Evangelici? Cristiani come me, eppure c’è una cosa che mi mancherebbe troppo se…

chi_sono_i_cristiani_evangelici_p_1Buongiorno prof!

Avrei una domanda da farle: lei cosa pensa degli evangelici?

Io sono piuttosto confusa e questa confusione, a volte, mi fa sentire estremamente vuota.

Le pongo questa domanda perché sono curiosa del suo parere.

Quando può, come sempre. Grazie prof!

 

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Quando ho letto il tuo messaggio, mi sono chiesta: Ed ora perché Catia mi fa questa domanda? Che esperienza starà facendo? Chi avrà incontrato?”.

Comunque, per tentare di essere il più chiara possibile, ti risponderò per punti.  

1. QUEL GIORNO…

M6-La-Spezia_battesimo_AdrianaQuel giorno rimasi a bocca aperta quando Elena mi consegnò l’invito per il suo battesimo. La mia bellissima alunna evangelica del quinto anno, mi donava la possibilità di essere lì, con lei.

Due cose, quel giorno, mi restarono impresse: la vasca traboccante fiori (dove lei si sarebbe immersa totalmente di lì a poco) ed il filmato proiettato poco prima del sacramento (per ripercorrere, con tante foto, la sua giovane vita; dal momento della nascita fino a quel pomeriggio in cui Gesù le aveva dato appuntamento per circondarla con il suo amore).

Io la guardavo e vedevo la sua emozione crescere di minuto in minuto. Era bellissima nella sua veste bianca e nel suo sguardo traboccante serenità profonda! Questo è stato il mio primo contatto con gli evangelici.  

2. PERCHE’ SIANO UNA COSA SOLA

Sfondo1E’ l’ultima cena e Gesù chiede al Padre le cose che gli stanno più a cuore. E pensa a noi. «Non soltanto per questi io prego ma anche per quelli che, attraverso la loro parola, crederanno in me, che tutti siano una cosa sola, e come tu, Padre, sei in me e io sono in te, così anch’essi siano in noi una cosa sola, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato, e io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, perché essi siano una cosa sola, come una cosa sola siamo noi, io in loro e tu in me … affinché il mondo sappia che tu mi ha mandato e hai amato loro come hai amato me».

papa-Francesco-e-BartolomeoOggi noi cristiani siamo divisi, ma (e in questo “ma” io ci spero molto) oramai riconosciamo che dobbiamo tendere sempre più a ridiventareuna cosa sola”. Questo desiderio si chiama “ecumenismo”. ecumen

Non so “quanto” tempo ci metteremo ancora, ma sono certa che i tanti problemi che assediano i cristiani di oggi (dalla secolarizzazione – con la sua tentazione di annacquare la fede per renderla più moderna – alla persecuzione – ogni undici minuti un cristiano viene ucciso per la sua fede -) ci stanno spingendo a riguardarci negli occhi, per farci dire :Siamo tutti cristiani! Siamo uniti in Gesù! Sentiamoci fratelli e sorreggiamoci a vicenda!”   

 

3. MA CHI SONO GLI EVANGELICI? Continua a leggere Evangelici? Cristiani come me, eppure c’è una cosa che mi mancherebbe troppo se…

Ma Gesù, senza peccato originale, avrebbe ugualmente fatto un salto sulla terra?

lovingembracetop“L’incarnazione di Dio è conseguenza del peccato originale o ci sarebbe stata comunque, per completare l’opera?”

Cara Laura, tu mi hai scritto una delle domande più gettonate in assoluto, in questi ultimi duemila anni! Se vuoi ti rispondo con un migliaio di pagine; tanto avrai pazienza, no?!

Oppure no; la faccio breve. Così come “breve e piccola” è la nostra capacità di balbettare una risposta ad un quesito tanto più grande di noi.

Io la penso un po’ come te: la Parola di Dio si sarebbe incarnata ugualmente per “completare l’opera” (come dici tu). Il Signore dell’universo ha desiderato fin dal principio completare il libro iniziato con la creazione, facendocelo leggere fino all’ultimo capitolo!

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«Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo» (Eb 1,1-2).

 

188907_10150110331647217_717672216_6830163_2150528_nMa sono sincera: non tutti sarebbero d’accordo con questa mia (nostra) risposta. Per esempio un certo Tommaso d’Aquino (!) nella sua “Summa theologiae”, afferma che è più corretto pensare che nel Progetto di Dio l’Incarnazione sia stata ordinata come rimedio al peccato.

Non è un caso che a Natale ed il 25 marzo, una frase del “Credo” viene ripetuta in ginocchio: «Per noi uomini e per la nostra salvezza, discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo».

Anche la Bibbia sembra dare una risposta precisa: inviato dal Padre, il Figlio si è fatto carne, per compiere la missione di salvezza di tutti gli uomini, strappandoli al loro destino di morte eterna con la sua obbedienza sino alla morte in croce.

Tuttavia c’è quell’inno cristologico della lettera ai Colossesi che a me affascina tanto. Continua a leggere Ma Gesù, senza peccato originale, avrebbe ugualmente fatto un salto sulla terra?

“Piacere, sono lo Spirito Santo” “Chi, scusi? Può ripetere…”

CresimaSenti, ti va di fare un incontro con i ragazzini della cresima?”.

“Iooo? Io non sono capace di parlare ai preadolescenti… io sono sempre in contatto con ragazzi più grandi… non sono la persona giusta don Gabriè!”

“Allora vorrà dire che verrai e ci darai la prova di non essere la persona giusta”.

Sono in Francia e non posso permettermi telefonate lunghe. Chiudo il cellulare ed ho la sensazione di essere stata fregata alla grande. Ma che si deve dire ai ragazzini della cresima?

dopocomunione2Per caso sono quegli stessi ragazzini che, secondo le statistiche, scappano dalla parrocchia appena fatto il sacramento? Quelli che arrivano alla cresima in overdose di prediche e spiegazioni teologico-spirituali sui sette doni dello Spirito Santo? Quelli che “Finalmente è arrivata ‘sta domenica e poi…cciaooo belli!!!La parrocchia non fa più per me!

Sono arrivata al punto di chiedermi (seriamente!) se abbia un senso far fare il sacramento della Confermazione in un’età in cui tutto grida ribellione verso il mondo degli adulti.

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E così, con questo bagaglio di dubbi educativo-catechistici, per l’incontro con questi ragazzini ho fatto una scelta: racconterò tutte storie realmente accadute che testimonino la presenza dello Spirito Santo nella vita di ciascuno di noi. Voglio evitare il più possibile di ridurre la Terza Persona della Trinità ad una specie di fantasma inafferrabile, una realtà evanescente, una forza misteriosa ed indecifrabile.

 

cropped-tree-of-life-2011-002-woman-walking-towards-sun-back-s1E’ una persona divina! Ha una volontà di bene per noi! E’ Dio! Ci circonda tutti come il vento leggero, ci sostiene in vita come l’ossigeno.

Non lo vediamo ma lo “sentiamo” intorno a noi: esattamente come il vento e l’ossigeno. Continua a leggere “Piacere, sono lo Spirito Santo” “Chi, scusi? Può ripetere…”

La sindone: unica testimone dell’attimo della resurrezione

Sindone-300x287   Il silenzio è perfetto, gli sguardi sono concentratissimi e l’emozione si tocca con mano: tutti gli studenti sono sempre pieni di stupore ogni volta che spiego la Sindone.

Quel testimone silenzioso ha colpito ancora. Le sue ultime ore di vita dedotte dal lenzuolo, provocano domande preziose.

Ma andiamo indietro nel tempo, a quel venerdì 3 aprile dell’anno 33 d.C. (sembra infatti che la datazione più avvalorata, sia proprio questa  http://www.uccronline.it/2012/06/07/gesu-e-morto-venerdi-3-aprile-33-d-c/ )

1. La sindone proviene da Gerusalemme.

sul-sudario-di-oviedo-lo-stesso-polline-trova-L-ILecwy-175x130Intanto è interessante osservare che i pollini non sono incollati sulle fibre e non sono coperti di colore, come accadrebbe se si trat­tasse di una pittura, ma sono liberi, al di sopra o fra le fibre del lino (l’immagine a sinistra riproducono gli stessi pollini trovati sia sulla Sindone che sul Sudario di Oviedo)

Ma poi è importante rammentare che la pollinologia, ingrandendo 36.000 volte le trame della Sindone, ha documentato sia il lungo viaggio mappafatto da questo telo, in duemila anni di storia (confermando che il famoso telo ha soggiornato in Palestina, in Turchia, in Francia e in Italia), sia la sua provenienza da Gerusalemme (per esempio il Zygophillum dumosum, si trova esclusivamente nei dintorni di Gerusalemme e al Sinai).

Ma oltre ai pollini, anche gli studi sulle tracce di un terriccio tipico anch’esso di Gerusalemme (sul ginocchio, il calcagno e il naso), hanno confermato la sua provenienza.  http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/la%20santa%20sindone%20e%20la%20scienza%20medica.htm

2. Sulla Sindone ci sono tracce di sangue (non di pittura), compresa l’aloe e la mirra

flagrum-flagellum“… e il suo sudore divenne come gocce di sangue che cadevano per terra» (Lc 27, 44). Luca, che era medico, riferisce questo fenomeno con realismo. La natura umana di Gesù, conoscendo nel presente ciò che stava per accadere, reagì con un terrore enorme ed una tristezza profondissima. Gli sembrava quasi di morire. Continua a leggere La sindone: unica testimone dell’attimo della resurrezione

Sulla santità e sull’eterna giovinezza

Tutti-i-santi “Salve Maria Cristina, si ricorda di me? È un po’ che non ci sentiamo, eppure di nuovo la vita mi riporta qui, a scriverle..” Era più di un anno che non lo sentivo, ma questo ragazzo, da subito, mi era rimasto impresso. Con il suo permesso, voglio farvi leggere un piccolo passaggio della sua email. 

“Ultimamente sta procedendo il mio percorso con il mio padre spirituale. Vedo con sempre maggiore chiarezza quella Luce che squarcia le Tenebre. Ad esempio sto capendo che la vera domanda circa la vocazione non è tanto “che lavoro voglio fare”, ma “chi voglio essere”. Questo per me ha avuto un’unica risposta fondamentale: essere un santo (complici le letture di varie straordinarie e bellissime agiografie), cioè amare Dio e i fratelli, con tutto quello che nella creatività dello Spirito possa voler dire nella mia vita! Come questo poi si possa sposare con un mestiere è secondario; importantissimo, ma secondario (anche se rimane sempre lì come dubbio a cui dover dare una risposta… ma una cosa alla volta!) …” “Essere un santo”.

Wow! Santo.

santi-medici-960x440Qualche volta, tra devozioni e tradizionalismi, abbiamo reso così malridotta questa parola, che non mi pare vero che un ragazzo si sia fissata come meta, la santità.

Quando giro per le chiese, vedere le statue con quei colli torti, quegli sguardi un po’ trasognati e quelle braccia con croci e gigli, mi mette una sensazione che va dall’angoscia alla malinconia. E’ anche per questo che, da anni, mi sono appassionata alla vita dei santi.

573_001Tutto è’ iniziato come una specie di sfida personale, per riuscire a vedere la distanza che c’è tra l’immagine edulcorata del santo e la sua realtà.

E la gara è sempre vinta dalla realtà, perché si dimostra anni luce più bella (per fascino, grinta e lotta spirituale) rispetto al santino che gira di mano in mano. E’ solo leggendo le loro vite che ti rendi conto di come, i santi, non siano i meno difettosi ma solo i più coraggiosi.

Ogni santo è nato peccatore ed ha lottato affinché le radici della propria vita, dal terreno desertico in cui erano immerse, potessero spingere i rami fino al Cielo.

220px-Bernadette_soubirous_1_publicdomainC’è una frase di Santa Bernadette Soubirous che mi ha sempre rincuorata: “Vorrei che si scrivessero i difetti dei santi e quanto essi hanno fatto per correggersi; ciò ci servirebbe assai più dei loro miracoli e delle loro estasi”. Credo voglia dire che mettere i santi sul piedistallo del perfezionismo ce li fa sentire irraggiungibili; riportarli nella loro vita reale ce li fa sentire fratelli e compagni dello stesso viaggio.

Sto scrivendo questo post proprio oggi che ho avuto l’ennesima prova dell’immensa distanza che c’è tra me e la santità. Ad un certo punto volevo cancellare tutto, per quanto mi sentivo sovrastata dalla montagna delle mie contraddizioni.

Poi ho pensato che forse era proprio questo lo stato d’animo giusto per parlare di santità: sentirsi fortemente bisognosi dell’aiuto di Dio. Continua a leggere Sulla santità e sull’eterna giovinezza

Mi puoi fare da madre?

madre-di-Dio1Il pianto di una nascita: è il mio.

Maria, Madre di Dio, mi puoi fare da madre?

Tu che hai assistito alla mia nascita, raccogli tutte le lacrime che ho versato nella vita quando soffrivo perché ero costretta a partorirmi di nuovo, e illuminale con un “senso”.

Guarisci la mia anima sfiorata dai sensi di colpa per gli errori fatti nel passato e fammi toccare il cielo con il perdono dato a me stessa.

Ora (propria ora, ne ieri e né domani; ora!) coprimi con il manto protettivo del tuo amore ed io, per fede, chiuderò gli occhi e mi riposerò dalle paure del futuro.

403Prendi la contentezza per ciò che di buono ho fatto e riempila di gratitudine verso Dio, Vasaio ispiratore di ogni piccolo vaso modellato sulla terra.

Afferra tutte le amiche e gli amici sinceri che hanno colorato di speranza i tunnel bui che ho dovuto attraversare, ed abbracciali tutti, uno ad uno, rendendo loro il centuplo di ciò che hanno dato a me.

Ascolta il respiro di ogni ragazzo a cui ho tentato di essere vicina come insegnante e rimedia ai miei errori facendo entrare l’ossigeno del coraggio nei loro polmoni affinché non si accontentino mai dell’orizzonte ma puntino all’Infinito

madre-di-Dio1Stringi forte i figli che ho messo al mondo e dilata il loro cuore fino a Dio, donando loro quella fede che come mamma io posso solo malamente testimoniare ma non regalare.

Annaffia l’amore che è spuntato anni fa dall’incontro con mio marito e rendi le sue radici così inestricabilmente unite da darci la gioia di presentarci un giorno davanti a Dio, tenendoci ancora per mano.

Chiedi a Dio di benedire l’intera mia famiglia; quella che ha scritto le pagine del mio passato e quella che sta venendo pian piano al mondo. Tutte voci di un coro polifonico dove nessuno deve mancare all’appello dell’amore che crea e sostiene.

0905m12aEd infine carissima Madre, Continua a leggere Mi puoi fare da madre?

“Prendimi in braccio: sono nato per te”

EventiNatale2010Frascati“Prof, io odio il Natale. Tutta questa melassa di buoni sentimenti… che schifo di ipocrisia!”, mi dice Melissa, ragazza sveglia quanto allergica a tutto ciò che è solo apparenza.

“Professoressa, ma come si fa a vivere il Natale, andando davvero al suo significato?”, domanda Emanuele, il mio studente profondamente riflessivo e sempre alla ricerca del “perché” di ogni cosa.

EventiNatale2010Frascati“Ma perché, voi cristiani credete che Gesù sia Dio?”, interviene esterrefatta Jasmine, la mia bellissima alunna mussulmana, incredula di fronte al fatto che qualcuno possa pensare che Dio diventi un neonato.

Ed è sulla terza esclamazione che mi sono soffermata tutta la giornata. Perché penso che, risolta l’ultima domanda, si risolverebbero anche le prime due.

I due occhioni spalancati di Jasmine, li avrei voluti fotografare.

Avrei voluto registrare il tono sbalordito della sua voce ed il suo sguardo incredulo alla risposta della classe: “Ma certo!!!”

Ed ho pensato che finché rispondiamo “Ma certo!”, come se fosse la cosa più normale di questo mondo, non riusciamo più a spalancare gli occhi come Jasmine.

Ma come si fa a stupirsi ancora?

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Solo un Natale Dio mi ha fatto il regalo di sperimentare l’Incontro con Lui.

Avevo circa trent’anni e da lì a pochi mesi avrei dovuto affrontare il problema più grande della mia vita. Un marito che avrebbe rischiato la morte, un intervento chirurgico che ci avrebbe cambiato la vita, problemi economici che ci avrebbero messo in ginocchio…ma quel Natale ancora non sapevo tutto questo. Continua a leggere “Prendimi in braccio: sono nato per te”

Dio dona semi divini in abbondanza!

self-portrait-as-an-artist-1888“Prof, questo libro me lo deve assolutamente prestare: voglio fare la tesina su Van Gogh!”

Quando gli studenti mi chiedono di prestare loro un mio libro, mi sento come una surfista che sta cavalcando l’onda perfetta.

wallpaper_van-gogh-de-zaaierHo appena finito una lezione dove, per spiegare l’inizio del quarto capitolo del vangelo di Marco, ho proiettato il famoso quadro di Vincent van Gogh “Il seminatore”.

L’opera è stata fatta in soli 11 giorni; tra il 17 ed il 28 giugno 1888 (circa due anni prima di still_life_flower_oil_painting_pittura_art-9suicidarsi). Pittore con un animo travagliato, sempre alla ricerca di Dio, rivelò il suo cuore nascosto facendo scintillare luce ovunque e, per riuscirci, si spostò in Provenza alla ricerca di una calda luminosità solare da trasferire nelle sue opere.

Van Gogh conobbe un furore creativo e una forza di concentrazione incredibile! In meno di cinque anni non solo fece centinaia di quadri, ma vinse e oltrepassò se stesso, attraversando l’inferno della sua vita e della sua follia, dipingendo la luce ed i colori della vita.

Tra gli alti e i bassi del suo animo, nel giugno di quel 1888 Vincent fece questo magnifico dipinto ad olio per “proclamare” il vangelo, con i colori! Il nostro pittore, infatti, aveva tentato varie volte di predicare le cose di Dio con le parole, ma senza grandi risultati. La teologia l’aveva studiata, il papà (pastore protestante) gli aveva aperto un cammino vocazionale, la lettura de “L’imitazione di Cristo” lo aveva guidato, ma il tentativo di predicare Dio, era sempre fallito. Continua a leggere Dio dona semi divini in abbondanza!

“L’unico atto degno di un uomo è inginocchiarsi davanti a Dio” (Etty Hillesum)

tebowC’è silenzio. C’è aria di mistero nell’aria. Sta succedendo qualcosa di grande.

Il sacerdote stende le mani sul pane e sul vino e dice: Padre veramente santo e fonte di ogni santità…”. Il sacerdote continua: santifica questi doni con l’effusione del tuo Spirito perché diventino per noi il corpo e il sangue di Cristo…”

Il Re dell’Universo sta entrando, sta arrivando. Si sta facendo pane e…

… e io, oggi, a messa, ho avuto la prova tangibile che sto invecchiando.

9112Guardandomi intorno e vedendo molte persone in piedi invece che in ginocchio, non sono riuscita più a pensare come quando ero giovane: “E’ bello che ognuno faccia come più si senta di fare. La libertà è anche questo. E poi non è mica importante la posizione del corpo, ma quello che senti dentro di te. Dio non sta a guardare l’esteriorità ma il tuo cuore!”

E forte della mia giovinezza, potevo anche dire queste frasi con la saccenteria di chi la sa lunga. Sapete quella sacra lotta contro l’apparenza che, quando si è ragazzi, si combatte alla grande? Ecco; proprio quella!

Oggi invece…ma com’è successo? Come ho fatto a trasformarmi così tanto, al punto di aver voglia di andare dai tizi in piedi e dir loro: “Sta arrivando il Re dei Re e tu stai in piedi, tutto tranquillo? Ma che hai nella testa!!! Mettiti in ginocchio e sii almeno un po’ educato. Sta entrando il tuo Creatore!”

Tranquillizzatevi tutti: non ho fatto questa sceneggiata! Non credo che mio marito ne sarebbe uscito indenne! E poi li capisco: Gesù arriva e non fa nemmeno effetti speciali. Continua a leggere “L’unico atto degno di un uomo è inginocchiarsi davanti a Dio” (Etty Hillesum)

La mia mamma mi è vicina, la sento.

occhi20uomoE’ appena iniziata la ricreazione ed io mi dirigo nell’aula dove dovrò tenere la lezione successiva. Entro e vedo Michele sul suo banco, da solo. Mi saluta sorridente. In aula non c’è nessuno ed è strano che lui sia rimasto in classe: in genere lo vedo sempre in mezzo alla mischia.

Così mi avvicino, mi metto seduta vicino a lui e chiedo: “Come va? Come stai?”

Lui sorride un po’ malinconico mentre mi risponde il suo “bene”.un-soffione

A Michele è morta la mamma un po’ di tempo fa e, nonostante siano passati alcuni (pochi) anni, la nostalgia e la mancanza sono due compagne di viaggio che non lo abbandonano mai.

Una mia amica a cui è morta la madre poco tempo fa, mi ha detto: “Mi avevano avvertita che quando ti muore un genitore ti senti solo al mondo, ma non credevo che 4cd3facd3e15a31eaf0d7c704_0fosse così vero. Quando un genitore se ne va, con lui se ne vanno anche le tue radici più forti e ti senti davvero solo al mondo. Anche se hai cinquant’anni, dei figli, tanti amici… ti senti solo”

Non oso immaginare, quindi, cosa possa provare un adolescente a cui è venuta a mancare la radice portante della sua vita.

 

Michele mi guarda e continua: Continua a leggere La mia mamma mi è vicina, la sento.