Lettera aperta alla primavera

Carissima primavera, ti sto aspettando.
Ogni anno, fedelmente, ti sono venuta a cercare nei campi;
quest’anno ti spalanco le porte della mia casa.
Entra che ho fretta di abbracciarti!
Portami l’infinita pazienza di ricominciare.
Cullami nell’onda calma della rinascita.
Sussurrami: “Non ti angosciare; sta andando tutto bene”
Che se me lo dici tu, con le violette come prova, io ci credo.

Dolcissima primavera, i rami nudi ti stanno aspettando.
I pensieri pessimisti ti stanno snobbando.
Ed io quest’anno ti amo più che mai.
Ho bisogno di te per sussurrare a me stessa
che niente mai più tornerà come prima.
Che poi sarà meglio.
Che avremo imparato a curare i lividi della terra.
E ogni creatura umana sarà il verso di un’unica poesia.
Così come ogni margherita è parte di un unico prato.

Attesissima primavera, fammi amare la speranza più che il lamento.
Guarda con affetto la fragilità di un papavero e la mia,
poi sussurra ad entrambe “Siete entrambe bellissime!”.
Allora io ti racconterò che, a volte, mi sento come una foglia in autunno.
E tu mi narrerai il lieto fine della vita facendo sbocciare i ciliegi. Continua a leggere Lettera aperta alla primavera

Il lamento continuo fa male!

IL LAMENTO CONTINUO E’ UNO DEGLI SPIFFERI PIU’ PERICOLOSI!
Buongiorno a tutti! 
Siete felici?
No?
Sì?
Beh, allora iniziate la giornata facendovi del bene: via i lamenti! 
Via i lamenti dalla vostra mente e via l’ascolto dei lamenti degli altri!
Per carità, non voglio essere fraintesa. Ci sono momenti e giornate in cui un sano “Vaffa…” ci sta bene ! 
 Io parlo di tutti coloro che si fanno del male (e lo fanno agli altri) lamentandosi sempre e comunque.
 Quelli che se gli chiedi come va, ti rispondo sempre e comunque con un malinconico, angosciato e sospirato: “Eeeehhhh…si va avanti”.
 Quelli che se ti chiedono “Come stai?” e tu provi a dire per una volta: “Beh, oggi è stata un po’ dura perchè…” loro ti rincarano con la loro dose personale, raccontandoti subito la loro sfiga con un: “Eeeeehhhh, sapessi a me quante volte mi succede!” senza neanche farti finire.
Perchè non sia mai che al mondo ci sia qualcuno più sfortunato di loro.
 Quelli che se vedono qualcuno che fa qualcosa di bello, hanno sempre pronto quel “Sì, però ….” e giù una lista di motivazioni terribili atte a dimostrare che quell’azione costruttiva, tanto costruttiva poi non è. Sono gli amanti della distruzione, sempre e comunque.
 Quelli che si lamentano di tutto e tutto il giorno. In ufficio, per la strada, con i vicini…
Il clima, la vita, il lavoro, la cena: tutto può essere una ragione per applicare il “lamento h24”
 Qualcuno ha proprio come sport personale quello di riempire la propria e l’altri giornata con parole di negatività o di odio.
E’ stato condotto uno studio da alcuni neuroscienziati, che hanno misurato l’attività cerebrale nelle situazioni un cui una persona si trova a dover affrontare degli stimoli specifici, come ascoltare parenti o amici che si lamentano costantemente. I risultati hanno evidenziato che stare sempre a contatto con persone negative fa sì che i neuroni del cervello si “disconnettano”, non permettendo di essere lucidi e di risolvere efficientemente i problemi.
Ebbene, quindi entrare in contatto con una persona negativa per più di 30 minuti causa una disconnessione dei neuroni dell’ippocampo del cervello ed è proprio questa parte del cervello necessaria per risolvere i problemi della giornata.
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