Siamo cenere mio Signore.
E’ commovente sapere che siamo un niente e Tu ci ami.
Diccelo ancora!
Vorrei guardarmi e guardare tutto, con i tuoi occhi di Cielo.
Cosa vedi Tu, Luce dell’universo?
Raccontamelo ancora!
Narrami delle foglie che stanno nascendo oggi,
mentre i grandi del mondo puntano sulla morte.
Portami vicino alla violetta che nascosta, profuma,
mentre l’ego degli uomini è in cerca di applausi.
Fammi essere trasparente come l’aria,
per essere attraversata dalla tua Pura Luce.
Rendimi forte come Primavera Divina
che non si spaventa di nessun inverno terreno.
Questa quaresima fammi digiunare dal pessimismo
e sperare in Te, come fece Abramo sotto le stelle.
E poi vorrei digiunare dalla rabbia che toglie la Pazienza
e dalle preoccupazioni che tolgono la Fede.
Ma sapessi quanti altri digiuni vorrei fare!
Digiunare dalla scontentezza e vivere di gratitudine.
Digiunare dal giudizio e scoprire Te in tutti.
Digiunare dalle parole che feriscono e portare guarigione.
Ma sono cenere Signore;
una manciata di buoni propositi quasi sempre rimandati al lunedì successivo.
Però c’è una Tua frase che mai dimentico.
“Ecco, io faccio nuove tutte le cose!”
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