“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido”

primo-giorno-di-scuola2Buona sera prof!!! Come va? Non ci sentiamo da taaaanto! 😀

Prima per caso mi sono imbattuta nel link che ha pubblicato sul suo blog, riguardante la ragazza che non si sente una perla (è bello sapere che i ragazzi le scrivono sempre!!! e mi dispiace non assistere più alle sue lezioni >.<)

Quando ho letto frasi del tipo “Ogni cosa, intorno a me, mi ricorda come io sia infelice, senza talenti o potenzialità“, subito, inconsciamente, mi è venuto da pensare a quando ancora ero a scuola. Poi ho letto questo “Eppure, finché continuiamo a fare paragoni con gli altri […]” e mi è venuta voglia di condividere alcuni miei pensieri riguardo alla scuola, con lei.

Purtroppo ho covato un certo “odio” per la scuola italiana, perché, c’è da ammetterlo:  non funziona. La scuola dovrebbe essere come una seconda casa, dovrebbe farti sentire motivato, mai fuori posto, dovrebbe farti capire i tuoi errori e portarti a risolverli e non a buttarti giù. Noi entriamo effettivamente in questo strano mondo dall’età di 6/7 anni, e lì ci passeremo ogni giorno!

Penso che le scuole più difficili (non a livello scolastico) siano le elementari e le superiori, perché sono due periodi della nostra vita dove impariamo/capiamo qualcosa di noi stessi.

E, secondo lei, non è molto influente il modo in cui i professori si rapportano con noi? Il modo in cui stiamo con gli altri?

Non tutti siamo portati per la stessa cosa, giusto? Quindi dovremmo cercare di capire per cosa siamo portati; o sbaglio?

Beh, se non sei portato per lo studio di determinate materie, la scuola ti fa subito sentire fuori posto. Iniziano paragoni con gli altri studenti; ci sono professori che ti dicono che sei stupido; che ti chiedono per quale motivo continui ad andare a scuola se non ti piace studiare…

Allora tu inizi a pensare di non essere capace; ti butti giù e la fiducia in te stesso si abbassa. Piano piano, senza accorgertene, muori dentro, perché sai che quell’ambiente dovrai affrontarlo tutti i santi giorni fino alla maturità.

Poi con un livello di “autostima” pari a zero, riesci a superare la maturità con il minimo. Allora iniziano le domande della gente: “Ma com’è andataaaa???” e tu, in quel momento, vorresti sotterrarti per non esordire con un bel “Eh, ho preso sessanta”.

Per fortuna però che la vita va avanti! Niente scuola, niente ansia pre-interrogazione… aaahh… la mattina si respira un’aria così serena! Ti si attiva il cervello, hai mille idee! Sperimenti, fai, leggi, ti metti alla prova e nessuno sta lì a darti dei voti, sarai solo tu a criticare il tuo lavoro e a migliorare ogni volta!

Da quando mi sono resa conto che quell’inferno è finito, la mia mente ha iniziato a elaborare un senso di pace interiore fantastico. Sono molto più rilassata, sorrido sempre e mai per forza, ho ripreso a disegnare e ogni giorno butto giù un progetto diverso, mi sto migliorando e ho imparato ad auto-criticarmi.

Sono felice che non tutti viviamo la scuola allo stesso modo e che ci siano persone che riescono a sentirsi realizzate con essa.

Prof, io la devo ringraziare infinitamente per quella che è stata con noi in questi anni; è stata non solo una professoressa, ma anche un’amica. Dalle sue lezioni ne abbiamo tratto sempre qualche insegnamento utile e, io personalmente, mi ritrovavo sempre in quello che diceva. Quell’ora in cui lei parlava me la portavo nella mente fino alla lezione successiva. Mi ha sempre aiutato indirettamente a ragionare e riflettere! Senza di lei, questi anni sarebbero stati insostenibili. Grazie mille di tutto Prof! <3

P.s. Le sue risposte alle lettere dei suoi alunni sono sempre fantastiche! Continua a leggere “Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido”

Un furto sull’autobus, nessuno fa nulla e io che faccio la denuncia, ci rimetto: è normale?

Soli“Cri, ti scrivo per uno sfogo. Come si fa ancora a vedere il buono nelle persone? Vedo tutti i generi di notizie di cattiverie e ogni motivo è buono per aggredire e demolire. Nella città dove vivo ora, mi è successo di assistere a un furto in autobus ed essere solo contro tre ragazzi stranieri che già avevano alzato le mani contro qualcuno…dopo l’arrivo della polizia mi è stato solo detto che, anche se ero li e li avevo visti, loro non potevano perquisirli…che non mi conveniva andare in commissariato per la troppa fila e, alla fine, mi è stato negato un passaggio per casa. Incredulo ho discusso con loro, finche non mi hanno scortato per un km a piedi, dopo diverse volte che ho ripetuto che era il loro dovere! Mi hanno detto che dovevo resistere ancora un anno…sigh. E nel pullman nessuno che ha fatto niente. Tutti a fare finta di niente, come se non fosse successo nulla…E ora penso a Fabriano e sento le notizie del pestaggio del ragazzo… Ma nessuno che si ribella, nessuno fa niente? Ma perché? Sono sempre i più buoni a “perdere”? Che tristezze…ma cosa possiamo fare? Sono sicuro che Dio ci aiuterà… nn mi ha mai lasciato solo (tu lo sai)…ma almeno noi dovremmo capire cosa fare… perchè pensare “tanto è così da sempre” non è da uomini. Sono triste.”  Continua a leggere Un furto sull’autobus, nessuno fa nulla e io che faccio la denuncia, ci rimetto: è normale?

Viva Halloween!

biscotti di halloween“Zia, guarda il dolcetto di Halloween che abbiamo fatto a scuola!” Guardo Margherita e penso che ad una bimba di sei anni non posso mica spiegare il furbo impatto commerciale che questa festa, trapiantata in Italia come un ciliegio  interrato in Siberia, ha avuto!

Penso invece al campionato che ho visto crescere in rete, in quest’ultima settimana: Ognissanti vs Halloween!

Non so se Halloween rechi con se tutto il satanismo del mondo (tanto le “zucche vuote”, se vogliono festeggiare satana, lo fanno anche senza l’ausilio di questa giornata).

Però due riflessioni sono fortemente radicate in me. Continua a leggere Viva Halloween!

Quando la vita e la morte bussano alla tua porta, contemporaneamente.

donna_incinta“Oggi, appena tornata da scuola, ero a pranzo seduta a tavola con la mia famiglia e all’improvviso ho sentito passare al telegiornale una notizia che mi ha fatto molto riflettere. Parlava di una coppia dove lei era rimasta incinta .. tutto sembrava andar bene ma, dopo una po’ (o già lo aveva, non ho capito bene) è arrivata la diagnosi di un tumore.

I medici hanno subito chiarito con la futura mamma che, curandosi con le chemio, il bambino non ce l’avrebbe fatta. Lei però ha voluto portare avanti la gravidanza, dando la sua vita per il figlio.  Il padre intervistato,  “sembrava tranquillo”. 

Ora io mi chiedo:  e se lei avesse scelto di fare la chemio, avrebbe fatto una scelta egoistica? Perché, anche se brutto da dire, un figlio si può sempre rifare ma una moglie non la puoi riavere indietro, giusto?

O è tutto sbagliato quel che dico e questo dubbio non si dovrebbe avere mai?

E il marito? Che parte ha in tutto questo? Come si può sentire? Potrebbe arrivare ad odiare il proprio/a figlio/a in caso la moglie morisse per darlo/a alla luce?

Grazie prof per la risposta che mi darà.”  Continua a leggere Quando la vita e la morte bussano alla tua porta, contemporaneamente.

Quando l’orco incontra un angelo: storia di (stra)ordinaria pedofilia

pedofilia_by_shiki84-d35uufr“Da ben otto anni porto un peso bruttissimo dentro di me. Quando ero piccola i miei sono venuti in Italia, lasciandomi con mio fratello maggiore (che era impegnato con lo studio e a guardare gli altri miei fratelli e cugini) … Avevo un cugino dell’età di mi fratello… 26 anni… lui faceva delle cose con me che io non capivo cosa fossero, ma mi diceva di stare zitta e io cosi facevo. Ma con il tempo, la paura di resta da sola con lui cresceva e io cercavo di scordare tutto… quando mi dicevano di rimanere con lui, io mi rifiutavo dicendo che non volevo perché lui non mi dava le caramelle o che non mi faceva giocare…mi inventavo le cose più assurde .

Questa cosa durò due o tre anni, finché mia madre tornò definitivamente e lui se ne andò. Non ho mai avuto il coraggio di dire a nessuno quello che succedeva quando andavamo a dormire ed rimanevo da sola con lui, ma ora come ora troppe cose stanno venendo a galla e io non so cosa fare prof.

Non ce la faccio neanche ad aprirmi con la psicologa da cui mi ha portato il mio ragazzo; mi sento mancare l’aria solo al pensiero di parlarne con qualcuno. Mi blocco.

Mi metto a pensare che dovrei parlarne con i miei ma poi io starei male se loro si dovessero sentire in colpa. Mi preoccupo per mio fratello e a cosa lui proverebbe, se venisse a saperlo, sapendo che lui mi avrebbe dovuta guardare.

Tutto questo mi mette dentro paura; tanta paura! Paura a parlarne, paura di ciò che potrebbe succedere…paura.” Continua a leggere Quando l’orco incontra un angelo: storia di (stra)ordinaria pedofilia

La fortuna non esiste…Dio sì!

Locandina.jpegTutta la mia scuola è stata tappezzata, dai miei studenti, con le locandine di questo incontro. Non è che siano santi od asceti; è che quando mi chiamano a presentare un evento cittadino esterno alla scuola, li coinvolgo facendo l’annuncio pubblico: ”Chi vuole, può darmi una mano e partecipare!!!” Devo dire che da sola non mi ci sono mai ritrovata (anzi!) ed ogni volta, veder lavorare insieme con l’insegnante di religione, musulmani ed atei, cattolici ed agnostici, ortodossi e mo’ ce devo pensà (religione molto in voga in una certa età), è sempre una meravigliosa meraviglia!

Stamattina, mentre stavo uscendo da un incontro con il mio preside (dove ero andata proprio per fargli vedere questo blog, nato in sordina ma diventato “grande” nel giro di poche settimane), mi arriva una telefonata: Proof!!!!! Venga all’aula accoglienza! Stiamo provando “Strada facendo”! Venga a sentirci!!!” 

Già dal piano sopra, si sentivano le loro bellissime voci: Stradaaa facendooo vedraiii che non sei più da solaaa!!!” Continua a leggere La fortuna non esiste…Dio sì!

Tutti pazzi per le nozze…maggicheee!

buon-anniversario-di-matrimonio-di-san-valentino-s-vettore-giorno-speciale---art-vector-gratuito_221-2147486228Non so spiegarmi bene il motivo, ma l’iniziativa cittadina TUTTI PAZZI PER LE NOZZE, fin dall’inizio, mi è sempre sembrata una cosa carinissima!!!

Un po’ per il nome che mi ricordava un film divertentissimo, e un po’ per l’idea in sé che mi sembrava improntata sull’inventiva dei nostri bravi artigiani e sulla voglia di creare, con fantasia, begli incontri tra i “quasi sposi” e le proposte imprenditoriali della città.

Perfino le domande che mi faccio spesso sui matrimoni di oggi (per esempio, come abbiano fatto a passare dai semplici pranzi nei ristoranti all’affitto di ville intere, per le cene…oppure come sia successo che gli sposi abbiano lasciato l’organizzazione del loro matrimonio al “wedding planner” – e qui non aggiungo nient’altro perché mi sembrerebbe veramente di sparare sulla Croce Rossa -… ) sono state surclassate dal sincero entusiasmo verso questa trovata che, pur avendo fini commerciali, vuole aiutare a rendere “maggicooo” il giorno più bello della vita!

astrologaMa certo non immaginavo che, per rendere ancora più magico questo giorno, all’interno della stessa iniziativa (che, ripeto, a me piace) si fossero organizzati nel “Ridotto del Teatro Gentile” e nel bellissimo “Oratorio della Carità”  questi eventi che a me sono giunti sulla mia email: Continua a leggere Tutti pazzi per le nozze…maggicheee!

Romalla, veggente sensitiva

wss7sx“Non posso credere che lei lasci perdere tutto questo! Ciononostante non ho ancora ricevuto sue notizie. Tutto quello che ho visto per lei e che l’attende nei prossimi giorni è questo: Fortuna, Denaro, Serenità…E’ scritto nel suo Cielo! 

Se tutte queste visioni su di lei mi sono state inviate, non è per un caso: sono stata scelta per aiutarla, per essere la sua messaggera, una guida per farla entrare nella sua nuova vita. Una vita bellissima, tutta per lei! 

Lei crede che la vita facile sia riservata sempre e solo agli altri? Lei crede di non meritarla? 

Legga qui, come le persone fortunate e ricche hanno avuto, un giorno, lo stesso aiuto che io le offro gratuitamente. Entro pochi giorni Continua a leggere Romalla, veggente sensitiva

Aborto: il dolore delle donne

556600_4496542462539_1281345891_nQuando, entrando in classe, incrociai il suo sguardo per la prima volta, rimasi senza parole. Non avevo mai visto degli occhi azzurri, trasparenti e affascinanti come i suoi.

La bellezza quasi etera del suo viso, i suoi capelli biondi e il suo sorriso dolce e ribelle insieme, non lasciavano trasparire quasi mai la rabbia e la sofferenza che si portava dentro.

Ma niente mi avrebbe preparato ad aiutarla nel suo evento più doloroso.

Era primavera e la vita, oltre a sbocciare nei campi, aveva iniziato a sbocciare anche dentro di lei. Un giorno mi confidò questa sua situazione, insieme alla marea di problemi familiari (sia suoi che del suo ragazzo) che pesavano sulle sue giovanissime spalle. Continua a leggere Aborto: il dolore delle donne

Io so che tra due giorni scriverai una canzone per me!

bono_wideweb__470x308,0Era il 1995 e Pavarotti stava organizzando il suo Pavarotti and Friends a Modena.

Il cantante lirico voleva assolutamente tra i suoi ospiti  Bono (il famoso cantante irlandese degli U2).

Inizierà a tempestare di telefonate la sua segretaria per parlare con l’artista, ma ogni volta era un fiasco.

Bono in persona racconterà divertito: La prima volta che ho parlato con il maestro è stato al telefono, Mi stava tormentando da giorni. Ogni volta che chiamava diceva alla mia segretaria “Salve, sono Luciano Pavarotti, potrebbe dire all’onnipotente di richiamarmi! Per favooree!!!!”

La segretaria rideva … dopo un po’ Pavarotti richiamava.

Fu incredibilmente tenace e quando finalmente riuscì a parlare con Bono, gli disse semplicemente: Continua a leggere Io so che tra due giorni scriverai una canzone per me!