“Non posso credere che lei lasci perdere tutto questo! Ciononostante non ho ancora ricevuto sue notizie. Tutto quello che ho visto per lei e che l’attende nei prossimi giorni è questo: Fortuna, Denaro, Serenità…E’ scritto nel suo Cielo!
Se tutte queste visioni su di lei mi sono state inviate, non è per un caso: sono stata scelta per aiutarla, per essere la sua messaggera!
Lei crede che la vita facile sia riservata sempre e solo agli altri? Lei crede di non meritarla?
Legga qui, come le persone fortunate e ricche hanno avuto, un giorno, lo stesso aiuto che io le offro gratuitamente. Entro pochi giorni il suo Periodo di Fortuna Astrale arriverà, quindi c’è urgenza, il futuro della sua vita si decide in questi giorni!
Accetti l’aiuto totalmente gratuito che le offro dal profondo del mio cuore.
La sua amica,
Romalla”
Fino a pochi giorni fa, vivevo amaramente immersa nei mie problemi quotidiani, senza sapere di avere Romalla (il nome l’ho leggermente modificato) come amica e di poter usare i suoi super poteri di veggente per risolvere tutto.
WOW!
Con l’avvento del nuovo anno, questa mitica Romalla mi ha scritto più di una volta via email, annunciandomi di essere stata scelta dal Cielo (sì, avete letto bene la maiuscola della parola “Cielo”) per farmi da guida e messaggera. A leggere ciò che mi scrive, mi chiedo come io abbia potuto vivere senza Romalla, fino ad ora.
In questi giorni. girando per la mia città, mi sono divertita a fotografare i manifesti pubblicitari di maghi ed affini. A leggerli ci sarebbe da invitare tutti a rivolgersi a loro; la vita sarà più bella, i debiti spariranno, l’amore risorgerà, la salute non ci mancherà … e persino i chili di troppo se ne andranno per sempre.
Per analizzare tutto questo potrebbe essere sufficiente solo una facilissima ironia, se non fosse che uno studio parla di circa otto milioni (ventiduemila al giorno) di persone che ogni anno si rivolgono a maghi, astrologi e cartomanti. Il basso livello di istruzione o le debolezze personali possono certamente rispondere a qualche “perché”. Qualche.
Io aggiungo che quando gli uomini smettono di affidarsi a Dio, finiscono per cercare “in ogni dove” un qualche modo per superare paure e insicurezze ancestrali.
Prima ancora di “Telefono blu consumatori”, delle forze dell’ordine e di quant’altro, la Bibbia è stata chiara nel difenderci da truffe e patetiche illusioni:
“Non date retta a chi vi dice di consultare gli spiriti e gli indovini che bisbigliano e mormorano formule. … Voi invece dovete ascoltare quel che il Signore vi insegna! Se non ascoltate la sua parola non c’è speranza per voi. (Isaia 8,19-20)
Il 3 gennaio 2010 Papa Benedetto XVI disse queste “benedette” parole: «I problemi non mancano, nella Chiesa e nel mondo, come pure nella vita quotidiana delle famiglie. Ma, grazie a Dio, la nostra speranza non fa conto su improbabili pronostici e nemmeno sulle previsioni economiche, pur importanti. La nostra speranza è in Dio, non nel senso di una generica religiosità, o di un fatalismo ammantato di fede. Noi confidiamo nel Dio che in Gesù Cristo ha rivelato in modo compiuto e definitivo la sua volontà di stare con l’uomo, di condividere la sua storia, per guidarci tutti al suo Regno di amore e di vita».
Alziamo le antenne della nostra Speranza, quindi, sintonizzandole con quelle di Dio, per non cadere nel tranello della soluzione facile e/o della superstizione patetica.
Indossiamo ogni mattina i forti scarponi della Fede per poter camminare sulle strade della responsabilità personale, evitando il viottolo dell’abbaglio che ci illude di poter modificare il corso della vita senza metterci in gioco.
Benedetto XVI, quel giorno, a questo proposito ha detto una frase fantastica nella sua chiarezza: «Il Regno di Dio viene certamente, anzi, è già presente nella storia e, grazie alla venuta di Cristo, ha già vinto la forza negativa del maligno. Ma ogni uomo e donna è responsabile di accoglierlo nella propria vita, giorno per giorno. Perciò, anche il 2010 sarà più o meno “buono” nella misura in cui ciascuno, secondo le proprie responsabilità, saprà collaborare con la grazia di Dio»
E tutti noi l’abbiamo vicinissima questa “grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini” (Tito 2, 11).
Etty Hillesum (scrittrice olandese di origine ebraica morta tragicamente ad Auschwitz a 29 anni) ha scritto: “La vita è così curiosa e sorprendente e infinitamente piena di sfumature. Ad ogni curva del suo cammino si apre una vista del tutto diversa”.
Non temiamo quindi il futuro, restando prigionieri di angosce ed ansie. Se Etty, nella sua difficilissima condizione, ci ha lasciato in eredità questa riflessione, vuol dire che possiamo aggrapparci alla forza interiore che ci dona il Salmo 121 “Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri, da ora e per sempre”, senza temere abbagli od inganni.
Non mi inginocchierò mai davanti ad un venditore di facili illusioni.
La mia vita è troppo preziosa perché la basi sulle ciance di veggenti che rifilano “amuleti trova-lavoro a duecento euro; un anno di serenità economica garantita attraverso la lettura dei tarocchi a trecento euro al mese; consulenze astrali on-line da cinquanta euro a seduta; sedute magiche dai 1.200 euro in su per combattere il destino avverso”.
La mia felicità e sicurezza risiede nella certezza che “né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore” (Romani 8,39).
Quindi col Padre Celeste parlerò e seguirò il consiglio di un mio fratello nella fede chiamato Paolo di Tarso: “Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti” (Filippesi 4,6).
O Dio o i maghi.
A noi la scelta.
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