“Prof, c’è un ragazzo che mi piace. L’ho conosciuto qualche mese fa e subito ho sentito che stava scattando qualcosa, ma all’inizio non capivo se era più amicizia o più “amore”. Mi sembrava un buon rapporto da amici che provano qualcosa di più che volersi bene. Poi ha iniziato a piacermi proprio perché quelle sue battute mi facevano ridere per ore e ore.
E’ gentile, simpatico, e mi piace anche quando è serio. Ogni tanto vedo nei suoi occhi da adulto, uno sguardo da bambino: bellissimo!
Una sera, dopo il lavoro, mi ha accompagnata a casa (lo aiuto nella sua palestra) e, nel darmi una busta con dentro dei documenti, si è accostato leggermente a me.
Prof, mi sono uscite due lacrime … non me l’aspettavo… ho sentito una vocina, dentro di me, che mi diceva “Aspetta Cecilia, non ti muovere, e se ti volesse abbracciare? e se ti volesse dare un bacio?”
Una sera stavamo parlando di un ragazzo di nostra conoscenza e lui, sorridendo, mi chiede: “Stasera c’è quel tipo?”. Io gli rispondo “Sì” e lui “Come ti sembra?”. Io cerco di rimanere sul vago: “Mah, è carino”.
A queste mie parole, mi è sembrato che la sua espressione cambiasse, come se fosse un po’ geloso o infastidito …secondo lei, cosa è stato???
Lui mi vede come una semplice “amica”, o magari “un po’ di più “???
A volte sono in totale confusione. Sarà amore? O Amore?
Secondo me tra “amore” e “Amore” c’è un po’ di differenza.
Cosa posso fare per capire cosa lui provi per me?
Secondo lei, per lui sono solo un’amica?
Comunque, grazie a lui, ora sono meno timida e mi sento più sicura di me.
Ma è meglio che non mi faccia troppe illusioni, perché quando troverà la ragazza giusta per lui, io starò a casa a piangermi addosso e starò male.
A volte mi immagino con lui …mi immagino “stare” con lui (mi vergogno a dirlo)…mi immagino di essere una coppia con la C maiuscola…
Può essere che provi Amore o amore per lui?? AIUTOOOOO PROOOF”
Carissima Cecilia,
che piacevole confusione ho visto nella tua lettera!
Più andavo avanti nella lettura e più ero ammaliata dalla tua limpida ingenuità e dal tuo tenerissimo pudore.
In un mondo dove a dieci anni devi già fumarti un pacchetto di sigarette al giorno, a tredici anni devi passare il sabato notte fuori casa e a quindici anni devi già essere stata fidanzata almeno ventisette volte , mi arrivi tu con la tua splendida lettera!
Mi hai fatto venire in mente una frase di Emily Dickinson (una poetessa statunitense):
“Che l’amore è tutto,
è tutto ciò che sappiamo dell’amore”
Punto.
Non c’è da aggiungere nient’altro.
Anche nella tua lettera è chiaro come il sole che ognuno di noi, fin da quando è giovanissimo, è alla ricerca di tutto ciò che assomiglia all’amore (fosse pure un’infatuazione adolescenziale).
Siamo praticamente innamorati dell’amore: ogni nuova ed intrigante passione che proviamo, ci ricorda che il meglio deve ancora venire!
E quel “meglio” lo desideriamo con tutto noi stessi.
Alla tua età si vive l’amore come un sogno. Anche se soltanto infatuati, ci si immagina amare follemente quel “qualcuno”. Ma sai perché?
Perché solo l’idea del sentimento stesso, ci dona già una sensazione di benessere!
E’ deliziosa la percezione di sentirci innamorati ed amati.
Le coccole, anche se vissute solo nella nostra fantasia, ci danno la sensazione che qualcuno si stia prendendo cura di noi.
E tutto questo, anche se vissuto in un’infatuazione adolescenziale fatta per metà di sguardi solo accennati e per l’altra metà di baci solamente immaginati, è più efficace di qualsiasi terapia psicologica.
La timidezza regredisce, si ride di più, ci si arrabbia di meno e la sicurezza in se stessi aumenta magicamente.
Tutto questo meccanismo interiore lo conoscono bene le Case Editrici specializzate in romanzi rosa: ne vendono tantissimi perché sono tante le persone che, identificandosi con la protagonista del romanzo, stanno meglio (anche quelle non più adolescenti, ma rimaste con la stessa inappagata esigenza di protezione e coccole).
La trama di questi racconti, ha sempre lo stesso schema:
- lui e lei si incontrano;
- ci sono delle difficoltà iniziali (antipatia reciproca oppure uno dei due è già impegnato o lo sono entrambi);
- poi, per una serie di eventi, lui e lei cadono nelle braccia l’uno dell’altra (con scena di sesso appassionata e romanticissima);
- seguono altre difficoltà (incomprensioni, litigi e sospetti);
- ed infine il lieto fine (con altra leggendaria scena di sesso, ancora più appagante e coinvolgente e romanticissima della prima volta!)
Siamo tutti innamorati dell’amore!
Gli prepariamo tappeti rossi di benvenuto nella nostra vita e, al minimo accenno di emozionanti incontri, ci chiediamo: “Sarà amore quello che provo?”
Dolcissima Cecilia, ciò che tu stai vivendo è solo l’inizio di un viaggio in cui, come un effetto domino, ogni nuova emozione aprirà la strada ad altre nuove trepidazioni! E’ per questo che l’iniziale cammino, reca in sé qualcosa di sacro!
E’ un tassello divino che proprio lì doveva stare!
Mentre ti scrivevo questa lettera, mi venivano in mente tre chiarimenti, pratici pratici, da darti su quel che ti ho detto fino ad ora!
- Cercare l’amore leggendo romanzi rosa, manga o semplicemente sognando, è un palliativo: come tutti i medicamenti palliativi, può essere una terapia che attenua i sintomi di un malessere (in questo caso il desiderio di trovare l’amore), senza risolverne la causa (non ti porta il fidanzato dentro casa o non ti fa diventare magicamente romantico un marito)
- Molte persone, pur di non essere soli, si attaccano all’ortica!!! Non importa se punge; intanto sei attaccata!
- Alcune ragazze hanno talmente fame di carezze e di amore, che offrono se stesse fin da subito (che più subito non si può) pur di sentirsi “arrivate” all’amore: che peccato! Dopo un po’ non riescono più a capire che è stare come su un tapis roulant: corri corri ma rimani sempre lì e la vetta dell’amore si allontana!
Ed ora imprimiti bene in mente quello che ti sto per scrivere!
Memorizzalo…scrivilo sul tuo diario…ripetitelo sottovoce mentre cammini…scrivilo su un foglio che attaccherai nello specchio del bagno in cui ti guardi ogni mattina…
E’ un segreto divino plateale ed evidentissimo insieme, impresso a caratteri di fuoco su ciascuno di noi: ma tanti (anche adulti e credenti, sigh) non se ne accorgono.
Se pronta?
C’è un legame originario e misterioso tra ogni nostra emozione amorosa (fosse anche una semplice infatuazione!) e il mistero di Dio, perché l’amore è una «fiamma di Jahwè» (Cantico dei Cantici).
Basta che tu scriva questo:
“L’amore è una fiamma di Jahvè!!!”
E’ un sussulto che risveglia le energie più profonde; il richiamo di una voce uguale a nessun’altra: l’avvicinarsi impetuoso di un incontro e l’invito ad assaporare la gioia dell’intimità.
E’ Dio stesso che, entrando in te, ti permette di guardare l’altro come lui stesso lo guarda!
Come sono felice per te, Cecilia!
Dio ti sta facendo entrare in un mondo «da sogno» che non è un palliativo come i romanzi rosa, ma è uno «svegliarsi» alla vita!
E’ un momento di grazia; qualcosa che si può soltanto ricevere come un dono, senza poterlo in alcun modo produrre o programmare.
E’ Jahvè che regala quel lieto spaesamento, offrendoci una chiave di accesso privilegiata all’individuazione del senso del vivere: siamo stati creati per amare l’Amore!!!
“Che l’amore è tutto,
è tutto ciò che sappiamo dell’amore”Emily Dickinson
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