Prof, mia madre mi ha riabbracciata!!!

madre-e-figlia1“Salve prof, credo che sia arrivata l’ora che io le scriva. Innanzitutto, come lei avrà saputo (credo) sono ritornata da Modena.

E’ stato veramente un gran coraggio tornare, soprattutto per via di mia madre. Ma certe cose, anche si ti fanno male dentro con un dolore che non riesci ad attutire, contemporaneamente ti fanno stringere i denti e andare avanti.

Ho avuto paura. Mi chiedevo: “E se, tornando, trovassi la porta chiusa? Se lei non mi vorrà più vedere? O parlare?”

Ma è mia madre e, tornando,  ho visto la parte migliore di lei da quando sono nata. Tornando,  è tutto cambiato!

Ora mi dimostra il suo amore, mi aiuta mi ASCOLTA quando ne ho bisogno ed è molto meglio di una migliore amica o di un ragazzo. Nonostante tutto quello che le ho fatto, lei ha messo da parte tutto e mi ha abbracciata!

Un atteggiamento che non mi aspettavo, mi creda. Lei, sempre manesca, sempre arrabbiata su qualsiasi cosa, per la prima volta invece che toccarmi per darmi uno schiaffo, mi tocca per una carezza, per un bacio o per un abbraccio.

A Modena, le cose con mio padre non sono andate bene. Mi sbagliavo su di lui. Lo vedevo una volta l’anno ed ero la figlia più felice al mondo, ma non conoscevo il suo lato brutto, quello che ha convinto mia madre a prendermi a sei mesi e andarsene da casa, lontana da lui. Mio padre mi aveva promesso oro e argento e io ci sono cascata. Me ne sono andata via da mia madre con mille aspettative e me ne sono tornata piangendo, con la coda fra le gambe ma NON ME NE PENTO.

Vorrei solo continuare a sentirlo o a vederlo, ma non so che fine abbia fatto. “E’ fatto così, facci l’abitudine” mi dice mamma… ma è un dolore incolmabile.  

Come vanno le cose prof? Vedo che si sta impegnando molto per lo spettacolo del 30 marzo con Chiara Amirante che non vedo l’ora di vedere!🙂

Scusi per il piccolo sfogo, per essermi arresa, ma sbagliando s’impara. Ho perso tanto ma in cambio sto ricevendo tanto amore dalla persona che mi ha cresciuto da sola, dalla persona che mi accoglie a braccia aperte ogni volta che esco con gli amici e torno a casa, perché ha paura che me ne vada di nuovo. Ma non avrei il coraggio. Le cose belle sono rare, e l’amore di una mamma è la cosa più bella di questo mondo!

Un bacio e in bocca al lupo per lo spettacolo!”

Carissima Chiara,

KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERAse c’è qualcosa di complicato su questa terra è proprio il rapporto tra madre e figlia ed è meraviglioso leggere del vostro re-incontro!

Ogni allontanamento è benvenuto se poi produce un riavvicinamento ancora più profondo. 

Sulla figura della madre ci sono un sacco di luoghi comuni: la realtà è che è difficile esserlo ed ogni giorno bisogna ricominciare daccapo: proprio come ha fatto la tua mamma con te. 

Mettere al mondo una figlia è una scommessa fin dall’inizio. Si partorisce e fin dal primo istante si può cadere in depressione (Brooke Shields ha parto_0partorito a 38 anni la piccola Rowan e, dal momento in cui gliel’hanno messa in braccio, non ha più smesso di piangere, a causa di una tremenda depressione da cui si è ripresa solo molti mesi dopo) o si può essere più pimpanti di prima (Valentina Vezzali,  dopo appena diciotto giorni dalla nascita del figlio, ha ripreso gli incontri di scherma e le sono bastati tre mesi di allenamento per vincere i campionati del mondo). desaparecidosSi può lottare per anni per le proprie figlie scomparse (come le madri di Plaza de Mayo, capaci di un amore assoluto per le proprie creature “rubate” dalla dittatura argentina) o si può diventare madre attraverso i figli degli altri (come Mercè Anglada, ostetrica di 44 anni, che per aver dedicato l’intera vita a far nascere i figli degli altri non si è mai sposata e non ne ha mai avuti di propri). 

 

Ma se essere madri non è facile, neanche essere figlie è una passeggiata.

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C’è chi non può fare a meno dei consigli materni e chi continua, anche in età adulta, a considerare la propria madre come un ostacolo alla propria crescita.

E’ un rapporto estremamente complesso ed importante che si fonda spesso sull’idea comune che la mamma sia sempre amorevole e presente mentre invece, spesso, ha altre dinamiche fondate sulla rivalità, la conflittualità ed un’eterna altalena di amore e odio.

Ma questo non ci deve mettere paura o farci sentire cattive:

sarebbe troppo semplicistico.

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Cara Chiara, il fatto è che tra la madre e la figlia spesso si crea una controversa dinamica di specchio. Picasso_Due_donneLa madre proietta sulla figlia speranze (vorrebbe non vederla soffrire come ha sofferto lei, arrivando a minacciarla se la vede inoltrarsi nei suoi stessi sentieri sbagliati) e frustrazioni (vorrebbe che avesse le soddisfazioni che lei non è riuscita a raggiungere, qualche volta spingendola a fare delle cose a cui la figlia manco pensa), mentre la figlia cerca la propria identità femminile attraverso la differenziazione dalla madre che (soprattutto durante l’adolescenza) avviene o secondo idealizzazione (come la mia mamma nessuno mai!) o, all’opposto, di aperta contestazione (ho la madre peggiore del mondo e qualsiasi cosa fa mi da fastidio perché sbagliata!).

Capisci quindi, che il rapporto tra madre e figlia è davvero una conquista (e chi,Brave-2 meglio di te, lo ha compreso!) e la vittoria non è per niente scontata.

Sai qual è la cosa più importante per raggiungere tale vittoria? Riuscire a vivere in un confronto sincero tale dinamica di amore e odio.

Sembra facile, detto così, vero?

Ed invece non lo è. geg_0144

Creare un sano rapporto tra donne adulte è un cammino spesso irto di ostacoli, ma gli ostacoli sono fatti per essere superati e tu e la tua mamma ci state riuscendo alla grande!!! 

Molti studiosi della psiche umana affermano che per una ragazza, affrontare un momento di grande conflittualità con la madre è un passo in molti casi necessario per abbandonare le vesti di bambina e indossare quelle di giovane donna.

Cara Chiara, ho come l’impressione che tu abbia fatto un passo gigantesco verso il tuo cammino di giovane donna!

giovane donna

 

Hai una bravissima mamma e la sorpresa del suo abbraccio la ricorderai per sempre!

abbraccio

Lei ha cercato di proteggerti dalle delusioni della vita, è una legge su questa terra: esperienza propria. I nostri nonni dicevano: “Finché non ci sbatti il muso, non capisci!”

Bastasse tramandare gli insegnamenti compresi con la propria esperienza, per evitare ai figli gli errori, a quest’ora saremmo perfetti!:)      

Ma visto che stiamo parlando di mamme, oggi invece, sempre più spesso, mi capita di vedere altri rischi (che tu non hai!).   Vedo mamme che inseguono la giovinezza adnarcisiste ogni costo, entrando inevitabilmente, e spesso inconsapevolmente, in competizione con la figlia. La sindrome dell’eterna giovinezza colpisce soprattutto le madri narcisistiche, spesso incapaci di provare amore incondizionato ed empatia. Ho incontrato mamme depresse,  invadenti e sempre presenti, mamme sacrificali tutte  tipologie genitoriali che rischiano di crescere adulti insicuri, ansiosi, alla ricerca continua di una propria identità. E questo spiega perché, tante volte, sento dire la famosa frase: non voglio essere come mia madre.  

In nessuna di queste tipologie, tuttavia, c’è cattiveria, ma solo la prova della nostra fragilità che ci rende incapaci di amare per bene.

Per questo la forza di una madre ed una figlia sta proprio nell’abbracciarsi dicendosi la verità sul proprio stato d’animo.  

Sii felice Chiara di aver ritrovato un rapporto bello e vero con la tua mamma!  

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Mi dispiace per il tuo papà: non sa che cosa si sta perdendo non standoti vicino come  dovrebbe. Può darsi che un giorno ti verrà chiesto di perdonarlo, per non averti fatta sentire amata come una figlia dovrebbe. Forse un giorno dovrai fare la scelta aprire le porte al perdono rigenerante che guarisce anche (e soprattutto) le ferite antiche.  

Per ora, carissima Chiara, sono felice per te! 

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Dio ha fatto in modo che ogni cucciolo d’uomo, nascendo, potesse avere un padre e un madre pronti a proteggerlo.

 

Ma l’umanità non sempre è capace di fare ciò a cui Dio l’ha chiamata…ma Lui non si tira mai indietro!

Tu un Padre ce l’hai!

Gesù è stato molto chiaro in questo:

“Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe?  Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!” (Matteo 7,9-11)  

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E tu chiediGli di proteggerti!

Di essere tuo Padre!

Anzi: Dio è padre e madre insieme!  

Giovanni Paolo Ihai conosciuto ma, seppur per soli 30 giorni, è stato un grande Papa, pieno di tenerezza per le creature di Dio) Angelus, disse una cosa che il giorno dopo finì su tutte le prime pagine dei giornali. Per i cristiani non era una novità…per chi non conosce il cristianesimo sì.  Quel giorno lui disse:

adesivo«Il popolo ebraico ha passato un tempo momenti difficili e si è rivolto al Signore lamentandosi dicendo: « Ci hai abbandonati, ci hai dimenticati! ».

« No! – ha risposto Dio per mezzo del profeta Isaia – può forse una mamma dimenticare il proprio bambino? Ma anche se succedesse, mai Dio dimenticherà il suo popolo (cfr. Is 49,15).

Anche noi che siamo qui, abbiamo gli stessi sentimenti; noi siamo oggetti da parte di Dio di un amore intramontabile. Sappiamo: ha sempre gli occhi aperti su di noi, anche quando sembra ci sia notte. È papà; più ancora è madre. ”  

Che Dio è padre tutti lo sanno, che sia Padre e Madre insieme pochi l’hanno capito.  

bimbo_fioreCome una madre consola un figlio, così io vi consolerò “   ( Isaia 66,13)

« Io sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l’anima mia. »   (Salmo 131,2)

« Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai. »   (Isaia 49,15)  

 

Carissima Chiara, vai avanti tranquilla e serena: non sei mai da sola!  

Ti aspetto al nostro spettacolo di domenica 30 marzo al Teatro Gentile, con Chiara Amirante. Quando Chiara Amirante racconterà le storie vissute in Nuovi Orizzonti, io penserò a te in qualche palco del Teatro e sarà il mio modo di dirti:“Hai visto che non siamo da soli ad affrontare la vita?  

Un bacio e ti aspetto in Teatro!  

P.S. Quella domenica faremo due spettacoli: scegli te se venire a quello delle ore 17.00 o a quello delle ore 21.00. Prenotati prima e vieni con la tua mamma, se possibile! Se vuoi venire a quello delle ore 17.00 puoi prenotarti da Giulia Sassaroli (331 2371208) Se invece vuoi venire a quello delle ore 21.00 puoi chiamare Maikol Morosini (3345931613)  

 

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