UNA VOLTA, IN CARCERE…

Tre anni fa ero in un carcere di massima sicurezza per incontrare alcuni detenuti.

Avevamo preparato quell’incontro per mesi ed i miei alunni erano emozionatissimi e decisi a sfruttare appieno l’occasione, per capire meglio l’animo umano.
Ed in effetti le loro domande furono esplicite, chiare, provocatorie, rispettose … e tante!
Tantissime!!!
Alla fine dell’incontro un detenuto che era in carcere da vent’anni, con un passato difficilissimo, chiese alla direttrice del carcere se poteva andare in cella a prendere una poesia e leggerla ai ragazzi.
Ottenne il permesso.
Andò.
Tornò.
Lesse.
La poesia era la seguente:

“Puoi sempre scegliere se cavalcare l’onda o lasciarti travolgere;
puoi sempre scegliere se reagire negativamente o trasmettere energia positiva;
puoi sempre scegliere se criticare o essere d’esempio;
puoi sempre scegliere se lamentarti o impegnarti;
puoi sempre scegliere se ascoltare col cuore o farti condizionare dalla mente;
puoi sempre scegliere se sorridere o giudicare;
puoi sempre scegliere se essere gentile o avere ragione.
Puoi sempre scegliere che profumo lasciare dietro di te…”❤️
(Danilo Rubello Balbinot)
P S. I miei studenti si fecero fare delle fotocopie perché quel testo, spiegato da un detenuto, ebbe per loro un valore incommensurabile.
Io ancora oggi, almeno una volta l’anno, la leggo in classe ????
M.C.????

 

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