Sei Tu che muovi tutto!

Sei Tu che muovi il sole e le altre stelle.⭐🌞
E sono certa che non sei deluso per il loro silenzio.
Sono lì.
Taciturne.
Un po’ come me.

Sono qui.
Senza parole.
Sento che Tu ci sei.
Vorrei parlarti con frasi poetiche.
Vorrei chiederti aiuto con parole convincenti.
Vorrei ringraziarti con preghiere mai sentite prima.
Ma non mi viene niente.
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Caro Roberto, buon cammino di Luce!

Quante stelle, quante stelle!????
Il cielo stellato della notte mi fa pensare a te.
Siamo vissuti quasi due mesi stritolati dall’ansia.
Ogni giorno, ogni santissimo giorno,
la telefonata dei medici scandiva la nostra giornata.
Da quella telefonata dipendeva la nostra speranza o la nostra angoscia.
Abbiamo sperato, abbiamo fatto il tifo per te,
abbiamo pianto, abbiamo pregato,
abbiamo immaginato il tuo ritorno,
abbiamo ripercorso, increduli, ogni domino che è caduto
sotto l’effetto di un destino assolutamente avverso.
Questa pandemia sta rubando alla terra persone preziose.
Arriva, scippa una persona cara e vigliaccamente scappa.
Non si ferma a guardare il dolore che provoca.
E noi rimaniamo qui, sbigottiti, increduli
e con la vista annebbiata dalle lacrime.

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Camminiamo ogni giorno tra stelle comete

????Dio dagli occhi di Cielo, grazie per le stelle che metti sul mio cammino.
Sono persone, libri e poesie.
Sono gli occhi di un bambino o la tenerezza che mi accarezza.
Sono stelle su cui inciampo senza neanche farci tanto caso.
Sono nel Cielo e sulla terra.
Sono fuori di me ma anche dentro di me.
“Ci vedi?” mi stanno dicendo. ⭐
“Le vedi?” mi stai dicendo.⭐

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Come ti senti Maria?

Buongiorno Maria, è presto e in cielo ci sono ancora le stelle.
Manca poco.
Dentro di Te c’è la Luce che ha dato luce a tutte le stelle.
Hai paura? Non vedi l’ora? Sei stanca? Sei felice?
Raccontaci: come ti senti?

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Vincent…c’è!

“Ma secondo voi, perché a Vincent piaceva tanto vedere il cielo stellato? E perché tante persone ne sono attratte?” 
 
I ragazzi sullo schermo del mio pc pensano.
Poi interviene Matteo.
Silenzioso spesso.
Vivace quanto basta.
Curioso su (quasi) tutto.
Testardo con il suo provocatorio atteggiamento da apparente menefreghista.

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Van Gogh, le stelle e me

Stasera sono uscita a fare una passeggiata con Akira, inseguita dal buio che avanzava a gran velocità.
In mezzo a tanta notte, guardavo la luna. Ma l’avete vista quant’è bella?
Il cielo. Le stelle. La luna.
E’ un po’ come sbirciare il Paradiso.
Anche per Vincent era così.
La notte tra il 9 e il 10 luglio 1888, lui scriveva all’amato fratello Theo. Non sapeva che aveva ancora da vivere solo due anni e 20 giorni. Ma sapeva che quel cielo gli raccontava l’“oltre”.
E quella notte gli scriverà una meravigliosa lettera, lasciando a noi l’onore di poter leggere una serie di domande e di sue possibili spiegazioni, che solo un artista con una spiritualità geniale, poteva ipotizzare. ❤

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A Margherita, a Filippo, a Giulia, a Giorgia: “È per rinascere che siamo nati” (Neruda)

PREMESSA IMPORTANTE: STAMATTINA STAVO DANDO UNA RIPULITA AI TANTI FILE DEL MIO PC QUANDO HO TROVATO QUESTO SCRITTO. LO PUBBLICO CON GIOIA PER TUTTI I CERCATORI DI VITA.

 

C’è il life coach, c’è il mind coach e ci sono un sacco di altri coach!

Oggi vanno molto di moda e, dico la verità, mi incuriosiscono anche.

Ogni tanto, infatti, mi capita di leggere gli ambiziosi obiettivi di questi “coaching” ed un po’ di invidia per gli allenatori del pensiero positivo, mi sfiora.

I coach migliorano (dicono) il tuo modo di pensare, di essere e di fare; ti portano ad aiutare te stesso e gli altri; a riconoscere e gestire le emozioni ed a scoprire, utilizzare ed allenare le tue potenzialità inespresse.

Ma non finisce qui.

Promettono di migliorare la tua autostima e l’autoefficacia personale, ti fanno superare le conflittualità, migliorano il tuo atteggiamento mentale nei confronti degli ostacoli e… e potrei continuare con almeno una ventina di altri obiettivi.

Sto leggendo tutto questo quando mi arriva una foto: un mese fa è nata Giorgia (la mia seconda meravigliosa nipotina) e mio figlio mi ha appena spedito una sua immagine con Giulia (la sorellina di tre anni) che l’abbraccia.

Ogni volta che nasce una creatura nuova di zecca, mi sembra di toccare un po’ del Cielo da cui proviene ed un po’ del futuro verso cui sta andando.

Nascita, voce del verbo ricominciare. Non è forse vero che tutti noi nati siamo dei ricomincianti?

Come la piccola Giorgia anche a noi la vita, fin dalla sua alba, ci ha dato la possibilità di diventare terra fertile ai cambiamenti, purché disponibili a farci penetrare dagli embrioni di novità che si intrufolano in noi attraverso i gesti di tenerezza e gli sguardi sulla bellezza. Continua a leggere A Margherita, a Filippo, a Giulia, a Giorgia: “È per rinascere che siamo nati” (Neruda)

L’amore è il caos perfetto con promesse allettanti

“Prof, lei ci ha chiesto cosa significa per noi la parola amore ed io voglio risponderle, dicendole tutto quello che penso. Userò questa lettera come “modo” per sfogarmi e, se ci fossero imperfezioni o sbagli, lei non ci badi e vada avanti come fosse una lettera perfetta sull’amore.

Perfetta come è l’amore. Lo so, in amore si soffre e si piange anche, ma il bello è proprio questo. L’ amore è un sentimento fortissimo che ne racchiude tantissimi altri: dai più belli ai più brutti.

Quindi l’amore è un caos, ma pur sempre una forma caotica dove circola il bene. Amare è sempre sinonimo di bene. A prescindere.

Ed il bello è che viene da sé. Nessuno ha il prefisso per chiamarlo. Arriva e basta. A volte neanche te ne accorgi di essere sfiorato dall’amore. Oppure te ne accorgi dopo un po’. L’amore ti è accanto ma tu lo sai e non lo sai.

Però ti fa vedere di ciò che è intorno a te ed in te, perché ti fa accorgere della vita. Priscilla.”

 

Cara Priscilla, hai presente un labirinto che spesso ti dà l’impressione di tornare al punto di partenza?

Hai presente un cammino così complesso e arzigogolato da farti sfiorare la tentazione della resa?

Hai presente un’esplosione di caos emozionale che ti scombussola ma, contemporaneamente, ti ridà la bussola della vita in mano?

Hai presente la gioia e l’angoscia, l’entusiasmo e la depressione, l’est e l’ovest, il bianco ed il nero, la passione e il tormento, l’avanti e l’indietro…?

Ecco, tutto questo caos è l’agitazione perfetta delle acque amorose.

L’amore è un vortice di emozioni e sentimenti che coniuga ogni gesto al futuro anteriore. Sentiamo di stare dentro una “promessa” che ci precede e, contemporaneamente, sappiamo che tutto è ancora da inventare.

L’amore si insinua tra genitori e figli, tra colleghi ed amici, tra appassionati e studiosi, tra amanti e innamorati, tra piede e pedale, tra occhio e stelle, tra scultore e marmo. Continua a leggere L’amore è il caos perfetto con promesse allettanti

A Margherita, a Filippo, a Giulia, a Giorgia… “È per rinascere che siamo nati” (Neruda)

C’è il life coach, c’è il mind coach e ci sono un sacco di altri coach!

Oggi vanno molto di moda e, dico la verità, mi incuriosiscono anche.

Ogni tanto, infatti, mi capita di leggere gli ambiziosi obiettivi di questi “coaching” ed un po’ di invidia per gli allenatori del pensiero positivo, mi sfiora.

I coach migliorano (dicono) il tuo modo di pensare, di essere e di fare; ti portano ad aiutare te stesso e gli altri; a riconoscere e gestire le emozioni ed a scoprire, utilizzare ed allenare le tue potenzialità inespresse.

Ma non finisce qui.

 

Promettono di migliorare la tua autostima e l’autoefficacia personale, ti fanno superare le conflittualità, migliorano il tuo atteggiamento mentale nei confronti degli ostacoli e… e potrei continuare con almeno una ventina di altri obiettivi.

 

 

Sto leggendo tutto questo quando mi arriva una foto: un mese fa è nata Giorgia (la mia seconda meravigliosa nipotina) e mio figlio mi ha appena spedito una sua immagine con Giulia (la sorellina di tre anni) che l’abbraccia.

Ogni volta che nasce una creatura nuova di zecca, mi sembra di toccare un po’ del Cielo da cui proviene ed un po’ del futuro verso cui sta andando.

Nascita, voce del verbo ricominciare. Non è forse vero che tutti noi nati siamo dei ricomincianti?

Come la piccola Giorgia anche a noi la vita, fin dalla sua alba, ci ha dato la possibilità di diventare terra fertile ai cambiamenti, purché disponibili a farci penetrare dagli embrioni di novità che si intrufolano in noi attraverso i gesti di tenerezza e gli sguardi sulla bellezza. Continua a leggere A Margherita, a Filippo, a Giulia, a Giorgia… “È per rinascere che siamo nati” (Neruda)

“Quando provate dolore nell’anima, uscite fuori e guardate le stelle” (Pavel Florenskij)

Oddiooo!!! Ma chi è?!!!”

La strada è di montagna ed è buio pesto. Io freno un po’ e Roberta, seduta accanto a me, spalanca gli occhi e si gira indietro per cercare di vedere chi cavolo era quella sagoma nera spuntata all’improvviso nel lato sinistro della strada.

Dietro Margherita e Giulia si zittiscono, indecise se l’ombra sia innocua o no. Margherita ha nove anni, Giulia due e sono con noi per cercare un angolo di terra dove poter vedere bene la volta stellata di agosto.

Proseguiamo e ci fermiamo vicino ad un monastero isolato.

Ma ci sono due lampioni. Due di numero. Ma noi cerchiamo il buio perfetto.

Decidiamo di tornare indietro per prendere un altro bivio.

“Ora dovremmo rivedere la sagoma nera Cri!”

“Rallento così vediamo chi è, dai!”

“Eccolo! E’ laggiù zia!!!” urla Margherita da dietro.

La sagoma è immobile. Le passiamo accanto. E’ di spalle e non si muove. Sembra una statua nera. Fissa. Come bloccata. Ma quando le siamo proprio accanto, vediamo chi è. E’ un monaco. Probabilmente arrivato fin lì dal suo monastero. Un monaco con lo sguardo fisso sulle stelle. Neanche si volta un poco quando passiamo noi. E’ fermo. Fisso sul cielo.

Le nostre luci hanno rovinato il buio perfetto, ma non la sua contemplazione perfetta.

 

Quando provate dolore nell’anima guardate le stelle. Quando vi sentite tristi, quando qualcuno vi offende, quando non vi riesce qualcosa o vi sovrasta la tempesta interiore, uscite fuori e rimanete a tu per tu con il cielo” (Pavel Florenskij).

 

 

Quel monaco è in estasi, a tu per tu con il cielo.

“Bimbe, tra un po’ ci fermiamo ed anche noi staremo ferme ferme a guardare le stelle!”

“Nonna, ma è buio!”

“Deve essere così, Giulia!” Continua a leggere “Quando provate dolore nell’anima, uscite fuori e guardate le stelle” (Pavel Florenskij)