutano di rinunciare alla loro fede dicendo “l’insegnamento di Dio è molto chiaro, non possiamo disobbedire. Quindi dobbiamo disobbedire ai nostri genitori e al re”. Hanno detto che è un grande onore morire per Dio sotto la lama di un coltello». E’ il 1791 ed il governatore di Jeonju racconta così le ultime ore di Paolo Yun Ji-chung (alla fine del post metterò la sua storia) e Giacomo Kwon Sang-yeon. 

papa-corea-un-milione-di-persone1-518x300img374-100_homeeviden_papa-coreaIn Corea il Papa è stato accolto da una marea umana di entusiasmo, ma non posso non ricollegare quella fede piena di gioia, al sangue versato da Paolo, Giacomo e gli altri martiri coreani uccisi tra la fine del XVIII e la prima metà del XIX secolo, per la loro fede in Gesù.

 

 

In Dio tutto è collegato e non c’è sangue versato inutilmente. Dio vuole la vita e non la morte; ma se gli uomini uccidono, Lui ridà la vita all’ucciso… e gliela ridà alla grande!

 

Ricordate il messaggio di Fatima, nella sua terza parte? Continua a leggere Il sangue dei martiri rende fertile la terra