Che il suo ricordo sia una benedizione!

Janusz Korczak– nome d’arte di Henryk Goldszmit- e’ ricordato per non aver mai abbandonato i 200 orfani che erano sotto le sue cure nel Ghetto di Varsavia.
Li ha protetti fino alla fine, a costo della propria vita. La mattina del 5 agosto 1942 fu deportato nel campo di sterminio di Treblinka assieme a tutti i bambini ospiti dell’orfanotrofio. Riconosciuto dagli ufficiali nemici venne trattenuto perche’ una tale personalita’ non avrebbe dovuto seguire il destino di altri, ma egli si rifiuto’ di abbandonare i suoi bambini.

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Il supereroe che è in noi (seconda parte)

Subito dopo aver pubblicato la prima parte di questo post dedicato ai supereroi, è stato scritto questo commento interessante nel blog.

“Ciao a tutti, sono una Super Eroe, diciamo Wonder Woman.

Ho iniziato presto, non ricordo quando, perchè nessuno intorno a me sembrava in grado di provvedere a se stesso ed a quelli che gli erano affidati. Mi sono detta “qui crolla tutto, che faccio? Rimbocchiamoci le mani, salviamo il salvabile”

Sono passati 40 anni e faccio ancora la Super Eroe, è il mio lavoro e, a quanto pare, mi riesce anche bene visto che tutti mi cercano!! Mi ammirano, mi guardano dal basso verso l’alto “come fai ad essere così”, “come vorrei essere come te!” …

Volete fare un regalo al Super Eroe della porta accanto? Regalategli carezze, regalategli un mazzo di rose, accarezzategli la testa, alleggeritegli il peso, anche se solo per una sera soltanto!”

Il supereroe è una formidabile risorsa, ma non va sfruttato. Anche lui/lei ha un cuore e bisogno di carezze. 

6. Super Man: voglia di giustizia!

Clark Kent ha un nome terreste da non sottovalutare: Kal-El.

I suoi due creatori, Shuster e Siegel, entrambi ebrei, gli diedero questo nome che, in lingua ebraica, significa Voce o Vascello di Dio.

El in ebraico, infatti, significa Dio.

Clark Kent è un neonato salvato dai suoi genitori che, a causa dell’imminente e drammatica esplosione del pianeta, lo rinchiudono in una navicella spaziale monoposto per proiettarlo verso la salvezza. Come un novello Mosè abbandonato tra i flutti del Nilo, sulla terra darà inizio a qualcosa di nuovo.

L’ultimo figlio di Krypton diventerà un giornalista preciso e attento ma, sotto il completo, nasconderà il famosissimo mantello per volare (con tutti i suoi poteri annessi).

Nel numero 775 di Action Comics Superman dice:

I sogni ci salvano. I sogni ci elevano e ci trasformano. E sulla mia anima, giuro, che finché il mio sogno di un mondo dove dignità, onore e giustizia diventino la realtà che noi condividiamo, non smetterò mai di combattere. Mai.”

Quanti Superman ci sono nel mondo, nascosti dietro i loro completini apparentemente normali?

Chi mai potrà farne un elenco completo?

Quante creature umane stanno fiorendo anche in inverno?

Tante!

Solo che, per assurdo, facciamo una grande fatica ad accorgerci dei “superman” che ci sfiorano.

Ed anche io, all’inizio, ho fatto fatica ad accorgermi dei superpoteri di un ragazzo italiano.

Mi sembrava così spropositatamente grande ciò che stava facendo, rispetto ai suoi 27 anni, che facevo fatica ad accettare l’idea che un ragazzo così giovane potesse davvero rivoltare il doloroso mondo dei bambini sull’isola di Samos. Continua a leggere Il supereroe che è in noi (seconda parte)