Me lo ricordo perfettamente.
Era martedì 6 luglio ed io ero in giro per Masada (dico solo 40 gradi e non aggiungo nient’altro).
Una persona stava cercando di fare una salita su roccia insieme a me e mi diceva: “Ti ricordi quando a novembre siamo venuti ad Assisi con te, Cri?”
“Certo”
“Ecco; ti volevo dire che quel giorno, ad Assisi, avevo chiesto un aiuto per il mio lavoro. Avere una famiglia numerosa ed un lavoro precario era la mia preoccupazione insopportabile. Quel giorno ad Assisi io pregai per questo: un lavoro. Poco dopo, tornati da quel viaggio, come un sogno, firmai il mio contratto a tempo indeterminato con … E’ stato come un arcobaleno tra la pioggia. Io l’ho visto come una risposta alle mie preghiere di quel giorno ad Assisi”
“Come sono contenta!!! Felice che tu abbia un lavoro sicuro. Io non so se sia un caso o no, ma certo che la vita è un gran bel sogno ad occhi aperti ed anche gli incubi hanno una fine. Oltre che un fine”.
E così, filosofeggiando un po’ tra le rocce di Masada, scherzammo anche sul fatto che stavamo nella terra di Gesù ed a lui era capitato sempre il nr.33.
Camera n.33.
Poltrona in aereo n.33
Biglietto d’entrata n.33
………
Nessuno di noi saprà mai con assoluta certezza il mistero che c’è dietro gli eventi della nostra vita.
Certo è che ieri, a san Damiano, ho fatto notare un commovente crocifisso di cui quasi nessuno ne conosce la storia.
Tutti vanno sempre nella chiesa “principale” per vedere il famoso crocifisso bizantino che ha “parlato” a san Francesco (e che comunque è una copia perché l’originale è nella basilica di s. Chiara) e quasi nessuno fa caso ad un altro crocifisso che è nella cappellina antecedente all’entrata della chiesa di san Damiano.
E’ un crocifisso con una storia molto affascinante!
Mi piace molto girare nell’Assisi nascosta e sconosciuta ai più.
Quindi, la prossima volta che voi andrete a san Damiano, mentre vedrete tutti i turisti dirigersi verso la chiesa principale, voi vi soffermerete in questa piccola cappellina con un grande crocifisso.
Si chiama proprio la Cappella del Crocifisso e custodisce il crocifisso ligneo realizzata da Frate Innocenzo da Palermo nel 1637.
E’ quasi a misura d’uomo eppure l’ha scolpito in soli nove giorni!
Nove giorni di intenso lavoro, immerso in un clima di profonda preghiera e guidato dai testi della mistica santa Brigida di Svezia.
Qui dovrei raccontarvi la vita di questa mistica ma non posso scrivervi un’enciclica, altrimenti il post è troppo lungo.
Però, fidatevi: è una grande mistica
Diciamo che, come Francesco, nasce ricca…poi si spoglia di tutto…poi crea un nuovo ordine…poi rimane senza parole per lo scandaloso stile di vita dei palazzi ecclesiali romani…vabbè: poi a differenza di Francesco si sposa ed ha 8 figli… ma nel corso della sua vita scriverà 8 volumi con le rivelazioni sulla passione che Gesù stesso le avrebbe fatto “vedere”.
Per chi ne volesse sapere un po’ di più ecco il link: http://www.santiebeati.it/dettaglio/28400
Torniamo quindi al crocifisso.
Frate Innocenzo da Palermo legge gli 8 volumi della mistica e, seguendo la descrizione degli ultimi istanti di vita di Gesù ivi contenuti, li scolpisce nel legno.
Nove giorni di preghiera, di lavoro e di arte.
Quando guarderete quest’opera rimarrete colpiti dall’intenso realismo delle sofferenze del volto del Cristo.
Si narrano miracoli accaduti a chi lì vi ha pregato.
Ancora oggi ogni 3 maggio c’è l’annuale pellegrinaggio a san Damiano organizzato dalla Pia Confraternita i cui membri, da allora, coltivano una speciale devozione a Gesù Crocifisso.
Se un giorno avrete il regalo di vederlo dal vivo e se qualcuno di voi porterà qualche richiesta ne cuore, quella piccola cappellina di passaggio sarà il luogo del vostro dialogo con Lui: Parola vivente che, oltre a muovere il sole e le altre stelle, muove e smuove gli eventi per aiutare tutti noi.
Buona giornata!
M.C.