L’incredibile storia di Hilde e Chris

Questa incredibile storia parte da un gesto anonimo di grande generosità, che è poi continuato con altri gesti, fino a creare un effetto domino pazzesco.

Avete presente quando gettate un sasso in un lago? Le onde accadono. Sia che voi vi fermiate a contarle ed osservarle, sia che voi vi allontaniate.

Ecco: questa è la storia delle onde!

 

Hilde Back è la donna della foto: ha un dolce sorriso, vero?

Oggi è un’anziana signora ebrea svedese, insegnante in pensione.

Una donna normale, gentile che ha vissuto gran parte della vita da sola.

Nel 1940 lei era una ragazzina. Era ebrea. Era in pericolo.

Ma quell’anno uno sconosciuto benefattore dona dei soldi alla sua famiglia per farla fuggire dalla persecuzione del regime nazista.

Con quel regalo insperato i genitori cercano di rifugiarsi in Svezia fuggendo attraverso il Mar Baltico, ma vengono respinti al confine e solo lei riuscirà ad entrare. Continua a leggere L’incredibile storia di Hilde e Chris

Guerrieri della luce contro guerrieri delle tenebre

È il 16 ottobre 1943.
Urla e paure eccheghiano in tutto il ghetto.
1.024 ebrei romani, tra i quali 200 bambini, stanno per essere deportati nei campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau.
Torneranno solo in 17.
La sera prima della razzia una donna, chiamata Celeste, corre e grida per le strade del Ghetto: “Domani arrivano in nazisti!!!”.
Ma che le crede?
Celeste, viene da Trastevere, di là dal fiume, e vicino alla Sinagoga la conoscono per essere mezza fuori di cervello. Chi potrebbe darle retta? Nessuno si accorge che lei ha la Luce della verità con sé. E poi ci si vuole illudere che i 50 chili d’oro pagati due settimane prima ai nazisti abbiano scongiurato il pericolo dei rastrellamenti.
Ma i guerrieri delle tenebre vivono di falsità e bugie.
Mai fidarsi.

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La bellezza della vita è negli istanti e non negli anni

“Buona sera prof… sono davvero onorato di aver ricevuto il suo libro e la ringrazio vivamente per questo immenso regalo.

Come le ho detto a scuola stamattina, la carta è tutta un’altra cosa… è come se fossero parole più “emozionanti”.

Io seguo il suo blog da quando è nato e spesso ho riletto i post anche nei giorni seguenti, perché mi ritornavano in mente frasi, citazioni o esperienze raccontate che potevano essermi utili per quei momenti.

Sembra strano, ma ogni volta è come se ci fosse qualcosa di diverso, un aspetto che non avevo notato. È come se, ogni volta, mi rispondesse a dubbi e domande di quel momento. Ed è bello pensare che sia così, perché ispira a leggerlo, rileggerlo e rileggerlo ancora…

È bello ricordare le emozioni degli spettacoli fatti, delle belle esperienze e delle lezioni a cui ho preso parte…  Più ci ripenso e più sono contento di aver condiviso tante esperienze con lei e di essere stato suo studente…”

Carissimo Luca, sono passati due mesi da questo tuo messaggio e solo ora ho trovato un po’ di tempo per risponderti con la calma che meriti.

Oggi è stata una giornata un po’ speciale per me: ho finito di scrivere il mio curriculm per il liceo in cui insegno. La nuova Dirigente Scolastica l’ha chiesto (io dico, giustamente!) a tutti noi insegnanti, per metterlo nel sito della scuola.

Per scriverlo, ho dovuto fare mille ricerche nel passato, tuffandomi nelle scatole a fiori piene di documenti, nei file del mio pc, nei DVD degli spettacoli e dei viaggi d’istruzione. Man mano che trovavo, io stessa ero meravigliata delle esperienze fatte. Anzi…no…mi spiego meglio.

Non ero meravigliata dei Progetti Scolastici organizzati, ma dei singoli istanti vissuti.

Tutto è cominciato quando ho ritrovato due foto scattate a Barbiana, nel bordo della piscina che don Milani aveva fatto fare per i suoi ragazzi.

E’ il 6 dicembre 2006.
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