Avevo dimenticato quanto ci si vede belli allo specchio, se si porta Dio dentro!

Amore-finito“Allora prof: ho riflettuto su tante cose e devo condividere!!! Posso!?

Il mio cuore è stato straziato, perché passare dall’esser “due”, ad “una”, è stato proprio così: straziante.

Però, contemporaneamente, è come se mi fossi svegliata da un sonno straprofondo! Sto riscoprendo me, il mio carattere, il mio corpo. Vivendo da sola riesco ad ascoltarmi.

Io, in questi anni, sono cambiata tanto; adesso mi sto ritrovando e credo di amarmi come mai nella mia vita! Mi sento felice parecchio, ho fatto la Macerata-Loreto chiedendo che la mia famiglia rimanesse unita, che Lui mi aiutasse a trovare un futuro e domandandoGli di farmi capire se Massimiliano era la persona giusta per me.

tappepreghiera3Dio mi ha risposto a tutte e tre le cose e, dopo tanti altri segnali evidenti (ma proprio proprio evidenti!) ho ritrovato anche Lui! Avevo dimenticato quanto fosse bello avere sempre qualcuno con cui condividere tutto (ma proprio tutto!), in tempo reale! Avevo dimenticato quanto ci si vede belli allo specchio, se si porta Dio dentro! Avevo dimenticato tutto!!!

Per esempio “la sicurezza”…ora guido per Napoli…è difficile guidare a Napoli, ma io lo faccio, vivo da sola (!)…è difficile ma io lo faccio…”la sicurezza” dove era finita?? Se ora qualcuno mi chiede: “Sei felice?”, la risposta è: “Sì, assolutamente sì”…

PEROOOOO ( c’è sempre un PERO’), però mi manca metà corpo. Sento una piccola mancanza che è sempre quella…io ho chiesto a Dio di farmi capire se Massimiliano fosse stata la persona giusta per me…ora l’ho capito, ma non lo posso recuperare… ma non si può avere tutto…eh no…. O forse si, ma questo non è il momento… Chissà… cmq sono felice, mi manca un pezzo ma sono felice. Mi andrebbe di condividere questa felicità con lui, ma cmq sono abbastanza felice!! Continuo a pregare e continuo a chiedere che lui si renda conto di questo… perche noi siamo due metà che combaciano perfettamente e, se non si accorgerà, saremmo uno spreco, io credo!! Magari troverò di meglio, come dicono tutti, ma se trovassi di meglio per me, st’individuo dovrebbe rasentare la perfezione, credo. Perche Massimiliano era quasi perfetto per me!! Bene; detto questo, mi dispiace che ogni volta si becca ste’rotture, ma mi sento serena, più matura, amante di Dio… e dato che lei può capire queste cose, bisogna che gliele dico!”

Cara Federica,

tralascio il “piccolo particolare” in cui si vede che tu passi da una “felicità perfettamente ritrovata” dell’inizio della lettera, all’ “abbastanza felice” del finale. E’ normale; tu e Massimiliano siete stati insieme così tanto, che ancora altro tempo ti ci vorrà per ricucire le ferite profonde dell’essere rimasta sola.

3GGiovani___il_mistero_inesauribile_che_genera_lo_stuporeInvece è bellissimo quello che dici: ora che sei “sola”, hai riscoperto che non sei sola!

Stai riscoprendo la Presenza, l’Amorevole Presenza!

Voglio confidarti una cosa: ieri pomeriggio sono andata in una città delle Marche per parlare con un religioso di serie “A”. Sì, uno di quelli che ti ascoltano profondamente concentrati, che intuiscono misteriosamente tante cose di te, che pregano tantissimo per poter parlare con discernimento e che fanno anche gli esorcisti per non dimenticare l’antica lotta sempre in atto in ogni vita umana!

gesuMi è rimasta impressa una sua frase, che voglio ricollegare a te: “Cristina, non dimenticare mai quali sono state le ultime parole di Gesù sulla croce: “Ho sete”. E’ una sete profonda di amore da parte delle sue creature. E’ un desiderio viscerale di ricevere amore ed attenzione da ognuno di noi. Lui, che è Amore, Amore chiede! Quasi in ginocchio…elemosinando attenzione, come un innamorato troppo spesso dimenticato!”

In fondo che Gesù stia lì a chiedere un “Ti amo” da parte nostra, non ci passa minimamente nella testa!

E invece succedono anche dei piccoli miracoli nel nostro cuore, come quello che scrivi tu: “Avevo dimenticato quanto ci si vede belli allo specchio, se si porta Dio dentro!”

Gesù, essendo innamorato di noi, ci tiene a farci diventare campioni di bellezza…soprattutto interiore. Hai fatto bene a chiedere aiuto a Dio…ed ora fai bene a parlarGli in continuazione. Non dar retta a quei cristiani da messa domenicale!

A Dio piace essere interpellato ed amato, tutti i minuti! E tutti i minuti un po’ di Dio entrerà in te!

Santa Margherita Maria Alacoque[5]Oggi è la festa di S. Margherita Maria Alacoque e non so neanche perché sto facendo la cosa assurda di mettere in contatto una ragazza del 1600 con una ragazza del 2000.

Ti capisco Federica se, in questo momento, hai la tentazione di chiudere ogni forma di comunicazione con me, dandomi della retrograda.

Ma se avrai la pazienza di seguirmi in questo scritto, alla fine credo che ti possa anche venir voglia di farti amica Margherita!

Nel 1673 Margherita Maria (che aveva allora venticinque anni; quindi poco più di te) raccolta in preghiera dinanzi al Ss. Sacramento, vide Gesù. Per oltre due anni, ogni primo venerdì del mese. Margherita Maria e Gesù si dettero appuntamento.

p035_1_01Nel 1675, Gesù le si manifestò facendole vedere il suo Cuore, esclamando: «Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini … e in riconoscenza non ricevo, dalla maggior parte, che ingratitudine». Credo che Gesù abbia permesso a Margherita di vedere con chiarezza il dolore che Lui stesso provava, perché doveva farlo sapere al mondo intero. D’altra parte, con chi poteva sfogarsi se non con quella ragazza che, fin da piccola, lo aveva amato?

Margherita Maria fece del tutto per diffondere la devozione al Sacro Cuore di Gesù, che è un vero e proprio cammino di santità, spiegato malissimo alla gente.

Infatti, se entri in una libreria cattolica, troverai con grande facilità libriccini che inneggiano a novene e preghiere da fare al Sacro Cuore di Gesù. Io, ogni volta che ho sfogliato questi libriccini, sono rimasta male per la sensazione che mi è restata. Ed allora capisco quelli che dicono che sia una devozione in calo o addirittura in crisi. Qualcuno neanche ne parla, affermando che non ha più la forza di attrazione spirituale sui cristiani “moderni”.

Se fai un giro in rete, troverai che Margherita Maria e il suo messaggio, sono trascurati, snobbati quanto non addirittura criticati (a volte anche con esplicita ironia o sarcasmo). Si parla di sentimentalismo esagerato, di devozionalismo al confine con la magia e di un certo utilitarismo spirituale un po’ sospetto (vedi la “Grande Promessa” fatta da Gesù alla Santa).

Purtroppo il testo delle “Promesse” fu molto semplificato, ridotto a brevi formule, senza spiegazioni teologiche e staccate dal contesto storico. Talvolta le leggo anche su internet in forma di slogan, come se fossero facili ricette di vita eterna, a basso prezzo, per ottenere le grazie o l’entrata in Paradiso, a colpo sicuro. Si fanno sperare risultati prodigiosi senza sottolineare le impegnative condizioni richieste da Cristo stesso, riducendo il tutto ad un sentimentalismo facile o ad alcune pratiche esteriori.

7-9“Il culto al Sacro Cuore invece è un’autentica scuola di santità, esige una profonda rieducazione del cuore, suppone una riforma dei sentimenti, mettendoli all’unisono con il Cuore del Salvatore” (G. Bettan).

Io potrei riassumere così: “A Gesù piace tantissimo vivere con noi, in tempo reale, la nostra vita, sentendosi amato ventiquattrore su ventiquattro”

E’ quello che stai cercando di fare tu!!! Gesù l’apprezza e ti fa fare dei passi in avanti, incredibbiliii!!! Ma tu sii costante!

Se vuoi saperne un po’ di più su Margherita Maria, vai in questo link: http://www.youtube.com/watch?v=0T20DwdWWUQ

Fattela amica (tanto lei, dal paradiso, oramai è in grado di capire anche la mentalità di una ragazza del duemila!) ma, soprattutto, continua a parlare con Gesù: non ne uscirai delusa!!!

P.S. Non ti fissare con il passato vissuto con questo ragazzo; sei oramai a Napoli, ti farai conoscenze nuove, gli studi ti daranno le soddisfazioni che meriti e la tua vita andrà avanti alla grande! Ridi, prega, ama…fai tutto con passione, così come lo sei tu: un’adorabile passionale!!!

P.S. del P.S. Margherita Maria è morta nel 1690 ma il suo corpo è ancora intatto: ogni tanto a Dio piace dare delle prove che Lui è più forte della morte e tutto può.

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7 commenti su “Avevo dimenticato quanto ci si vede belli allo specchio, se si porta Dio dentro!”

  1. Buongiorno, Cristina!
    Premesso che tempo fa avevo già letto questo post, ma oggi, rileggendolo, ho sentito il bisogno di condividere la mia esperienza per quanto riguarda il Sacro Cuore di Gesù.
    Devo dirti che hai ragione per quanto riguarda tutti questi opuscoletti o siti che parlano del Sacro Cuore: a me, mettono un pò angoscia. Tant’è che è da anni che sentivo il richiamo di fare anche il cammino dei primi nove venerdì del mese, ma leggendo in questi siti, cambiavo idea, perché, oltre a mettermi ansia, sapevo di non essere fedele a fare così per 9 mesi.
    Però, mi rimaneva l’attrazione per il Sacro Cuore: giusto giusto, nella maggior parte delle parrocchie che frequento, c’è una statua.
    Finché, l’anno scorso, smossa da qualcosa di profondo e per dimostrare la mia fedeltà a Cristo, ho deciso di iniziare.
    Fin da subito ho dovuto combattere con tentazioni e pigrizia; tant’è che, anche a causa neve, a gennaio non sono stata in chiesa a prendere l’Eucaristia, ma mi ricordo di aver dedicato il mio tempo di preghiera per quello scopo.
    E, se devo dire la verità, non sempre mi confessavo: però, l’esame di coscienza lo facevo e, se sentivo dentro di me, che Dio mi dava l’ok, proseguivo nel mio intento.
    Senonché, strada facendo, una volta arrivata a giugno, mi sono chiesta se Dio avrebbe accettato lo stesso la mia consacrazione, visto che avevo saltato gennaio. E visto che nei libriccini c’è scritto che bisognerebbe iniziare daccapo. Ne avevo infatti parlato con un sacerdote che aveva storto il naso, come dire che avrei dovuto iniziare tutto dall’inizio; però, sarebbe stato un peccato non ricevere la Consacrazione ieri.
    Così mi sono rivolta a Dio e lasciata ispirare dallo Spirito: ho iniziato una novena di preparazione spirituale e ho ricevuto la Benedizione a procedere in maniera che mai mi sarei aspettata: un vero dono dal Cielo. Per cui ieri, ho completato ciò che avevo iniziato e oggi sono immensamente felice.
    Tutto questo per dire che è vero: certi manualetti e certi religiosi sono scoraggianti; non si lasciano guidare dallo Spirito Santo ed è questo un vero peccato!
    Ps il sacerdote a cui ho chiesto la Benedizione è lo stesso che aveva storto il naso: quindi, lo Spirito Santo ha illuminato anche lui.

    1. Cara Tania, scusami per il ritardo con cui ti rispondo: un po’ di giorni fuori città con una bimba piccola non mi ha messo in condizione di poterti rispondere con la dovuta calma. Volevo ringraziarti tantissimo per aver spiegato così bene i dubbi che ci fanno naufragare dalla nave della fede. Dubbi creati da norme, regole e numeri.
      Le novene…i sabati del mese…i primi venerdi del mese…
      Quanti sono gli stili spirituali che rischiano di metterci facilmente un’ansia da prestazione!
      Sarò stata abbastanza brava? Precisa? Dio avrà approvato quello che ho fatto? Ho tralasciato qualcosa?
      Sicuramente di queste regole abbiamo più bisogno noi che non Dio.
      Anche Gesù ha tentato di tranquillizzarci, incoraggiandoci ad andare al di là delle regole e delle norme: ma spessissimo non è stato capito ed ha trovato chi ha storto il naso alle sue parole.
      Per fortuna lo Spirito Santo non va in ferie e ci guida in modo inaspettato.
      Credo che il modo più efficace per farsi prendere per mano dallo Spirito di Dio sia quello di lasciarsi alle spalle i tentativi di rigorismo e perfezionismo che ci fanno sentire dei conquistatori di Dio e delle sue grazie, per entrare a piè pari nell’infanzia spirituale.
      Ma capisco anche che sentirci piccoli e protetti non è una cosa che ci viene naturale.
      Ci rassicura più percepirci sicuri con le nostre polizze assicurative umane.
      Ma Dio ha più fantasia dei numeri ed è più libero delle nostre ritualità.
      Questo non significa, ovviamente, che bisogna buttare dalla finestra tutte le ritualità o le novene.
      Il problema non è mai COSA si fa per sintonizzarci con Dio, ma COME lo si fa.
      Amore.
      Con amore.
      La libertà dei figli di Dio è un gran bel dono e va di pari passo con una motivazione che non sappia di rigore ma di amore.
      A volte siamo noi ad essere estremamente rigorosi con noi stessi e ci viene difficile pensare che Dio non faccia altrettanto.
      Ma Dio ci ama.
      Un giorno lo capiremo e potremo rilassarci.
      Nel frattempo siamo immersi nei cammini interiori fragili ed umani che tu stessa ci hai descritto tanto bene.
      Ancora grazie per non farci sentire gli unici!

      1. Grazie, Cristina.
        Hai pienamente ragione. Noi esseri umani ci complichiamo la vita spirituale più di quanto lo sia.
        Siamo sempre lì a farci i “calcoli” mentre Dio, per fortuna, non ragiona così.
        Sempre per restare in tema, ho vissuto male anche il Sacramento della Riconciliazione, fino a qualche tempo fa, ma questa è un pò colpa di certi sacerdoti che preferiscono far passare Dio come un giudice più che come una Padre che ci ama.
        Tant’è vero che nei primi tempi della mia conversione, un sacerdote mi aveva regalato un ennesimo opuscoletto con i dieci comandamenti e i relativi peccati: raccomandandomi di fare l’esame di coscienza seguendo quei punti.
        Non ti dico cosa veniva fuori: una lista che non finiva mai, tant’è che molte volte andavo a confessarmi con la lista in mano e questa lista era davvero infinita. Finché una volta, mi trovavo in vacanza, e quel bravo sacerdote, rimasto paziente ad ascoltare la mia lista interminabile, mi disse che non era il modo giusto di procedere. Ma non mi disse nulla di più.
        E’ stato lo Spirito Santo ad insegnarmi tutto quanto, attraverso la Parola di Dio, che considero la mia alleata per la mia preghiera.
        E’ la Parola di Dio che mette a nudo ciò di cui non mi rendo conto: a volte, mi rimprovera e mi esorta a cambiare e a cercare la Riconciliazione; altre mi incoraggia.
        Insomma, ho scoperto un modo di vivere la fede in modo meraviglioso: anche quando Dio non è felice di qualche mio atto, io lo ringrazio perché me lo fa notare e cerco di correre ai ripari, ovviamente con il suo aiuto.
        E, giusto giusto, in questi giorni, mi è capitato di ascoltare, senza averla cercata, una catechesi sulla confessione e spiega proprio, riassumendo, che il modo, che ho di vivere questo Sacramento insieme alla Parola di Dio, è già previsto dal Concilio Vaticano II, solo che molti sacerdoti preferiscono far adottare al popolo di Dio per loro comodità e per motivi che possiamo bene immaginare, il vecchio modo previsto dal Concilio di Trento ( se non erro ).
        Questo, per dire, che menomale che è Dio che ci guida, perché stare dietro a certi legalismi, fa venire voglia di abbandonare tutto (e difatti, è stato per questo che mi ero allontanata da Dio: perché mi avevano trasmesso un dio giudice e accusatore).
        Insomma, spero di essere stata utile anche con questa mia esperienza di vita nella Chiesa. Mi piange il cuore sapere che Dio viene presentato in maniera erronea, perché è anche a causa di questo che molti fratelli e sorelle hanno abbandonato Cristo.
        Un abbraccio.
        Ps il sacerdote di cui parlo è Fabio Bartoli. Non so se lo hai mai sentito nominare, ma mi piace quello che dice.
        A presto.

        1. Don Fabio Bartoli? Mi hai incuriosita e stamattina, mentre sto lavorando al pc, mi sono messa come sottofondo una sua omelia. Grazie per avermi dato questa “dritta”!

  2. Sulla storia delle Novene,preghiere con promesse allegate etc. si potrebbe discutere per ore!
    L’ansia che ti prende se salti un giorno,si ti addormenti mentre la reciti e ti svegli che mezzanotte è già passata,l’ansiada prestazione “io prego ma le cose peggiorano”,etc.etc.
    MI chiedo:perchè queste promesse?Sulle novene più diffuse c’è l’imprimatur della Santa Sede che non può ignorare come queste promesse inducano a vedere la preghiera come una sorta di tessera bancomat;non sarebbe stato meglio non promettere nulla?

    1. Cara Germana, ti rispondo con anni luce di ritardo ma sappi che non l’ho fatto prima perchè non sapevo come risponderti. E sai perchè? Perchè anche io, proprio come te, mi porto dentro il tuo stesso dubbio.
      Ma un Dio che non desidera fare il contabile con noi, perchè ci promette che dopo un cero numero di preghiere fatte con una certa ritualità prestabilita, ci darà quel che gli chiediamo? Non so rispondere a questo dubbio e la mia reazione è uguale alla tua…
      Quando mi metto a fare novene, sono sempre presa da dubbi di prestazione. Un’ansia! 🙂 “Avrò fatto tutto come richiesto?”.
      Poi però intuisco che queste novene sono l’incontro tra la nostra fragile umanità (sempre alla ricerca di gesti che ci facciano toccare con mano la sicurezza di essere ascoltati) e la libertà di Dio (che accetta tutto pur di farci sentire rassicurati sul suo amore per noi).
      Un grande abbraccio Germana!

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