A Margherita, a Filippo, a Giulia, a Giorgia: “È per rinascere che siamo nati” (Neruda)

PREMESSA IMPORTANTE: STAMATTINA STAVO DANDO UNA RIPULITA AI TANTI FILE DEL MIO PC QUANDO HO TROVATO QUESTO SCRITTO. LO PUBBLICO CON GIOIA PER TUTTI I CERCATORI DI VITA.

 

C’è il life coach, c’è il mind coach e ci sono un sacco di altri coach!

Oggi vanno molto di moda e, dico la verità, mi incuriosiscono anche.

Ogni tanto, infatti, mi capita di leggere gli ambiziosi obiettivi di questi “coaching” ed un po’ di invidia per gli allenatori del pensiero positivo, mi sfiora.

I coach migliorano (dicono) il tuo modo di pensare, di essere e di fare; ti portano ad aiutare te stesso e gli altri; a riconoscere e gestire le emozioni ed a scoprire, utilizzare ed allenare le tue potenzialità inespresse.

Ma non finisce qui.

Promettono di migliorare la tua autostima e l’autoefficacia personale, ti fanno superare le conflittualità, migliorano il tuo atteggiamento mentale nei confronti degli ostacoli e… e potrei continuare con almeno una ventina di altri obiettivi.

Sto leggendo tutto questo quando mi arriva una foto: un mese fa è nata Giorgia (la mia seconda meravigliosa nipotina) e mio figlio mi ha appena spedito una sua immagine con Giulia (la sorellina di tre anni) che l’abbraccia.

Ogni volta che nasce una creatura nuova di zecca, mi sembra di toccare un po’ del Cielo da cui proviene ed un po’ del futuro verso cui sta andando.

Nascita, voce del verbo ricominciare. Non è forse vero che tutti noi nati siamo dei ricomincianti?

Come la piccola Giorgia anche a noi la vita, fin dalla sua alba, ci ha dato la possibilità di diventare terra fertile ai cambiamenti, purché disponibili a farci penetrare dagli embrioni di novità che si intrufolano in noi attraverso i gesti di tenerezza e gli sguardi sulla bellezza. Continua a leggere A Margherita, a Filippo, a Giulia, a Giorgia: “È per rinascere che siamo nati” (Neruda)

Per risorgere dalle paure…

20160810_084838Esco dall’auto appena parcheggiata e vedo una croce conficcata nel verdissimo prato, con su scritto Via della resurrezione”.

Già mi piace.

 

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Chi di noi non ha mai passato momenti in cui non abbia avuto bisogno di risorgere dalla sofferenza, dalle paure, dall’insicurezza, dalla malattia o dalle lacrime?

Chi di noi non ha mai faticato a sperare ancora, in certi giorni?

Dove ritrovare se stessi, quando la vita ci ha lasciato solo la nostra ombra su cui appoggiarci?

 

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Sono in Toscana, in un sogno chiamato “Fraternità di Romena”.

 

 

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Mi guardo intorno e mi sento circondata da tutta bellezza: i colori, i fiori, la chiesa romanica che sboccia da quasi 900 anni nel verde della campagna toscana, il silenzio rilassante, le panche accoglienti, il campanile che svetta nel cielo azzurro…tutto è ARMONIA.

 

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E poi, quando si entra nella chiesa, continua l’ondata di serenità e tu diventi una delicata anfora che si ri-riempie di profumi antichi di cui hai un’innata nostalgia.

Una musica delicatissima accompagna la tua apertura all’Infinito; i tappeti sparsi dappertutto sono lì per accogliere qualsiasi posizione tu voglia scegliere per pregare; intorno a te ci sono icone e simboli fatti con tutto ciò che proviene dalla natura o dagli arnesi del lavoro dell’uomo; e poi i colori caldi, le tante piccole stanze abbellite per porgerti l’intimità con Chi ti ha creato e ti sta aspettando… tutto è SPIRITUALITA’.

 

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20160810_084710Quando esco dalla chiesa inizio a girare dappertutto e dappertutto ricevo tanti buongiorno fatti con sorrisi vestiti di ospitalità.

E’ la prima volta che vengo qui, nessuno mi conosce ma ho come la sensazione che questo non importi a nessuno.

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Quel che importa invece, è che oggi io sia qui. Continua a leggere Per risorgere dalle paure…

La vera lotta non è con chi ci ha fatto del male, ma è con noi per non diventare come loro

Hmafalda-dubbioo appena finito di scrivere la mia precedente riflessione sul “sopportare pazientemente le persone moleste”, ma non sono del tutto soddisfatta.

Il fatto è che ho tagliato un pezzo che mi sembrava tanto bello. Per un paio d’ore sono stata sballottata tra “Taglialo, altrimenti il pezzo è troppo lungo ed in rete con i ritmi della sua velocità, una persona non arriva a leggere fino in fondo” e “Scrivilo. E’ troppo bello questo finale. Come è piaciuto a te leggerlo, piacerà anche a tanta altra gente”.

E così stamattina ho deciso di scrivere un post che avrebbe dovuto essere il vero finale di quel “Sopportare pazientemente le persone moleste”.

Il fatto è che nelle ultime ore mi hanno attraversato la vita due momenti importanti. Ve li voglio raccontare (magari a qualcuno servirà, proprio come sono serviti a me). 

Schermata-1IL PRIMO MOMENTO. A scuola con le classi quinte, per spiegare meglio “Beati i misericordiosi perché otterranno misericordia” ho usato il meraviglioso intervento di don Luigi Verdi alla trasmissione “Beati voi” di tv 2000 (https://www.youtube.com/watch?v=fSo9Z3ZwsvY ).

E’ la seconda parte che ha colpito i miei studenti. Quel padre che odiava, quei gesti violenti su di un bambino, quel rapporto ritrovato a pochi minuti dalla sua morte, quel “grazie babbo per…” detto al suo capezzale, hanno colpito il cuore dei miei studenti che ascoltavano in un silenzio perfetto.

Bernadette

Ma è il finale del discorso di don Luigi Verdi che mi ha incuriosita ancora di più, con quel riferimento al testamento spirituale di Bernardette.

Così una volta a casa sono andata a cercarmelo perché volevo leggermelo per intero.

Ed è vero.

E’ proprio come dice don Luigi Verdi.

E’ proprio così!

 

Bernardette ringrazia tutte le persone e le situazioni moleste che le hanno attraversato la vita. Situazioni davvero super moleste! Sentite cosa scrive:  Continua a leggere La vera lotta non è con chi ci ha fatto del male, ma è con noi per non diventare come loro