A volte io cerco di immaginare il tuo sguardo tenero su di me.
Quando mi sento come la pecora smarrita o la moneta perduta,
cerco di sentire il tuo abbraccio alle mie spalle.
Quegli abbracci protettivi che non ti vogliono abbandonare al niente.
A volte, quando mi sento indegna e mai abbastanza,
vorrei scappare da tutti quei “ma come ho potuto?”
e vorrei anche allontanarmi da Te, per ritornare quando mi sentirò degna.
Poi ricordo che Tu perdoni la pecora smarrita già mentre sta scappando
e riaccogli il figliol prodigo prima ancora che apra bocca.
Il tuo amore anticipa ogni mia mossa.
Sulla scacchiera della vita, la tua tenerezza vince sempre.
Tu non sei un contabile del cosmo che segna inesorabilmente ogni errore.
Tu rompi lo schema dei buoni e dei cattivi, dentro cui noi ci rinchiudiamo.
Tu sei la Misericordia che porta una ventata di pienezza alla nostra povertà.
Tu dai anche a coloro che arrivano alle cinque del pomeriggio
un salario fatto di comprensione ed incoraggiamento.
Gesù Misericordioso, Tu lo sai che non siamo al mondo per essere perfetti
e non ci incastrerai mai dentro una gabbia ferrea di ideali irraggiungibili.
Siamo tutti in cammino.
E se cadremo, ci rialzeremo con il tuo Fuoco dentro.
Allungheremo poi la mano per aiutare altre creature a rialzarsi
ed insieme arriveremo alla cima della gioia.
Da lì, ammireremo il panorama del Tuo Amore!
M.C.