“Ragazzi, che sia chiaro: tutta la nostra vita non è altro che la gioia e la fatica di liberare la luce che è sepolta dentro di noi…
Il nostro obiettivo è dare alla luce noi stessi…
Lo facciamo anche quando non ce ne accorgiamo…
Siamo perennemente alla ricerca del bello insinuato tra le nostre pieghe.
E se non lo troviamo, lo fingiamo! Troviamo illusorie scappatoie piene di apparenza, pur di simulare effetti speciali sul palcoscenico della vita. Denis Waitley ha detto “La lunghezza della limousine è inversamente proporzionale all’autostima della persona che la guida”. Quant’è vero!
Ma il gioco dell’apparenza, dopo un po’, è stressante, perché nel profondo noi rimaniamo esseri bisognosi di verità.
Vogliamo sapere se è vero che noi valiamo. Se vale la pena voler bene a noi stessi…”
È una lezione complessa quella sull’autostima.
Si deve entrare negli angoli bui delle nostre paure e dare a tutte un nome. Portarle a galla ed affrontarle.
Paure di tutto il mondo, unitevi ed uscite allo scoperto.
Non vi temo!
È una lezione strana quella di oggi: davanti a me ho dei ragazzi del secondo anno e, alla mia sinistra, quattro ex studentesse.
Sono venute a trovarmi per poter prendere il libro “In te mi rifugio” ed hanno deciso di rimanere a lezione.
Entro pochi giorni partiranno per Parigi e all’aeroporto Charles De Gaulle vogliono arrivarci con un libro che contenga una parte della loro vita.
Ma mentre parlo dell’autostima, gli occhi di una delle quattro ragazze diventano così lucidi, che è impossibile non notare il travaglio interiore che quelle lacrime, a malapena trattenute, raccontano.
Io faccio finta di niente e continuo. Non voglio certo metterla in imbarazzo davanti a tutti, chiedendole qualcosa.
Ma so che c’entra l’argomento della lezione: volersi bene.
Amarsi, dando chances di fiducia a sé stessi.
Chances, possibilità, occasioni, opportunità…
A volte abbiamo uno sguardo così feroce verso noi stessi.
Rimuginiamo sui nostri errori preparando calderoni bollenti di sensi di colpa, imbarazzo, vergogna e insicurezza.
Tutto parte da una mancanza di amore. Meno amore abbiamo respirato e meno ossigeno abbiamo all’interno della nostra anima.
Genitori, insegnanti, amici, colleghi…tutti contribuiscono a far girare la brezza dell’amore, intorno a noi.
Ed anche noi contribuiamo.
Siamo tutti collegati e nessuno si salva da solo.
Siamo tutti appoggiati gli uni agli altri. Agli amici, ci si appoggia un po’ di più.
Alla fine della lezione, una volta sole, Debora mi parla del motivo delle sue lacrime nascoste.
Mi racconta di dolorosi tradimenti di amiche e mi balbetta frasi piene di dolore.
Debora è buona ed io non l’ho mai sentita criticare qualcuno.
È generosa e disponibile sempre con tutti.
Quelle frasi offensive l’hanno distrutta ed è evidente che lei stessa si stia chiedendo “perché” un’amicizia di anni, sia finita in questo vicolo buio di amarezza.
Un dispiacere che fa da apripista al grande dubbio: “E se davvero io facessi pena proprio come mi è stato detto?”
In questo fango doloroso, la nostra autostima non ha più ossigeno e rischia di soffocare.
Qualcuno ha smesso di far circolare la brezza dell’amore.
Forza!
Bisogna far riprendere la circolazione! Apriamo le finestre e respiriamo a pieni polmoni!
Chi ci aiuterà ad aprire quella finestra?
Una nuova amicizia, un abbraccio, la musica, un buon cammino psicologico, un bel libro, un amante, un fiore, una soddisfazione professionale, il sorriso di un bambino, il cielo… ed il Cielo!
Il pomeriggio Debora mi contatta in chat. “Prof, volevo farle sentire una canzone. Io l’ascolto sempre e mi dà forza. Non le dico di chi è. Non è quello l’importante. L’ascolti e basta. È meravigliosa!”
Sono a lavorare al pc e me la metto come sottofondo.
Ha ragione Debora: è meravigliosa.
È dedicata alla Madre di ogni creatura che cammina su questa terra.
Si intitola Ave Maria, Mater Misericordiae
“La luce dell’Est brilla in te, nel tuo sguardo senza età… C’è un mistero dentro te, che è più grande di ogni idea e va oltre la realtà… Ave Maria, canta l’anima mia. Come un’aquila nel vento, si affida e va! Vola Tu sei la voce che io sento, nel deserto intorno a me Sei l’antidoto all’assenzio dei miei giorni fragili… Per chi chiede quell’amore che è il senso della Vita
Chi desidera essere avvisato su Facebook dei nuovi post che si mettono in questo Blog, può mettere MI PIACE nella pagina IN TE MI RIFUGIO https://www.facebook.com/intemirifugio La pagina Facebook dedicata al libro è:https://www.facebook.com/intemirifugio.it/Acquistare il libro “IN TE MI RIFUGIO” è semplice! O in una qualsiasi libreria (se ancora non ce l'hanno, basta ordinarlo: “In te mi rifugio”, Casa Editrice Shalom, codice del libro: 8745, il costo è 7 euro) O chiamando direttamente la Casa Editrice Shalom (Numero Verde 800 03 04 05) – tenendo conto che per ordini inferiori a 12 euro si pagano le spese di spedizione http://www.editriceshalom.it/it/catalog/product/view/id/12479/s/in-te-mi-rifugio-riflessioni-sulla-vita-e-sulla-fede-in-punta-di-mouse/category/1500/
Sei arrivata per una Dio-incidenza.. 😉
Questo post che hai scritto mi ha fatto scivolare qualche lacrima..
Nell’ultimo periodo stanno riaffiorando dolori mai guariti: che fatica farli venire a galla e, come dici tu, chiamarli per nome. Ma soltanto se li chiamiamo per nome è possibile porre rimedio e guarire!
Per quanto riguarda la mia vita più “intima” e “personale” posso dire di essere cresciuta in un ambiente in cui di amore ce n’era poco: non che non i miei genitori non mi volessero bene, ma mi hanno trasferito un pò dei loro “malesseri”… (chiamiamoli così) ed oggi che sono adulta me ne rendo conto ancor di più; ma apprezzo che abbiano fatto quello che loro stessi conoscevano.. E proprio per non essere come loro, conscia di quante ferite mi porto dietro fin da bambina, lotto tutti i giorni con me stessa e con Dio. Ho fame d’amore, o meglio, vorrei potermi lasciare andare all’amore per gli altri e quindi all’amore di Dio.
Ma ho come dei “blocchi”: paura di fare un salto nel buio; non so come spiegare.. se ci penso mi manca l’aria e mi viene l’ansia.. 😀
Mi piace la conclusione del tuo post: chiedere aiuto alla Madonna. 🙂
La stò riscoprendo e conoscendo negli ultimi tempi.. 🙂 Personalmente e senza dare retta ai “sentito dire”.. Anche questa la chiamerei Dio-incidenza.. 🙂
Grazie come sempre, Cristina.. E’ come se avessi parlato di me e con me..
Che Dio ti benedica.. 🙂