La vera lotta non è con chi ci ha fatto del male, ma è con noi per non diventare come loro

Hmafalda-dubbioo appena finito di scrivere la mia precedente riflessione sul “sopportare pazientemente le persone moleste”, ma non sono del tutto soddisfatta.

Il fatto è che ho tagliato un pezzo che mi sembrava tanto bello. Per un paio d’ore sono stata sballottata tra “Taglialo, altrimenti il pezzo è troppo lungo ed in rete con i ritmi della sua velocità, una persona non arriva a leggere fino in fondo” e “Scrivilo. E’ troppo bello questo finale. Come è piaciuto a te leggerlo, piacerà anche a tanta altra gente”.

E così stamattina ho deciso di scrivere un post che avrebbe dovuto essere il vero finale di quel “Sopportare pazientemente le persone moleste”.

Il fatto è che nelle ultime ore mi hanno attraversato la vita due momenti importanti. Ve li voglio raccontare (magari a qualcuno servirà, proprio come sono serviti a me). 

Schermata-1IL PRIMO MOMENTO. A scuola con le classi quinte, per spiegare meglio “Beati i misericordiosi perché otterranno misericordia” ho usato il meraviglioso intervento di don Luigi Verdi alla trasmissione “Beati voi” di tv 2000 (https://www.youtube.com/watch?v=fSo9Z3ZwsvY ).

E’ la seconda parte che ha colpito i miei studenti. Quel padre che odiava, quei gesti violenti su di un bambino, quel rapporto ritrovato a pochi minuti dalla sua morte, quel “grazie babbo per…” detto al suo capezzale, hanno colpito il cuore dei miei studenti che ascoltavano in un silenzio perfetto.

Bernadette

Ma è il finale del discorso di don Luigi Verdi che mi ha incuriosita ancora di più, con quel riferimento al testamento spirituale di Bernardette.

Così una volta a casa sono andata a cercarmelo perché volevo leggermelo per intero.

Ed è vero.

E’ proprio come dice don Luigi Verdi.

E’ proprio così!

 

Bernardette ringrazia tutte le persone e le situazioni moleste che le hanno attraversato la vita. Situazioni davvero super moleste! Sentite cosa scrive:  Continua a leggere La vera lotta non è con chi ci ha fatto del male, ma è con noi per non diventare come loro

“Sopportare pazientemente le persone moleste”

6b25e6c218960078c5e337b101cfb3b7Senti Cri, ma tu cosa pensi del fatto di dover sopportare pazientemente le persone moleste?”

Oramai saranno passati un paio di mesi da quando, una mattina, accendendo il cellulare, ho letto questo messaggio su WhatsApp.

Un paio di mesi in cui ho tatticamente rimandato una risposta, per me difficile da dare. Il fatto è che io faccio una gran fatica a sopportare i molesti.

Rimango sempre ammirata quando vedo qualcuno che, di fronte a persone irritanti ed antipatiche, reagiscono con la santa pazienza (e qui il termine “santa” ci sta davvero bene). Anzi: più che ammirata, ne rimango affascinata.

HeaderBlogGrandeIl motivo è che percepisco che intorno alla pazienza c’è un grande potere: quello di far germogliare anche le pietre (a condizione di saper aspettare, ovviamente).

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Con il tempo e la pazienza, ogni foglia di gelso diventa seta diceva Confucio.

 

 

Pazientare, attendere, aspettare…azioni misteriose in una società fondata sui sughi pronti, sulle ricette di torte veloci e sulle cene surgelate.

http://www.dreamstime.com/royalty-free-stock-photo-computer-rage-man-loosing-his-temper-fit-smashing-his-his-fists-image54124995“Sopportare pazientemente le persone moleste; sorprendentemente attuale questa sesta opera di misericordia spirituale.

Oggi, infatti, ci si è messa anche la rete a complicare i nostri già difficili tentativi di sopportazione.

Pure in internet bisogna sopportare presenze inopportune, fastidiose, addirittura insopportabili.

Non bastavano i parenti, i vicini di casa, i colleghi di lavoro…

Anni fa una pubblicità ci consigliava un Cynar per combattere il logorio della vita moderna. Oggi ce ne vorrebbe una damigiana al giorno, con il nostro stile di vita.

Eppure due pensieri su quest’argomento, mi frullano in testa.

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Il primo è un dubbio: può succedere che non sia l’altro ad essere un molesto, ma che piuttosto siano gli ospiti inquieti dentro di me a farmelo sentire tale?

 

 

 

 

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Il secondo è un’intuizione: ho la netta sensazione che la pazienza sia molto svalutata perché frequentemente scambiata per rassegnazione o per adattamento al dolore. Continua a leggere “Sopportare pazientemente le persone moleste”