Giorno 2 – Ed era notte

“In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».

I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.

Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. ED ERA NOTTE.

Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire».

Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte»”  Gv 13,21-33.36-38

All’inizio, quando si è giovani, tutto sembra chiaro.

Giuda è il cattivo della situazione.

Il traditore.

Il vigliacco.

Quello del bacio.

Nessun essere umano, da quella notte in poi, sarà più chiamato “Giuda” ed ancora oggi dare del “Giuda” a qualcuno significa tacciarlo di vergognoso tradimento.

 

Giuda, Giuda, dove sei?

Che cosa è accaduto dentro di te quella notte?

Notte nel cielo e notte nell’anima.

Buio di spirito e buio di satana.

Quanto hai corso quella notte?

E quanto hai corso, con la tua mente, nelle settimane precedenti?

Che cosa pensavi?

Che Gesù non era il messia battagliero e forte che ti aspettavi?

Che quelle trenta monete d’argento ti avrebbero fatto comodo?

Che all’arresto sarebbe seguita solo una semplice e breve prigionia?

Che finalmente anche gli altri avrebbero capito l’urgenza di liberarsi dai romani?

 

E “quando hai deciso di tradire il tuo Maestro?

Nei giorni precedenti o quando Gesù ti ha detto So quello che stai tramando”?

«Quello che vuoi fare, fallo presto» è una frase intima tra Dio e l’uomo.

E’ Dio che dice: So tutto di te e so quello che hai in mente di fare”.

Forse era un’ultima possibilità per dirti: “Io so tutto perché sono Dio. Fidati di me. Non farlo”

Un po’ come quando, tra innamorati, si litiga e si grida l’opposto di quello che si vorrebbe dire.

Si urla “Vattene da casa!” ma si vorrebbe dire “Ti prego, resta!” Continua a leggere Giorno 2 – Ed era notte

25 dicembre 1223: perfino il fieno guarì le persone

180754456-cadb926b-15ed-4399-9497-74a07b51a156E’ il primo pomeriggio del 4 gennaio 2016 e nessuno (a parte il vescovo di Rieti) sa che Papa Francesco sta per arrivare al Santuario francescano di Greccio.

Il Santo Padre vuole pregare in quel cantuccio selvatico, nascosto ed amato dal santo di Assisi.

Desidera immergersi nell’intimità di epa05087883 A handout image released by the Vatican newspaper L'Osservatore Romano of Pope Francis praying at a Franciscan shrine in Rome, Italy, 04 January 2016. Pope Francis paid a surprise visit to a Franciscan shrine near Rieti east of Rome. The pontiff went to Greccio by car. Only the prior of the shrine and the Bishop of Rieti, Msgr Domenico Pompili, were informed of the visit, Vatican sources said. EPA/OSSERVATORE ROMANO / HANDOUT BEST QUALITY AVAILABLE HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES
una preghiera personale nel luogo dove san Francesco volle vedere” l’Amore Infinito, venuto sulla terra vestito di umanità.

Il Papa è sceso in quella grotta scavata nella roccia e ha baciato commosso il piccolo altare sul masso che servì da roberta-bizzarri_-only-flowers-presepe-con-san-francesco-di-assisi_2014mangiatoia in quel primo presepe vivente della storia, fatto nel Natale del 1223.

Francesco d’Assisi aveva due eventi della vita di Gesù scolpiti nella sua contemplazione: l’umiltà dell’incarnazione e l’amore della passione.

Li memorizzava, vi si introduceva dentro il più possibile e difficilmente riusciva a pensare ad altro.4-presepe

In questa sua perenne commozione trovava posto Greccio e questo famoso Natale, vissuto tre anni prima della sua morte.

Nella zona di Greccio c’era Giovanni, uomo nobile e buono, tanto amato dal santo.

Proprio a lui, circa due settimane prima del 25 dicembre, si rivolse san Francesco per chiedergli betlemmedi preparare alcune cose per festeggiare il Natale.

Aveva le idee chiare su quel che avrebbe voluto: desiderava far “vedere a tutti coloro che sarebbero arrivati a Greccio, il bambino nato a Betlemme, rendendo visibile i disagi e buon-natale-con-san-francesco-e-il-bambin-gesule difficoltà che avevano accolto il bambino Gesù.

La greppia su cui era stato adagiato, il freddo, l’asino e il bue… tutto doveva diventare il più visibile
possibile.

Giovanni ascoltò attentamente tutte le direttive dell’amico amatissimo ed iniziò subito a darsi da fare per organizzare questo Natale speciale. Continua a leggere 25 dicembre 1223: perfino il fieno guarì le persone