Il padre di mia figlia ci ha lasciate sole…ed ora?

bambino-disabile-640x320“Buon pomeriggio prof, sono passati ben sette anni e non so se si ricorda di me. Ho pensato molto se scriverle o meno e, se devo essere sincera, ho scritto e cestinato questa lettera ben due volte. Ho bisogno di un consiglio di una persona esterna perché  ci sono troppe persone che si sono già intromesse in questa storia. Otto mesi fa sono diventata mamma di una bambina di nome Elisa. Una gravidanza e un parto bellissimi che rifarei altre mille volte. I problemi sono arrivati dopo un paio di mesi dalla nascita di mia figlia, con il mio compagno (anzi, ora EX). Premetto che era un padre premuroso, affettuoso, giocava, cambiava e addormentava la figlia, per lui Elisa era tutto. Stavamo insieme da due anni e abbiamo deciso insieme di avventurarci in questa favola e di diventare genitori. Poi tre mesi fa ho scoperto dei messaggi molto compromettenti con un’altra donna  Ho chiesto subito spiegazioni e, purtroppo, queste spiegazioni non sono mai arrivate (o meglio, le spiegazioni che sono arrivate, erano soltanto scuse – perché non puoi dire alla tua compagna che non ti piace più fisicamente a pochi mesi dal parto, perché ha preso troppi kg in gravidanza, o che non ti piace più caratterialmente e sessualmente,  che vengo dal monte -lui è di Rimini- e che non so parlare italiano -). Mi scusi prof, ma secondo lei, che spiegazioni sono queste???? Le parole che mi ha detto mi hanno ferita profondamente nel cuore e nell’anima. Da quel giorno in cui ci siamo visti per “chiarire”. sono tornata a casa da mia madre e non ci siamo più parlarti (e ora,se ci parliamo, lo facciamo solo tramite sms e, cmq, per parlare di nostra figlia). Ora io mi chiedo perché ha alzato questo muro nei miei confronti. Io non ho fatto niente, è stato lui a prendere questa decisione! Perchè non si prende cura della figlia??? E’ stato anche quattro settimane senza vederla e ora la vede una volta ogni 15 gg solo per mezz’ora; come fa un padre ad abbandonare un figlio così??? Perchè anche i nonni e le zie non vengono a vedere la nipote?? Ho le porte chiuse anche da parte della sua famiglia; perchè??? Prof, sono cresciuta senza un padre e non vorrei che mia figlia facesse la stessa cosa perché lei un padre ce l’ha, ma non so cosa fare. Io non riesco a provare odio nei confronti del mio ex uno perché è il padre di mia figlia e perché ne sono innamorata. Purtroppo però devo prendere coscienza che ci siamo lasciati e devo guardare avanti soprattutto per il bene di mia figlia. Ma ora le domande che mi tormentano sono: “Sarò capace di essere una buona mamma? Come faccio a crescere una figlia da sola? E quando sarà grande, che cosa le dirò del padre?” Prof, ci sono mille domande che mi tormentano e so anche che solo il tempo mi darà le risposte che sto cercando, ma nel frattempo che cosa farò della mia vita??? Mi sento una nullità nei confronti di Elisa e non mi perdonerò mai di averle dato un padre che non meritava. Spero che lei mi sappia, con le sue parole, darmi forza e farmi ritrovare la luce in questo tunnel senza uscita. La ringrazio tanto. Un abbraccio, Barbara”

Carissima Barbara, mi dispiace tantissimo per quel che stai passando!

Mentre leggevo le futili scuse del tuo compagno nel tentare di giustificare il suo allontanamento da te, mi è venuta in mente una scena del film: “Il mandolino del capitano Corelli”; senti bene, Barbara, ciò che si dice in un minuto e mezzo, in quel film.

167789_177020475665031_103616773005402_428849_3328865_n“Quando si accende l’amore è una pazzia temporanea. L’amore scoppia come un terremoto e in seguito si placa e quando si è placato bisogna prendere una decisione, bisogna riuscire a capire se le nostre radici sono così inestricabilmente intrecciate che è inconcepibile il solo pensiero di separarle. Questo è l’amore. L’amore non è turbamento, non è eccitazione, non è il desiderio di accoppiarsi ogni istante della giornata, non è restare svegli alla notte immaginando che lei sia lì a baciare ogni parte del tuo corpo. amore-mani-anziane_thumbnailQuesto è semplicemente essere innamorati e chiunque può facilmente convincersi di esserlo. L’amore è invece, quello che resta del fuoco quando l’innamoramento si è consumato. Non sembra una cosa molto eccitante, vero? Ma lo è.http://www.youtube.com/watch?v=NGiYDsIZOzY

Quante coppie vedo sfaldarsi per questo malinteso: si scambia l’innamoramento per l’amore.

Quando vado ad un matrimonio, oramai, mi viene naturale pensare: “Speriamo bene!”

Non è che sia una pessimista di natura, ma vedo talmente tanto analfabetismo affettivo intorno a me, che non do più per scontato che quella coppia sia talmente “forte” da diventare “due radici inestricabilmente unite da risultare inconcepibile una loro separazione”. L’analfabetismo affettivo dilagante non ci permette di “leggere bene” dentro di noi e così , da innamorati, diciamo: “Non ti lascerò mai!”, “Saremo sempre insieme”, non sapendo che l’innamorato non è in grado di pronunciare avverbi di tempo così totalizzanti. Quella è una conquista dell’amore!

3343L’innamoramento è una forza della natura (e mi spiace per chi non l’ha mai provato); è un tornado che ti investe e ti fa vedere l’altra persona come probabilmente non è; è una cascata rigenerante che invade tutta la tua mente, non facendoti pensare a nient’altro che a lei/lui; si è talmente pieni di questa passione che i ragionamenti vengono meno; è un vento che ti scuote l’anima, facendoti credere che il futuro sarà vivere per sempre in questo turbinio di emozioni.

In un’epoca in cui la dea “facilità ci ha inghiottito il cervello, ci illudiamo quindi, che amare sia semplice, facile ed automaticamente, “per sempre”! Oscar-Amy-Adams_470x305

L’innamoramento ci fa sentire l’unica coppia unita sul pianeta terra e il tappeto rosso della consegna dell’Oscar alla “Migliore storia d’amore dell’umanità” è steso lì, davanti a noi, ed a noi non resta che camminarci sopra per ritirare il primo premio!

Nessuno ci avverte con chiarezza che quando si è innamorati si è come degli equilibristi appesi ad un filo: basta poco per cadere! E cade anche il castello, quando le fondamenta sono state fatte sulla sabbia e non sulla roccia.

Gesù (che era un esperto di animo umano) è stato chiarissimo: «Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, roccia02soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande» (Matteo7)

La roccia è l’amore.

La roccia è prendere la decisione (razionale e passionale insieme!) di VOLERE IL BENE dell’altro/a con un amore pieno.

La roccia è il passaggio da un sentimento passivo (“Non so come né perché, ma mi sono innamorato di te e sono felice”) ad una decisione attiva (“Qualsiasi cosa succederà, io mi impegnerò a renderti felice, perché ti amo e voglio intrecciare le mie radici con le tue, facendo crescere un unico albero”).

L’egoismo viene messo da parte e la ragione sentimentale prende il sopravvento, innescando un movimento infinito di intelligenza, volontà ed emozioni. In questo vortice non c’è una meta da raggiungere o un premio da ritirare alla fine, ma ogni giorno ha il suo premio ed ogni istante ha come meta la forza ricreatrice dell’amore.

Ci si muove impavidi perché la felicità dell’altro viene prima del nostro egoismo e, faticosamente ma piacevolmente, cresciamo e maturiamo.

8279372336924Il vero amore rimane per lo più nascosto al mondo (ecco perché dubito di quelle coppie “trottolino amoroso, dudù dadadà”); non ha bisogno di platee e di “mi piace” messi su Facebook, cresce su di un equilibrio trovato insieme, che è immobile eppure in movimento infinito. E’ un sentimento definito eppure illimitato.   Fortunati coloro che lo hanno capito, lo hanno vissuto e lo vivono tuttora.

Pensavo tutto questo, mentre cercavo di capire le motivazioni delle parole del tuo compagno. Non ti nascondo che mi è passata anche l’idea che quelle futili scuse fossero un tentativo di attutire i propri sensi di colpa.

Carissima Barbara, ma in questa mia pseudo enciclica, c’è una cosa che ritengo importante dirti: tu sarai una bravissima mamma! Le tue debolezze (l’essere cresciuta senza un padre e la sofferenza di abbandonata che provi oggi) diventeranno la tua forza!  

-NELLA~1San Paolo, in un periodo difficilissimo a causa di problemi fisici e psicologici nella sua vita, in una lettera che manda ai Corinzi, scrive: “Quando sono debole, è allora che sono forte” (2Cor 12,10).

La debolezza che diviene occasione di fortezza d’animo non è del tutto estranea all’esperienza umana. Ci sono numerose testimonianze di uomini e donne (anche non credenti) per le quali situazioni disperate e di deriva umana sono diventate momento di grande cambiamento. In altre parole, attraverso la “debolezza” queste persone sono diventate più uomini e più donne.

In questo periodo, proprio per uno spettacolo che sto preparando con i miei alunni per il 30 marzo 2014, intitolato “BASTA! Storie di dolore e di rinascita”, sto leggendo e mi stanno raccontando tante storie basate sull’intervento della Provvidenza Divina.

Perché non penserai mica che Dio sia sordo al pianto dei suoi figli (cristiani, musulmani, sikh, atei o agnostici che siano)!

Non crederai mica che Dio lasci senza aiuto i nostri sforzi di amare?

E non penserai mica di essere stata abbandonata, vero?!

E la tua bambina, pur avendo un padre che in questo momento è in crisi, ha sempre Il Padre che la conosceva prima ancora che lei venisse al mondo.

adesivoQuindi affidati a Dio; pregalo come ti pare (piangi, canta, corri, grida, danza…) ma sappi che non sei da sola in questo momento!   A Dio appartiene il nostro futuro e lui non vuole né angoscia né solitudine per noi.   Circòndati di vere amiche, fatti aiutare da chi potrà guidarti in un cammino introspettivo, piangi con chi sarà capace di accogliere le tue lacrime senza consolarti con il suggerimento della vendetta, comunica il tuo dolore prima che si creino muri insormontabili di depressione, guarda film e leggi storie a lieto fine…

Perché la tua vita è ancora tanto lunga e tante cose avrai ancora da fare!

La tua bambina sarà doppiamente benedetta da Dio, perché dove abbonda il male, lì sovrabbonda la grazia. Te lo dico (credimi!) avendo bene in mente tante storie finite bene. Tu sarai una bravissima madre e la tua bambina ti amerà ancora di più, proprio per questa tua grinta nell’averla amata e protetta per due!

Ho tanti alunni ed alunne che adorano la propria madre, proprio perché, crescendo, si sono resi conto di quanto amore questa madre abbia dato loro!   Riprendi forza e leggi bene ciò abbraccio-di-gesc3b9che dice Dio: “Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato». Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai.”(Isaia 49,14-15)

Tu sei figlia di Dio e Lui non si dimenticherà mai di te! Mai! Riprendi coraggio Barbara!

Un grande abbraccio dalla tua ex prof di religione!

 

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Un commento su “Il padre di mia figlia ci ha lasciate sole…ed ora?”

  1. Alle donne è dato il grande privilegio di essere madri dal momento in cui SI SA che C’E’ la nostra creatura. Per gli uomini la paternità arriva spesso con la maturità. Non farle odiare so padre: falla sentire amata dall’attimo in cui è stata concepita. E Dio le darà il suo abbraccio!

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