Fiorisci dove Dio ti ha seminato

preghier“Certe volte mi fermo a riflettere e non riesco a  capire perché Dio ha scelto questa strada per me. Perché tanta differenza e tanto dolore… dalla perdita prematura ed improvvisa di mia madre 10 anni (che era tutto per me) all’essermi trasferita dall’altra parte dell’Italia lasciando la mia famiglia… fino al non riuscire ad avere un figlio dopo sei anni di tentativi…Lo so, ho un lavoro, una casa ed un marito che mi adora, e di questo Lo ringrazio infinitamente. Ma poi c’è la solitudine di una vita sterile che mi fa sprofondare in una immensa malinconia. Forse, anzi di sicuro, la mia fede non è abbastanza forte… forse dovrei pregare di più, ma non riesco ad ascoltarLo. Non riesco a capire quali siano i Suoi progetti per me. Forse pretendo troppo, sono presuntuosa, vorrei capire, e non è un bene. Scusami se mi sfogo con te, non voglio angosciarti con i miei pensieri, ma il tuo blog è spuntato così all’improvviso nella mia vita, come un raggio di sole, e ti ringrazio per questo …”

Cara Cecilia, mi sembra che tutta la tua lettera sia sotto l’influenza della tua prima riga: mi fermo a riflettere e non riesco a capire perché Dio…

percheÈ un esercizio sfinente questo, che facciamo in tanti e per tante volte: voler capire cause, senso e conseguenze di ciò che ci capita.

Comprendere il motivo del tutto.

Vedere l’intero puzzle come fosse già finito.

Collegare tutti i puntini della nostra vita, come nel famoso giochino della Settimana Enigmistica, per vedere già l’immagine che ne scaturirà.

Capireperché Dio…”

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In genere, poi, quando usiamo questa lente d’ingrandimento “mangia serenità che scandaglia ogni minuto della nostra vita, lo facciamo perché siamo oppressi dalla tristezza.

 

 

gioia-e-tristezza-in-inside-out-02Di fronte ad una bella amicizia, non ci chiediamo mai perché?”. Ne godiamo i benefici effetti e basta. Se l’amico muore, subito ci chiediamo “Perché?”.

Quando guardiamo un tramonto, mai ci domandiamo: Perché?”. Se viene un terremoto, gridiamo Perché?”

Quando ci alziamo la mattina per andare al lavoro, non ci chiediamo Perché?”. Ma se lo perdiamo, ci angosciamo disperati con un Perché?

E così via…

zen / spa stones with flowersIl problema è che è faticoso vivere bene.

Il famoso “bene-essere” che tutti cerchiamo con un lanternino sempre acceso, non è qualcosa che si trova sotto un cavolo.

Non è fortuna e non è solo impegno personale. Non nasce dall’allineamento perfetto dei pianeti o dal momento perfetto della vita.

Dove germoglia allora il benessere, la serenità, la pace interiore?

Dove e come si trova laperfetta letizia”?

Senza scrivere illusioni, proveremo ad essere concreti.

Concreti come la vita e realisti come Dio. 

Keep calm!

1450083_770066519675950_924114664_nIniziamo con il tranquillizzare la nostra mente. Educhiamoci alla vita interiore e diamo il benvenuto al silenzio.

Sempre immersi nell’inflazione delle parole, facciamo fatica a riposarci nella terra fertile del silenzio, dove fioriscono tutte le virtù.

È il silenzio che ci educa alla vigilanza, facendoci vedere scintille di vita in ogni giorno.

Pian piano avvertiremo di essere dentro un mistero, intriso persino nell’apparente monotonia quotidiana.

chianciano-28_30agosto_235D. Bonhoeffer diceva «Nel silenzio è insito un meraviglioso potere di osservazione, di chiarificazione, di concentrazione sulle cose essenziali» ed in una sua preghiera Etty Hillesum scriveva: «Tutto avviene secondo un ritmo più profondo … che si dovrebbe insegnare ad ascoltare: è la cosa più importante che si può imparare in questa vita. Il silenzio può così essere strada che conduce alla profondità. Ecco perché le grandi donne e i grandi uomini dello spirito hanno amato e vissuto il silenzio». 

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Pian piano Dio prende il primo posto e noi smettiamo di chiederci tutti i “perché” del mondo e ci affidiamo a Lui: «Sta’ in silenzio davanti al Signore e spera in lui» (Sal 37,7).

 

 

 

Ogni “grazie” crea amore!

gratitudine1Molti esseri umani hanno una capacità quasi infinita di prendere le cose per scontate scriveva Aldous Huxley.

Un marito che ci ama, un’amica che ci telefona, l’acqua calda che ci lava, il divano su cui ci rilassiamo, il medico che ci cura, un viaggio che facciamo…quanti di noi sono grati alla vita, per tutto questo?

 

per-una-santaquaresima-3-638Una mia amica malata terminale, un giorno mi ha detto, sorridendo ironicamente: Quel fiore spuntato sul vaso del davanzale, mi mancherà da morire. Prima non ci facevo neanche caso ai fiori

Dio ti ha fatto un regalo di 86.400 secondi oggi. Ne hai speso uno per ringraziarlo?” diceva William Arthur Ward.

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Dire grazie non è solo una questione di buone maniere. E una questione di buona spiritualità.

Tu ringrazi prima dei pasti. Bene. Ma io dico grazie prima del concerto e dell’opera, prima del gioco e della commedia, quando apro un libro, disegno, dipingo, nuoto, faccio scherma e pugilato, cammino, gioco, ballo e dico grazie quando tuffo la penna nell’inchiostro (GK Chesterton)

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La gratitudine ci rende forti spiritualmente perché vediamo che tutto è dono.

Tutto è un regalo.

Tutto è gratuità.

Per questo San Paolo dirà ai Tessalonicesi: “In ogni circostanza rendete grazie, poiché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesù a vostro riguardo”.  

 

Fiorisci dove Dio ti ha seminato!

slide_5Siamo qui invece che?

Va bene così.

Qui Dio ci vuole e qui fioriremo.

Siamo nelle mani di Dio e in quelle mani possiamo abbandonarci.

Non per qualche minuto al giorno.

Non per qualcosa e basta.

Per tutto.

10552459_757509847646404_577652228101620155_nL’uomo che si abbarbica a qual­cosa, che vuole salvaguardare un campo qualunque della sua vita per gestirlo a sua convenienza, senza abbandonarlo ra­dicalmente nelle mani di Dio, fa un pessimo calcolo: si cari­ca di inutili preoccupazioni, si espone all’inquietudine di per­dere tutto. Al contrario, colui che accetta di rimettere tutto nelle sue mani, di permettergli di prendere e donare secon­do la sua volontà, trova una pace e una libertà interiore inesprimibili (da “La pace del cuore” di Padre Jacques Philippe).

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«Ah, se sapessimo cosa si guadagna a rinunciare a se stessi in tutte le cose!», dice santa Teresa di Gesù Bam­bino.

 

Quelle mani che ci hanno creato sanno cosa fare per renderci infinitamente felici.

slide_3E’ facile abbandonarsi a Dio? No.

Il demonio, per impedire che ci abbandoniamo a Dio, ci fa immaginare che, se gli rimettiamo tutto, Dio divorerà ogni cosa della nostra vita.

Il dubbio di Adamo ed Eva si ripresenta in ognuno di noi e Dio diventa il nemico di cui diffidare.

Ecco allora i “Perché?” angoscianti ai quali spesso seguono scrupoli dolorosi (“Forse pretendo troppo, sono presuntuosa, vorrei capire, e non è un bene”).

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Cara Cecilia, keep calm, ringrazia Dio e fiorisci!  

 

 

 

 

 

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8 commenti su “Fiorisci dove Dio ti ha seminato”

    1. “Abbandonarsi a Lui” non significa mettere i remi in barca. Ma non aggiungo nient’altro perché una risposta a te (ed a me) proviene dal libro “La pace del cuore”. Molto bello! Ora ti metto il link (http://yeshua.ilbello.com/pace/pace.del.cuore.Philippe.html ) e tu vai subito a leggere il capitolo 6 che si intitola “Dio domanda tutto ma non prende necessariamente tutto”. Poi leggi tutto il libriccino: è utile per rasserenarsi!

  1. Mi viene da dirti di non farti prendere dall’ansia, per quanto è possibile.
    Di non pensare a troppe cose tutte insieme.
    Dio ti stà guidando e insegnando.. Anche se adesso non ne sei pienamente consapevole.
    Lascia fare a Lui.. 😉

  2. Grazie Carissime per le indicazioni e le parole affettuose!
    Ogni tanto,proprio nei periodi in cui mi affanno di più il Signore mi “disarciona”,mi fa cadere giù dal monte che ho costruito con tutte le mie preghiere,novene ,pensieri e domande e mi porta in uno stato in cui chiedere non mi interessa più,non riesco più nemmeno a recitarle tutte quelle preghiere,riesco solo a stare in silenzio…
    Oggi è uno di questi giorni,cosa mi ha disarcionato?Lo scoprire che esistono persone che vivono il Vangelo così:http://nuke.fratipoveri.net/HomeItaliano/tabid/308/Default.aspx
    Uomini e donne che vivono in totale povertà (non possono ricevere denaro)e che si spostano per il mondo proprio come chiedeva Gesù senza bagaglio,solo con un saio il Rosario e la Bibbia,muovendosi in autostop senza programmare nulla prima,il tutto per annunciare il Vangelo e riportare le persone a pregare e ai sacramenti
    Mi sono crollate tutte le certezze,la mia preghiera,i passi avanti che mi sembra di fare,la mia ricerca affannosa,mi chiedo:non è che forse invece che passi avanti devo fare passi indietro?
    Dio vi benedica

  3. Mi ricordano molto Fra Biagio: quel ragazzo che da Palermo percorre tutta la Sicilia fino ad Assisi, con la Croce sulle spalle, a volte. Lasciando gli agi per dedicarsi ai “poveri”.
    Hanno fatto anche un film che spero di riuscire a vedere prima o poi.

  4. Ho riflettuto tanto su questo post,e più in generale sul tema “disegno di Dio per ciascuno di noi”.Immaginiamo qualcosa di grandioso,di eclatante:sentirò ad un tratto le voci come Giovanna D’Arco e partirò alla volta del Medio Oriente per sconfiggere l’Isis in nome di Cristo?Avrò le visioni come Santa Teresa d’Avila?Un Angelo mi fermerà al supermercato impartendomi istruzioni sul da farsi?E se invece sul disegno di Dio per me ci fossi seduta sopra proprio in questo momento?Se per conoscerlo non dovessi fare altro che guardarmi intorno proprio adesso?Le mie mani abbronzate,il sacrosanto caffè delle 6.30 ,la mia simpatica vicina,il senso di disperazione che ogni tanto mi prende,i blog che amo,le persone che frequento…..Se il disegno di Dio per me lo stessi già vivendo?Che a pensarci,è quello che dice San Paolo,quando usa il termine “in ogni circostanza”…

  5. Sai, Germana, che queste tue domande me le facevo fino a qualche giorno fa?
    Anch’io aspettavo la “vocazione”, la “chiamata” di Dio per compiere la sua volontà o chissà quale segno.
    Mi immaginavo a fare chissà cosa di prodigioso.
    Ma ogni tanto mi ritornava in mente il “succo del discorso” di santa Teresina: fare piccole cose con amore.
    Mi veniva all’ansia per l’attesa di chissà quale risposta: mi aspettavo che da un momento all’altro Dio mi dicesse: “devi partire per.. etc”
    Poi, dopo l’ennesima domanda a Dio in cui gli chiedevo di mostrarmi la sua Via e la sua Volontà per me, ho “capito”.
    La sua volontà è dare amore alle persone che mi stanno accanto nella vita di tutti i giorni, reali e virtuali, come nel nostro caso.
    E non c’è bisogno che rincorro chissà quali prodigi per far star bene una persona. Nel mio piccolo, posso fare tante piccolissime cose.
    fare una chiacchierata con un’amica; alle volte, facendo visita; alle volte, giocando coi mie nipoti; o semplicemente chiedere un Come stai. Sembrano cose scontate, ma per come sono fatta io, proprio no.. 😀 ero pronta a pregare ma mai ad andare oltre.. fare 100 ave Maria e poi non dare conto agli altri, non mi è servito a molto. Mi sentivo “incompleta”: come se mancasse qualcosa, la cosiddetta “carità”.
    Nello stesso tempo ho iniziato ad apprezzare i piccoli gesti e attenzioni che mi vengono offerte o ad apprezzare qualche coccola che io stessa possa regalarmi. Credo che possa rientrare nella “Provvidenza”. (Vero, Cristina? 😀 Aiutami, se sbaglio! :D)
    Tradotto: immergendomi nella “mia” vita, con gioie e dolori.
    Proprio l’altro giorno, anche la mia guida spirituale ha “confermato” la volontà di Dio per la mia vita. 🙂
    Spero possa esserti stata utile.
    Un abbraccio!

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