U’immagine che verrà stampata sui libri di storia

Lui è da solo. Isolato. 
Noi siamo da soli Isolati. 

Eppure ho il sospetto che questa benedizione del Papa seminata sul mondo intero, ci vedrà tanto vicini.
Vicinissimi.
La nostalgia dei giorni passati, la voglia di gioie future, il coraggio dei tempi presenti, ci vedranno gli uni accanto agli altri.
Tutti insieme saremo sotto lo stesso tetto di Dio.

Quelli che non credono in Lui e che, pure, in questi giorni, amano senza freni. 
Quelli che Lo chiamano con un altro nome, ma che accettano quel segno della croce del Papa intuendone la profonda fratellanza. 
Quelli che, impegnati in politica, hanno bisogno di coraggio per redigere proposte sociali più attente agli uomini che non al denaro. 
Quelli che, negli ospedali, sentono il bisogno di guardare sia in Cielo che in terra. 
Quelli che, pur bambini, stanno già intuendo che non siamo soli. 
Quelli che, pur anziani, sono pronti ad aprire le porte della loro fragilità alla serenità che proviene dall’Alto. 
Quelli che, ogni mattina, vorrebbero restare a casa ma non possono. 
Quelli che, ogni mattina, vorrebbero uscire di casa ma non possono. 

Che la benedizione arrivi alle stelle marine, agli amori appena nati, ai malati che stanno lottando, all’erba che sta crescendo, al sole che ci illumina, alla luna che non ci lascia soli, ai coltivatori di umiltà, ai venditori di poesie, ai musicisti che suonano gratuitamente, ai gatti che chiedono carezze, alle mani dei sacerdoti che benedicono, alle mani degli operai che ci aiutano, ai credenti in Dio che su di Lui hanno scommesso tutto ed a coloro che si inginocchieranno sul proprio pavimento. 

La benedizione papale “Urbi et Orbi”, ovvero “alla città [di Roma] e al mondo” avrà il permesso di entrare in ogni fessura umana, senza bisogno di autocertificazione.
Solo Papa Francesco la può regalare.
Chi è cattolico sa che questa benedizione brillerà gratuitamente, così come l’indulgenza plenaria che circolerà.
Solo in tre occasioni il Papa impartisce questa benedizione: quando viene eletto Successore di Pietro, a Natale e a Pasqua. Per questo, si può dire che nella storia non aveva mai avuto luogo una benedizione “Urbi et Orbi” di un Papa, in una Piazza San Pietro vuota.

Solo Dio sarà in grado di sapere quanti cuori arriveranno oggi pomeriggio in Piazza San Pietro e quanta fede circolerà nel cosmo. 
Ed è bello che sia così.
Lui ci accarezzerà in piena intimità. 
E noi ci faremo accarezzare nell’intimità della nostra casa. 

Ecco il testo in latino della formula della benedizione “Urbi et Orbi” che il Papa pronuncerà questo venerdì alle 18.00 ora di Roma:
– Sancti Apostoli Petrus et Paulus, de quorum potestate et auctoritate confidimus, ipsi intercedant pro nobis ad Dominum.
– Amen.
– Precibus et meritis beatæ Mariæ semper Virginis, beati Michælis Archangeli, beati Ioannis Baptistæ et sanctorum Apostolorum Petri et Pauli et omnium Sanctorum misereatur vestri omnipotens Deus et dimissis peccatis vestris omnibus, perducat vos Iesus Christus ad vitam æternam.
– Amen.
– Indulgentiam, absolutionem et remissionem omnium peccatorum vestrorum, spatium veræ et fructuosæ penitentiæ, cor semper penitens et emendationem vitæ, gratiam et consolationem Sancti Spiritus et finalem perseverantiam in bonis operibus, tribuat vobis omnipotens et misericors Dominus.
– Amen.
– Et benedictio Dei omnipotentis (Patris et Filli et Spiritus Sancti) descendat super vos et maneat semper.
– Amen.

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