Coincidenze o Provvidenza?

Visto il grande successo della storia tratta dal libro “Piccoli miracoli – Coincidenze straordinarie di vite ordinarie”, messa nel blog “In te mi rifugio” e riportata anche qui, e eccone qui un’altra!

Il bellissimo libro oramai è quasi introvabile, così rimediamo così all’impossibilità di leggerlo.

Pronti? Via!

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Irrigami e fammi fiorire!

IRRIGAMI E FAMMI FIORIRE ????????????????
Oggi piove mio Signore.
Oggi sarà l’occasione giusta per non dire: “Pure la pioggia ci si mette!”
Oggi dirò grazie per quella che, estati fa, avrei visto come un contrattempo.
Oggi sarà l’occasione per la felicità: “Piove e tutta la terra si disseta!”
Oggi anche io mi metterò sotto l’umile e preziosa pioggia.????????

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Storia vera di un quadretto appeso in casa!

Lui è Giorgio (lo chiamerò così), il medico che con l’ozonoterapia mi ha salvata un po’ di anni fa da un’artrosi importante (se qualcuno volesse delucidazioni, volentieri condividerò le informazioni).

Ieri, come tutti i mesi, sono andata da lui per fare la mia terapia. Con il suo permesso condivido, entusiasta per il mistero degli eventi della vita, una sua storia familiare. 

I suoi nonni materni erano una bella coppia con tre bambini piccoli. Vivevano in un paesino collinare: lui falegname e lei maestra del paese. Ad un certo punto, però, arriva una tremenda epidemia di colera.

C’è bisogno che vi descriva il panico? A voi che, come me, state attraversando una pandemia mondiale? Ma anche no!

Ad un certo punto un piccolo alunno di questa appassionata maestra, si ammala di colera. E la maestra che fa? Va a casa sua a fargli lezioni ricche di protezione per il suo futuro. La maestra non voleva che quel bambino rimanesse indietro rispetto ai suoi compagni.

Talvolta l’amore e la passione si alleano così tanto, che non ci permettono più di amare con i conti finanziari a portata di mano: “Rischio – non lo faccio” e “Non rischio – lo faccio”.

Ed è stato così che la maestra si è ammalata di colera, si è aggravata ed è morta.

Il marito resta solo con tre bambini piccoli (di cui la più grande è la mamma del mio medico, una bimbetta di quattro anni e mezzo). La povertà diventa miseria e quell’inverno, per scaldare i suoi bambini, quel falegname dovrà bruciare anche il legno che lui teneva nella sua bottega per lavorare.

Tempi duri. Durissimi.

Un giorno non ne può più. E’ solo. Sta pensando. Non sa più come fare a sfamare i suoi bambini.

Davanti a lui c’è la porta di casa e sopra il ritratto di san Giuseppe. Quante volte gli ha chiesto aiuto! Ma niente. In preda allo sconforto ed alla rabbia, prende un martello che è lì vicino e lo scaglia sul quadro appeso al muro. “Ma dove sei?” Buuum! Il quadro cade.

Ma, proprio in quel momento, qualcuno bussa alla porta. Il falegname apre e si trova davanti ************, l’autorità più ricca del paese. Il signore che possedeva un’immensa villa sulla collina. Il falegname si scusa per il quadro a terra. Non si aspettava questa visita. Ma quel signore arriva subito al punto: “Ho deciso di cambiare tutte le finestre e le porte della mia casa. Me lo farebbe lei questo lavoro?” Continua a leggere Storia vera di un quadretto appeso in casa!

Ricordate il post in cui chiedevo di aiutare una neonata ed una mamma in difficoltà? Ecco cosa è successo…

Il suo viso sorridente brilla di spontaneità quando arriva al cancello di casa mia con uno scatolone straripante di vestitini per bambini.

E poi, dopo il suo viso, ne è arrivato un altro ed un altro ancora…fino a perderne il conto. Sono giovani mamme che si sono date da fare, in poche ore, per condividere i vestitini dei loro piccoli, con un’altra madre che resterà per loro una semplice sconosciuta.

Dopo queste giovani mamme, sono arrivate altre donne, di ogni età e situazione personale, ma con lo stesso unico intento: aiutare una creatura nata in pieno luglio ad avere tutto l’occorrente per sentirsi abbracciata e protetta come merita.

Poi sono giunte tante telefonate da amiche ed amici al dentro dei meccanismi degli aiuti sociali, per farmi capire come non fermarsi al “pesce momentaneo ma giungere a dare una canna da pesca alla famiglia in difficoltà.

Infine tantissime altre persone mi hanno contattata per mandarmi pacchi ed aiuti di ogni tipo per questa nascita arrivata in mezzo a tante difficoltà.

Tutto è iniziato con un post che ho messo nel mio profilo Facebook pochi giorni fa. Un SOS preciso: una mamma con una bimba di un anno ed un’altra piccola di pochi giorni, era in seria difficoltà. Pieno agosto. Piena solitudine. Perché era in difficoltà con due bimbe piccole? Non lo posso spiegare bene e pubblicamente, per ovvi motivi di privacy. Però una cosa la posso dire: a volte la vita può cambiare da un momento all’altro ed il problema che l’anno prima sembrava appartenere ad altri mondi, l’anno dopo accade nel tuo.

Il lavoro, la coppia, la fede, la salute… tutto marcia sui binari del “giorno per giorno”. Continua a leggere Ricordate il post in cui chiedevo di aiutare una neonata ed una mamma in difficoltà? Ecco cosa è successo…

“Per quanto assurda e complessa ci sembri, la vita è perfetta”

“Prof, ho visto quest’immagine ed ho pensato subito a lei… gli adolescenti spesso dicono di non credere in Dio perché succedono cose brutte alle persone brave, ecc…Allora ho pensato che questa foto poteva essere una perfetta spiegazione alla solita domanda che ci facciamo … è un modo semplice e creativo per spiegare a noi adolescenti (testardi e sempre sicuri di aver ragione!) la presenza di Dio nei fatti della vita… nonostante io stessa non credo in Dio… credo comunque in qualcosa di più grande e mistico che non solo ci accomuna e protegge, ma ci dà la forza di andare avanti… qualcosa di incomprensibile, che non deve essere studiato o capito, ma solo intuito…insomma: qualcosa ci sta…”

Carissima Samantha, quest’immagine mi era capitata sotto gli occhi già un paio di volte e, devo dire, è stato amore a prima vista!

Quel ragazzino che si lamenta per la pietra arrivata sulla testa, senza mai ringraziare per le altre non ricevute, mi è sembrato l’emblema dell’immagine nostra.

Viviamo ogni giorno travolti da una piacevole valanga di regali che la vita ci fa e mai una volta che ci sentissimo fortunati.

Per questo l’altra sera quando ho ascoltato la canzone di Fiorella Mannoia Che sia benedetta ci sono subito entrata dentro, amandola. C’è una frase che incanta:

“Per quanto assurda e complessa ci sembri, la vita è perfetta”

Perfetta. WOW!

Questa mattina, in un negozio, ho sentito una persona che, sorridendo, diceva ad un’altra: Buongiornooo!!! Come va?”

Eeehhh… ha risposto il tipo con l’aria leggermente malinconica è ancora presto per dire che va bene… da qui a stasera chissà quante cose possono capitare…prima di dire che va bene, è meglio aspettare”

Ma io dico…!

Sei vivo.

Sei sano.

Sei in un negozio che vende cose piacevoli… e fallo un sorriso alla vita!!!

E ringrazia (Dio, il destino, il karma, la fortuna o chitipare!) per esser vivo!

Alessandro Mannarino finisce la sua canzone Vivere la vita con quella salutare provocazione “Sei vivo, cretino!”.

Lo capisci che anche oggi la vita ti ha protetto da tante “pietre” che avrebbero potuto colpirti?

Fiorella Mannoia ha continuato: Continua a leggere “Per quanto assurda e complessa ci sembri, la vita è perfetta”

Fortuna, destino o Dio; chi ha salvato mio zio?

389561_246740188719356_1412829341_nProf, è proprio vero che la vita non smette mai di sorprenderti! Le voglio raccontare la storia di mio zio.

Ha 56 anni e ne ha passate di tutti i colori, ma la vita gli sorride ancora, proprio come lui sorride ad essa! È un tipo bizzarro, strano, simpatico, ma a volta anche lunatico. Alto secco, quasi pelle ed ossa, con qualche cicatrice ed un tatuaggio sul braccio, ricordo di una delle tante volte in cui il destino gli ha salvato la vita.

Si prof, parlo al plurale perché ha rischiato per ben tre volte di andarsene su in cielo. Anche se non ama parlarne, a volte saltan fuori parole che riguardano le sue esperienze ed io, incuriosita, ho sempre chiesto a mia madre (sua sorella) di parlarmene.

Sembra che zio ritenga me e mio fratello (due anni più piccolo di me) ancora immaturi per poter affrontare determinati discorsi. Un po’ mi secca questa cosa perché lui è lo zio al quale mi sento più legata e con il quale ho anche maggior confidenza! Non ha né moglie, né figli, né una compagna… vive con mia nonna (vedova da 15 anni) e ogni domenica pranziamo, ridiamo e scherziamo insieme.

389561_246740188719356_1412829341_nÈ molto presente, simpatico e anche protettivo; solare e con una gioia immensa di vivere; il minimo dopo le sue esperienze! Chiunque si sentirebbe orgoglioso di vivere dopo essere sopravvissuto ad un forcone conficcato nella trachea mentre lavorava il fieno in campagna! Poterne parlare dopo vent’anni, questa si che è una “gioia”!

E quindi una delle cicatrici che le dicevo, si trova proprio sul collo, poco sotto il pomo d’Adamo. A volte la guardo e ancora non mi capacito di come possa essere sopravvissuto; giuro! Forse non era ancora il suo momento.

Poi succede per la seconda volta, ma anche li se la scampa. Torna da lavoro come suo solito, parcheggia la sua auto affianco il portone di casa, inchiava la macchina, apre il portone e dopo i primi tre scalini, un boato lo fa tornare di corsa fuori. Cioè prof, questione di secondi, millesimi e mio zio sarebbe stato schiacciato come una sottiletta contro un muro. Muro! Proprio come è finita la sua auto a causa di un signore alla guida di un furgoncino rosso che ha avuto un colpo di sonno. Continua a leggere Fortuna, destino o Dio; chi ha salvato mio zio?

«Noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio» (Rm 8, 28); una storia vera.

 La-Biblia-1Questa mattina, un biblista mi ha detto: Vai a leggere il cap.8 della lettera ai Romani. Cosa c’è scritto al versetto 28? Leggi.” Io ho letto a voce alta ma, appena iniziato, questo bravissimo sacerdote che io stimo molto per la sua preparazione e umiltà, mi ha ordinato sorridendo:  “Stop!” Io mi sono fermata immediatamente e l’ho guardato incuriosita.

Che è successo?

E lui mi ha spiegato entusiasta: “Ora la traduciamo meglio questa frase, eh! Che è ancora più bella!”. Mi ha detto di un termine al singolare…di una lingua greca originale…di una traduzione non sempre perfetta…

VEGLIA_DI_PREGHIERA_SULLA_PAROLA_DI_DIO_html_m6048f0dbInsomma, tra un greco e l’altro, ho capito una cosa bellissima. Quel versetto lo dovremmo leggere così: “Egli fa concorrere tutto al bene di coloro che lo amano”.

Egli! Dio!

Non “Tutto concorre al bene…” ma “Dio fa concorrere al bene…”

SOL

Magari qualcuno ora starà leggendo deluso perché si aspettava una novità più eclatante. Eppure a me, questa mattina, mi si è aperto un mondo! E’ come quando succede che, pur vedendo ogni mattina il sole, un giorno ti ci fissi e non credi ai tuoi occhi: siamo illuminati dal sole! Wow!

 

Tornata a casa mi sono messa a fare una ricerca sull’esegesi di questa pericope. Mi sentivo come una che, all’improvviso, voleva sapere tutto sul sole! E poi c’è il finale di quella frase: “di coloro che amano Dio». Non per chiunque, dunque, tutto Dio_ti_amaconcorre al bene, ma per coloro che amano Dio. Egli non ha per ciascuno di noi un amore generico ma un amore personale e speciale e fa concorrere tutte le cose al bene, in coloro che lo amano.

Wow!

«Tutto…».

Tutte le cose.

Con tutto quel che ci capita su questa terra, Dio deve stare ben attento a darci certe certezze. Lo teniamo d’occhio e siamo sempre lì, pronti a vedere se ci si può fidare di quel che dice, oppure no. Continua a leggere «Noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio» (Rm 8, 28); una storia vera.

Dio ha il senso pratico!

adorazione-eucaristica  Quando, il 25 maggio 1887, in una delle case più umili e vecchie in Vico Storto Valle 28, a Pietralcina, nasce un bimbo alla famiglia Forgione, si decide di chiamarlo Francesco per devozione al santo d’Assisi e per riconoscenza ad un vecchio zio che aveva lasciato quella casa alla poverissima famiglia.

 

Ppio29

Il futuro padre Pio ha pochi mesi quando la mamma decide di portarlo da Giuseppe Faiella, un vecchio paesano con fama di sensitivo. Faiella “sa leggere la ventura e predire il futuro” e le dice: Questo bambino sarà onorato in tutto il mondo. Per le sue mani passeranno soldi e soldi, ma non possiederà nulla.” 

Pensavo a quest’aneddoto stamattina, mentre passavo davanti a quell’immenso edificio che è la Casa Sollievo della Sofferenza, frutto dell’alleanza tra Padre Pio e Dio.

 

Un’alleanza tra un frate nato e morto povero ed un Padre Celeste che è diventato Provvidenza per questo figlio che si è affidato a Lui, per fare la sua volontà con fiducia immensa.

P_Pio_3Mentre camminavo, cercavo di immaginare quando lì, su quella montagna, non c’era niente… mentre padre Pio già vedeva tutto.

Fede cieca ma con il cuore con undici decimi di vista spirituale.

 Sono venuta a San Giovanni Rotondo tanti anni fa e solo per una visita velocissima, per cui (complice la fretta e la giovane età) non avevo capito appieno il mistero divino che aleggia in questo luogo. Continua a leggere Dio ha il senso pratico!

Quando Dio ci strizza l’occhio, arrivano segni ed accadono coincidenze!

241_0_whatsappUn po’ di giorni fa, su WhatsApp…

Igor: “Prof, come faccio a capire quando Dio mi manda un segno?”

Io: “Fosse facile! In genere è una capacità che si affina nel tempo. Si tratta di alzare le antenne verso gli eventi quotidiani e straordinari.”

Igor: “Ma potrebbe essere qualsiasi cosa?”

Io: “A Dio non manca certo la fantasia!”

Igor: “Oggi sto preparando le cose per il trasloco e sul mio balcone è arrivato un passerotto blu. Che significa?”

Io: “Beh, un passerotto blu è talmente bello che io lo prenderei come un bel segno beneaugurante!!”

Igor: “Figo…ma potrebbe essere meno generica? :D” 

Fai una lezione sulle coincidenze, sui segni divini e subito, nella testa dei ragazzi, si muove un tornado di domande. Giusto così. Bello così! Continua a leggere Quando Dio ci strizza l’occhio, arrivano segni ed accadono coincidenze!