Pomeriggio con quei doni della vita chiamati “nipoti”
Dopo cena servizio-navetta per riportarli a casa.
Poi ritorno a casa.
Da sola.
Da tanta musica cantata insieme in auto… il silenzio.
Esco dall’auto.
Alzo gli occhi.
Vedo questo.
Una bellezza infinita.
Un senso di amore solenne.
Un mistero che appare a tutti noi.
Sono stelle che raccontano la nostra sostanza.
È un brillare che ci spinge a scegliere:
“O ti fissi sul buio, o ti concentri sulle luci. Che cosa vuoi fare nella tua breve vita?”
Siamo esseri di Luce.
Un giorno, capiremo.
Per ora, non fermiamo mai le nostre domande.
Viva la vita!
M.C.