Alla ricerca dell’identità sessuale

Cara Cristina, sono riuscita ad ascoltarla in alcune occasioni e sono venuta alla presentazione del suo libro (tra l’altro, bellissimo). Mi ha sempre affascinato il suo modo di parlare e il suo messaggio di conforto arriva dritto a destinazione.

Si starà chiedendo perché ho deciso di scriverle. Non sono affatto brava con le parole. In realtà non sono neanche sicura che, alla fine di questo messaggio, riuscirò a premere il tasto “invio”. Semmai ci riuscirò, sono certa che si alterneranno infinite fasi in cui mi pentirò di averlo fatto ed altre in cui penserò che magari è valsa la pena far fuoriuscire tutto questo (almeno per una volta).

Ecco io ho un piccolo problemino (che poi, per me, tanto piccolo non è).

E’ sempre vissuto nella mia testa. Forse non ho mai avuto il coraggio di parlarne, o forse prima di farlo avrei voluto capirlo io stessa.

Il fatto è che oramai sono 18 anni che non ci capisco niente. Il mio problema è una confusione. Una confusione di orientamento sessuale. E’ un tasto delicatissimo per me. Una miscela di confusione, paura ed insicurezza indescrivibili. Parlo di “confusione” proprio perché più ci penso e più non ci capisco niente.

Mi è capitato diverse volte di avere delle relazioni con dei ragazzi, più o meno durature. La storia più duratura e significativa che ho avuto, l’ho vissuta durante lo scorso anno in Inghilterra. Avevo questa cotta per un ragazzo; sì, mi piaceva. E’ iniziato da un’amicizia forte e duratura, poi entrambi ci siamo resi conto che ci sarebbe piaciuto diventare qualcosa di più e così abbiamo iniziato una relazione. E’ stata una bella esperienza. Mi ha fatto conoscere un lato nuovo di me, legato al mio impegno con un’altra persona. Ma come in qualsiasi altra relazione che io abbia avuto, c’è stato qualcosa che mi ha fatto da ostacolo e che tutt’ora mi blocca; l’attrazione fisica. Non sto parlando di sentirmi pronta o no ad una relazione sessuale, perché capisco che questo sarebbe normalissimo. Per di più, a differenza di molti ragazzi di oggi, la penso un po’ all’“antica” sul sesso; ovvero gli attribuisco un grandissimo significato!

Riguardo la vita sessuale: penso sia normale farsi delle fantasie a questa età, no? Ecco… raramente i protagonisti di queste mie fantasie sono di sesso maschile. Non dico che non sono attratta dai ragazzi, ma c’è qualcosa che dal punto di vista fisico mi crea dei limiti e non mi permettere di andare avanti. E’ come se, immaginandomi a superare un certo livello di intimità, idealmente mi sento più a mio agio con una donna che con un uomo.

Allo stesso tempo non dico che ogni volta (per esempio negli spogliatoi quando mi cambio con delle ragazze) io ne rimanga attratta. Anzi, no.

Ma c’è qualcosa nell’immagine di una donna che io non riesco a trovare nell’uomo… parlo di una dolcezza, una delicatezza e sensibilità tali, che sono in grado di catturare tutta la mia attenzione. Capisco che si tratta solo di una fantasia e che quindi, essendo tale, può essere idealizzata. E poi questi pensieri mi succedono a tratti. A volte sono del tutto assenti, altre volte invece non riesco ad evitarli.

Magari uno dice: “E’ perché non hai trovato il ragazzo giusto”.

Ma perché???

Perché non sono così presa dall’immagine di un uomo, mentre invece ho questa “ossessione” che non mi lascia in pace? E mi fa sentire come se io non sarò mai in grado di aprirmi completamente con un ragazzo?

E’ difficile dover convivere con questa battaglia dentro la mia testa. Soprattutto quando a scuola, con gli amici o in qualsiasi altro posto, ogni minimo e stupido gesto o ogni banale battuta, sono rapportati al sesso.

A volte mi sembra di impazzire!

La risposta che da anni consiglio a me stessa è che, magari, sia il tempo che l’esperienza riusciranno a dare più chiarezza ai miei sentimenti.

Nella mia vita non ho mai avuto il coraggio di parlare di questa cosa con nessuno, sia perché penso che la risposta prima o poi la troverò in me, sia perché non vorrei che questo cambiasse il modo con cui le persone mi vedono.

Ma a volte tenersi tutto dentro fa ancora più male.

Si starà allora chiedendo perché ho deciso di scrivere a lei tutto questo. Sinceramente? Non ne sono sicura, forse ho soltanto bisogno di dirlo per una volta. E poi parlarne con lei mi fa sentire come se, in qualche modo, fossi “al sicuro”, leggendo anche tutto ciò che gli altri ragazzi (e non solo) le scrivono. Ora cercherò di cliccare “invio”. Grazie per avermi ascoltata, Marta.

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Faccio sesso e mi riprendo; gli altri guardano e son contento: sexting!!!

 “Prof, ha saputo?”

passaparola-31E chi non lo sa.

E’ diventato l’argomento del giorno fra i ragazzi/e della nostra zona: un gruppetto di ragazzini adolescenti  hanno fatto esplicite (molto esplicite!) esperienze sessuali tra loro, riprendendo il tutto con i propri cellulari (diciamo: in modo molto particolareggiato).

Sui particolari che mi hanno raccontato spero ci siano leggende metropolitane non vere, perché è troppo triste ciò che viene detto (sarà che le bestemmie mi fanno star proprio male, anche solo a sentirle).

Comunque su facebook, nelle classi, nei bar, per la strada…tutti parlano di questo! 

In una quinta classe ho chiesto: “Ma secondo voi, è un episodio isolato o davvero, fin dalle medie inferiori, è diventato oramai normale fare esperienze sessuali esplicite svendendo se stessi ed utilizzando la volgarità come se fosse un ingrediente della ricetta della nonna?”el-sexting

I miei studenti affermano con decisione che quello che si vede nel video non è un episodio isolato e ne sono convintissimi sia i maschi che le femmine!

A quanto pare, oggi sta emergendo un termine nuovo per indicare una situazione nuova; il sexting!

Se anche voi, come me, siete tra quelli che stanno sentendo questo termine per la prima volta, non vi preoccupate: faremo un corso di aggiornamento! In fondo, tutta la vita si impara e stare con i ragazzi ci costringe ad aggiornarci, no?! Continua a leggere Faccio sesso e mi riprendo; gli altri guardano e son contento: sexting!!!

Il padre di mia figlia ci ha lasciate sole…ed ora?

bambino-disabile-640x320“Buon pomeriggio prof, sono passati ben sette anni e non so se si ricorda di me. Ho pensato molto se scriverle o meno e, se devo essere sincera, ho scritto e cestinato questa lettera ben due volte. Ho bisogno di un consiglio di una persona esterna perché  ci sono troppe persone che si sono già intromesse in questa storia. Otto mesi fa sono diventata mamma di una bambina di nome Elisa. Una gravidanza e un parto bellissimi che rifarei altre mille volte. I problemi sono arrivati dopo un paio di mesi dalla nascita di mia figlia, con il mio compagno (anzi, ora EX). Premetto che era un padre premuroso, affettuoso, giocava, cambiava e addormentava la figlia, per lui Elisa era tutto. Stavamo insieme da due anni e abbiamo deciso insieme di avventurarci in questa favola e di diventare genitori. Poi tre mesi fa ho scoperto dei messaggi molto compromettenti con un’altra donna  Ho chiesto subito spiegazioni e, purtroppo, queste spiegazioni non sono mai arrivate (o meglio, le spiegazioni che sono arrivate, erano soltanto scuse – perché non puoi dire alla tua compagna che non ti piace più fisicamente a pochi mesi dal parto, perché ha preso troppi kg in gravidanza, o che non ti piace più caratterialmente e sessualmente,  che vengo dal monte -lui è di Rimini- e che non so parlare italiano -). Mi scusi prof, ma secondo lei, che spiegazioni sono queste???? Le parole che mi ha detto mi hanno ferita profondamente nel cuore e nell’anima. Da quel giorno in cui ci siamo visti per “chiarire”. sono tornata a casa da mia madre e non ci siamo più parlarti (e ora,se ci parliamo, lo facciamo solo tramite sms e, cmq, per parlare di nostra figlia). Ora io mi chiedo perché ha alzato questo muro nei miei confronti. Io non ho fatto niente, è stato lui a prendere questa decisione! Perchè non si prende cura della figlia??? E’ stato anche quattro settimane senza vederla e ora la vede una volta ogni 15 gg solo per mezz’ora; come fa un padre ad abbandonare un figlio così??? Perchè anche i nonni e le zie non vengono a vedere la nipote?? Ho le porte chiuse anche da parte della sua famiglia; perchè??? Prof, sono cresciuta senza un padre e non vorrei che mia figlia facesse la stessa cosa perché lei un padre ce l’ha, ma non so cosa fare. Io non riesco a provare odio nei confronti del mio ex uno perché è il padre di mia figlia e perché ne sono innamorata. Purtroppo però devo prendere coscienza che ci siamo lasciati e devo guardare avanti soprattutto per il bene di mia figlia. Ma ora le domande che mi tormentano sono: “Sarò capace di essere una buona mamma? Come faccio a crescere una figlia da sola? E quando sarà grande, che cosa le dirò del padre?” Prof, ci sono mille domande che mi tormentano e so anche che solo il tempo mi darà le risposte che sto cercando, ma nel frattempo che cosa farò della mia vita??? Mi sento una nullità nei confronti di Elisa e non mi perdonerò mai di averle dato un padre che non meritava. Spero che lei mi sappia, con le sue parole, darmi forza e farmi ritrovare la luce in questo tunnel senza uscita. La ringrazio tanto. Un abbraccio, Barbara” Continua a leggere Il padre di mia figlia ci ha lasciate sole…ed ora?

Mi faccio prete o faccio sesso?

ViFaroPescatoriDiUomini“Prof, posso porgerle una domanda a bruciapelo?

Come si può conciliare i normali impulsi sessuali con il voler fare voti e legarsi a Dio?

Ho vissuto un periodo in cui credevo che la vocazione fosse per me…poi però di tentazioni ne ho avute tante.

Una in particolare mi ha sempre attanagliato; sarà per il mio carattere (timido, introverso, schivo con il sesso femminile) o per i fattori ambientali…

Questa tentazioni a cedere agli impulsi naturali, nasce da una mia fantasia particolare (fantasia che non ha mai portato a far male a nessuno, se non a me stesso).

Questa “spinta” mi ha così influenzato da farmi cambiare idea sulla mia vocazione. Mi sono detto: “Come posso fare una scelta dove c’è una responsabilità spirituale così elevata, se non resisto a questa fantasia e a questi impulsi???”

A poco a poco la fiamma vocazionale si è spenta… ma non del tutto; diciamo che si è affievolita.

Così ho iniziato a pormi un sacco di domande.

Perché non si possono sposare i preti???

L’impulso, la natura, si possono governare???

Si può governare l’istinto del mare di fare il suo corso???

Dov’è insomma il confine tra la natura umana, l’istinto, la carne e la natura spirituale della vita…

Cosa è lecito, cosa non lo è???

La masturbazione, in genere, com’è vista? E se fosse vista male, perchè???” Continua a leggere Mi faccio prete o faccio sesso?

Sesso: sport estremo per persone delicate

much-in-bacio lautrec_bacio il-bacio-di-Klimt-definitivoVi prego: non leggete questo post se oggi non avete voglia di reggere una persona (me!) che ha deciso di essere sarcastica e severa, soprattutto con le giovani donne.
Ieri, nel post che ho scritto,… volutamente non ho approfondito un punto…ma oggi mi sento ispirata. Se continuerete a leggere lo farete a vostro rischio e pericolo!
Vi arrabbierete, vi offenderete e, probabilmente, quel “mi piace” non lo cliccherete mai!
Credo che sarete anche tentati di cancellarmi dai vostri contatti, irrimediabilmente delusi da ciò che avrete appena letto.

Penso che sia inutile dire che sto scrivendo questo post per il tanto (tantissimo!) affetto che nutro per giovani ragazzi/e con cui passo il tempo tutti i giorni (attenzione: gli adulti queste premesse le fanno quando devono essere feroci!)

MA COME SIAMO ARRIVATI A RENDERE PUBBLICA IL PIÙ POSSIBILE LA SFERA SESSUALE, FACENDOLA DIVENTARE UN BANALE ESERCIZIO GINNICO ATTO A VINCERE LA MEDAGLIA DELL’ESIBIZIONISMO?

Me lo chiedo tante volte!

Me lo chiedo, per esempio, ogni volta che vedo in rete ragazzi/e che postano la foto in cui si baciano (“sembra” appassionatamente) sulla bocca con il partner del momento, facendo però intuire che la foto è stata tagliata per non far vedere il loro braccio teso per scattarsi la foto da soli e poi postarla.
Non sto parlando, quindi, della coppia che si bacia teneramente, sorpresi furtivamente da un fotografo intenerito da tale immagine di amore.
Sto parlando dell’istinto di apparire, baciando! Continua a leggere Sesso: sport estremo per persone delicate

L’eroe maschio fa sesso in pubblico… la donna facile acconsente. Semplice, no?!

rod12 r-SLANEGIRL-large570Mi scrive una mia amica: “Cri, hai letto questa notizia? Ma tu che ne pensi, visto che stai sempre in mezzo ai ragazzi? Io sono arrabbiata nera con questa forma di cyber bullismo!!!” La storia è presto detta: un’adolescente, in un concerto di Eminem, viene fotografata in ginocchio davanti ad un ragazzo. Dalla foto si evince che non stesse propriamente pregando, ma che fosse impegnata in qualcosa di molto più “pratico”. Il protagonista maschile della vicenda ha le mani alzate in segno di vittoria. Ovviamente la foto ha fatto il giro del mondo e il mondo intero ha massacrato la ragazza ed osannato il ragazzo. Risultato: l’adolescente, sconvolta dalla montagna di insulti ricevuti, è stata ricoverata all’ospedale e la polizia ha aperto un’inchiesta (l’ipotesi di reato è diffusione di materiale pornografico a sfondo pedofilo).

1) Quando ho visto la foto, ho pensato: Continua a leggere L’eroe maschio fa sesso in pubblico… la donna facile acconsente. Semplice, no?!