L’autostrada per il Cielo, c’è!

santamar1“Ma sì, facciamo un deviazione ed andiamoci!”

Ed ecco la scritta: “Benvenuti a Lanciano, la città del miracolo eucaristico”.

Entro nella chiesa e lo vedo, lì, davanti a me.

Scruto, guardo, mi concentro, faccio delle foto, Vado a leggere i risultati delle analisi scientifiche e poi torno su per guardarlo di nuovo.

Questo miracolo sembra davvero impossibile ed affascinante insieme.

E’ un’immersione nel mistero assoluto della semplicità di Dio.20140804_165317

Ha scelto il pane e il vino per rendersi presente, toccabile, guardabile, mangiabile.

Ed il pane ed il vino che io sto guardando sono di circa 1200 anni fa.

1951Un signore gentile che è nella chiesa mi invita a salire le scale e ad andare a vederlo da vicino. Mi dice una frase che mi rimane impressa: “Venga a vedere quello che fa Gesù per convincerci che Lui è proprio lì. Per aiutarci a fidarci di Lui”. Poi, dondolando sconsolato la testa, aggiunge: “Ma tanto ci saranno sempre quelli che diranno che è tutto un falso. Ogni volta che c’è di mezzo Gesù Cristo, il mondo si divide.”

miracolo

E’ circa il 750 d.C. ed è appena stata arrestata l’avanzata degli arabi in Europa.

lanciano12I Longobardi occupano Ravenna.

Da vent’anni è cominciato il regno temporale della Chiesa.

Sempre in quegli anni scoppia la furia iconoclasta dell’imperatore Leone III Isaurico che spinge molti monaci greci a rifugiarsi in Italia. Tra questi i padri Basiliani che vengono ospitati nella chiesa e piccolo convento di San Longino, a Lanciano.

E’ qui che succederà il miracolo che oggi è protetto da vetri antiproiettili.

pasqua_pane-caliceIl protagonista è un monaco basiliano che, benché molto colto e preparato, è tormentato da una profonda crisi di fede riguardo alla presenza reale del corpo e sangue di Cristo, nel pane e vino consacrati.

Egli soffriva e pregava molto perché Dio gli togliesse questo dubbio che lo dilaniava.

Un giorno, durante la messa, subito dopo la consacrazione, vede l’ostia trasformarsi in carne e il vino trasformarsi in cinque grumi di sangue.

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Atterrito e confuso, quasi in estasi, invita i fedeli presenti a constatare di persona il miracolo. Poi ne informa subito il vescovo.

Quel pezzo di carme e quei grumi di sangue si possono vedere ancora oggi in un reliquario e sono un affascinante rompicapo per la scienza.

Il pezzo di carne mostra quell’apertura al centro perché i monaci che la custodivano la inchiodarono con 14 chiodini, in quanto essa tendeva a restringersi. Segno evidente (diranno i periti di oggi) di rigor mortis. 

Sui risultati delle rigorosissimeULTIMA CENA analisi scientifiche, ripetute nel tempo e con strumenti sempre più sofisticati, c’è da rimanere a bocca aperta (e in rete potrete trovare tantissimi studi approfonditi).

A quanto pare il pezzo di carne umana (che prima era un’ostia tra le mani di un monaco incredulo) è un pezzo di cuore ed il sangue raggrumato (anch’esso di natura umana) appartiene all’emogruppo AB (lo stesso gruppo sanguigno dell’uomo della Sindone).

 

Mentre leggevo la mole di documentazione storica e scientifica sull’evento, mi è venuto in mente un ragazzo che parlava dell’Eucarestia come dell’autostrada per andare in Paradiso.

Carlo Acutis (2)Era un adolescente del nostro tempo, simile a molti altri. Impegnato nella scuola, tra gli amici, dotatissimo per tutto ciò che è legato al mondo dell’informatica (tanto che sia i suoi amici che gli adulti laureati in ingegneria informatica lo consideravano un genio). Allo stesso tempo era un grande amico di Gesù, partecipava ogni giorno all’Eucaristia, si affidava ciecamente alla Vergine Maria e si chiamava Carlo Acutis.

slide_5Il giovane Carlo Acutis (morto nel 2006, a soli 15 anni, a causa di una leucemia fulminante) ha lasciato in tutti il ricordo del suo amore per Gesù e l’entusiasmo verso l’Eucarestia. Carlo aveva capito benissimo che Gesù c’è, è presente, è lì, è vivo nell’eucarestia. Faceva spessissimo l’adorazione eucaristica ed andava a messa tutti i giorni proprio perché aveva intuito che lì c’era il segreto della forza della vita.

Carlo, bello, sportivo, intelligente, aveva nove strategie efficacissime per raggiungere velocemente il traguardo della santità.

Guardate cosa scrive al n.5:
1) Bisogna volerlo con tutto il cuore e se non lo desideri ancora devi chiederlo
con insistenza al Signore

2) Cerca di andare tutti i giorni alla Santa Messa e di fare la Santa Comunione
3) Ricordati di recitare ogni giorno il Santo Rosario

4) Leggiti ogni giorno un brano della Sacra Scrittura
5) Se riesci fai qualche momento di Adorazione Eucaristica davanti al Tabernacolo dove è presente realmente Gesù così vedrai come aumenterà prodigiosamente il tuo livello di santità
7) Se riesci confessati tutte le settimane anche i peccati veniali
8) Fai spesso propositi e fioretti al Signore e alla Madonna per aiutare gli altri
9) Chiedi continuamente aiuto al tuo Angelo Custode che deve diventare il tuo
migliore amico

CsEs_Image_Topbar_18La Stein ha raccontato che un primo episodio che la portò verso la conversione accadde nel 1917 quando lei, ventiseienne, vide una popolana, con la cesta della spesa, entrare nel Duomo di Francoforte e fermarsi per una preghiera:

Ciò fu per me qualcosa di completamente nuovo. Nelle sinagoghe e nelle chiese protestanti, che ho frequentato, i credenti si recano alle funzioni. Qui però entrò una persona nella chiesa deserta, come se si recasse ad un intimo colloquio. Non ho mai potuto dimenticare l’accaduto“.

 

tabernacolo3In ogni tabernacolo, in ogni ostia consacrata, c’è la Presenza!

C’è il Dio Onnipotente che ci ha creati e ci ricrea ogni giorno; ci ha amati e ci ama ogni giorno.

Al nostro Dio non piace il passato, ma il Presente!

E’ Presente nel visibile Presente!

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Santa Teresa di Gesù Bambino ci confidava: “Quando sono vicina al Tabernacolo, non so dire che una sola cosa al Signore: “Mio Dio, voi sapete che io vi amo”. E sento che la mia preghiera fa piacere a Gesù”. 

 

 

 

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Prendiamola questa autostrada: è gratuita e tenuta molto meglio che non le nostre!

Quando la si percorre si può andare ad alta velocità ed ognuno di noi ha una personale corsia preferenziale preparata apposta da Colui che è vivo e ci fa da Navigatore in modo Divino!

 

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2 commenti su “L’autostrada per il Cielo, c’è!”

  1. Che bella riflessione!! Anche io tempo fa andai a visitare questo Miracolo Eucaristico e ne rimasi molto colpita; molto spesso infatti capita di distrarci e di non percepire che ciò che ci è stato donato nell’Eucarestia è qualcosa di straordinario. Si cercano miracoli e prodigi ovunque, si fanno pellegrinaggi per vedere il soprannaturale e non ci si rende conto che ogni giorno nelle nostre chiese avviene il più grande Miracolo “materiale” che Dio ci dona, e sottolineo ogni giorno; il pane ed il vino diventano Presenza viva di Gesù, della Sua Passione e Resurrezione, come non meravigliarsi di fronte a questo dono? E’ bello entrare in una Chiesa e cercarLo per fargli un saluto prima ancora di vedere quanto sia bella la Chiesa. E’ vero è una bella autostrada e spero di percorrerla anch’io alla scoperta della Suo progetto su di me.
    Valentina

    1. Cara valentina,
      questi giorni sono andata a San Giovanni Rotondo. C’ero andata solo una volta e di fretta, tanti anni fa. Ad un certo punto, entro nella cappellina dove c’è il Tabernacolo. E’ molto bella anche se con lo stile moderno (che non sempre, per me, è apprezzabile), in armonia con il resto della nuova Chiesa S.Pio.
      Ma ti assicuro che mettersi seduta lì e pensare alla presenza REALE di Gesù nel Tabernacolo, è stato davvero difficile.
      Ero circondata da centinaia di pellegrini che vi entravano, chiacchierando a voce alta, facendo foto ed improvvisando dei mini convegni sul significato delle immagini che ci circondavano.
      I bambini che urlavano erano il problema minore, di fronte alla distratta superficialità degli adulti.
      Lì ho toccato con mano ciò che tu scrivi: cerchiamo miracoli e prodigi ovunque, senza renderci conto che ce l’abbiamo davanti.
      Tutti indaffarati a fare foto ricordo e guardare i dipinti, ma pochissimi che salutavano il Re dei Re che era lì presente.
      In questa nostra Italia a tradizione cattolica, a volte abbiamo sostituito i corollari con l’essenziale.
      Aiutiamoci a vicenda a ritrovarlo!

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