Preghiera per la Quaresima

Siamo cenere mio Signore.
E’ commovente sapere che siamo un niente e Tu ci ami.
Diccelo ancora!❤️
Vorrei guardarmi e guardare tutto, con i tuoi occhi di Cielo.
Cosa vedi Tu, Luce dell’universo?
Raccontamelo ancora!❤️
Narrami delle foglie che stanno nascendo oggi,
mentre i grandi del mondo puntano sulla morte.
Portami vicino alla violetta che nascosta, profuma,
mentre l’ego degli uomini è in cerca di applausi.🌹
Fammi essere trasparente come l’aria,
per essere attraversata dalla tua Pura Luce.
Rendimi forte come Primavera Divina
che non si spaventa di nessun inverno terreno.🌹
Questa quaresima fammi digiunare dal pessimismo
e sperare in Te, come fece Abramo sotto le stelle.
E poi vorrei digiunare dalla rabbia che toglie la Pazienza
e dalle preoccupazioni che tolgono la Fede. 🌹
Ma sapessi quanti altri digiuni vorrei fare!
Digiunare dalla scontentezza e vivere di gratitudine.
Digiunare dal giudizio e scoprire Te in tutti.
Digiunare dalle parole che feriscono e portare guarigione.🌹
Ma sono cenere Signore;
una manciata di buoni propositi quasi sempre rimandati al lunedì successivo.
Però c’è una Tua frase che mai dimentico.
“Ecco, io faccio nuove tutte le cose!”🌈

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LA QUARESIMA E’ ACCORGERSI DELL’ARCOBALENO, PUR CAMMINANDO NEL DESERTO!

«Pongo il mio arco sulle nubi, perché sia il segno dell’alleanza tra me e la terra» (Gn 9, 8-15)????
Quando vedo l’arcobaleno mi incanto.
Sento proprio l’urgenza di fermare l’auto per uscire dal vortice delle corse quotidiane e guardarlo.
Semplicemente guardarlo.
Con la consapevolezza che quello è un regalo da prendere al volo!
Mi attira.
Mi sta dicendo qualcosa.
Mi sta narrando cose importanti.

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Fammi uscire in una notte, dal deserto.

“Quanto tempo ci hai messo per far uscire gli israeliti dall’Egitto, Signore? Una notte.

Quanto tempo ci hanno messo gli Israeliti per togliersi l’Egitto dalla testa? Quarant’anni.

Tu ci liberi in un attimo. Ma noi, Signore, continuiamo a ragionare da schiavi. Continua a leggere Fammi uscire in una notte, dal deserto.

Tu mi vuoi felice

“…il Signore tuo Dio che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto…

che ti ha condotto per questo deserto grande e spaventoso…

che ha fatto sgorgare per te l’acqua dalla roccia durissima…

per farti felice nel tuo avvenire”

(Deuteronomio 8,14-16)

 

Mi è sempre piaciuto il deserto.

Tu lo sai, Signore, che ogni volta che ho potuto, ci sono tornata.

Non si vede nulla di speciale.

Non si sente nulla di particolare.

Eppure c’è qualcosa che risplende nell’apparente “nulla”.⭐✨ Continua a leggere Tu mi vuoi felice

Giorno 3 – Farò la Pasqua da te!

“In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù.
Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?»
Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; FARO’ LA PASQUA DA TE con i miei discepoli“»
I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici.
Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!».
Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?».
Gli rispose: «Tu l’hai detto». (Mt 26, 14-25)

La quaresima del 2020 me la ricordo come fosse oggi.
Strana.
Indimenticabile.
Era arrivata nel momento in cui l’Italia stava resistendo.
Un nemico invisibile era intorno a noi e avevamo capito che il più grande gesto d’amore che potevamo fare, era stare lontani da chi amavamo.
Così tutti ci eravamo chiusi in casa, per proteggerci l’un l’altro.
Le preoccupazioni erano tante, le paure pure.
La gente moriva da sola ed i familiari li piangevano tra quattro mura.
La solitudine era lì lì per schiacciarci e la rabbia aveva iniziato il suo conto alla rovescia.
Ma fu allora che iniziò una gara per donare fiducia e solidarietà a tutti.

I tenori cantavano dai balconi, i medici curavano negli ospedali, gli attori recitavano gratuitamente, molti donavano denaro ed altri regalavano risate, gli infermieri facevano turni estenuanti ed in tanti (tantissimi) lavoravano per non farci mancare il necessario.
Gli insegnanti si incontravano con gli alunni in rete.
I ristoratori consegnavano a casa.
Tanti giovani aiutavano gli anziani per la spesa.
Ed i sacerdoti non smisero di star vicino alla gente.
Alcuni di loro morirono per dare le ultime benedizioni ai defunti o per donare l’ultimo respiratore ai malati.
Fu un momento molto difficile e molti sentivano la mancanza della parrocchia e del rito pasquale fatto in chiesa.
Ma poi arrivò mercoledì 8 aprile 2020. Continua a leggere Giorno 3 – Farò la Pasqua da te!