MA PERCHÉ PROPRIO IL 25 NOVEMBRE? 

MA PERCHÉ PROPRIO IL 25 NOVEMBRE? ❤️
La storia dietro la ricorrenza della Giornata contro la violenza sulle donne
🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️
È il 25 novembre 1960.
È l’ultimo giorno di vita di tre giovani sorelle della Repubblica Dominicana.
Si chiamano Patria, Minerva e María Teresa Mirabal.
Quel giorno escono insieme per andare a far visita ai propri mariti che si trovavano in carcere in quanto dissidenti politici.
Non faranno mai più ritorno.

Le tre donne hanno 25, 36 e 34 anni.
Stanno viaggiando su una Jeep e, ad un certo punto, imboccano un ponte nella zona di Marapica, subito fuori da Puerto Plata, nel nord del paese.
Su quel ponte, al centro della carreggiata, di colpo si posiziono degli uomini armati che obbligano l’auto a fermarsi.
Poi intimano alle tre sorelle di scendere.
Sono i militari del Sim, acronimo di Servicio de Inteligencia Militar.
Sono quindi agli ordini del dittatore Rafael Trujillo.

Le tre sorelle vengono prima separate una dall’altra, poi portate in luogo montano remoto chiamato La Cumbre, dove oggi sorge il loro monumento, e lì vengono brutalmente picchiate, stuprate e infine strangolate.

I sicari hanno l’ordine di simulare un incidente stradale; così i corpi senza vita vengono rimessi in macchina e questa distrutta in modo da simulare un impatto.
È il 25 novembre del 1960.
🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️

LE FARFALLE!
Le tre giovani donne erano attiviste politiche molto esposte.
Coraggiose!
Inizialmente organizzavano riunioni e piccoli comitati per dare vita a un fronte di opposizione ma, in tutta risposta, vennero perseguitate e torturate.

Però poi, quelle stesse riunioni, diedero vita a un vero e proprio fronte di resistenza democratica: il Movimiento Revolucionario 14 de Junio.

Grazie all’impegno di Minerva Mirabal e Manolo Tavárez Justo (entrambi avvocati) riuscirono a far nascere una rete anti-dittatura in tutto il paese.
Si trattava di uno dei regimi più sanguinosi dell’America latina, quello di Rafael Trujillo, un ex criminale dominicano che era riuscito a scalare le gerarchie militari fino a dichiararsi “generalissimo”.

Trujillo (che governò il paese per oltre trent’anni a partire dal 1930) prese di mira le tre sorelle con un piano molto ben organizzato.
Prima un tribunale di Santo Domingo, la capitale dominicana, condannò le sorelle e i loro compagni al carcere per via delle loro attività “contrarie alla sicurezza dello stato”.
Poi liberò le tre donne lasciando i maschi in carcere.
Lì per lì sembrò quasi un atto di clemenza, ma era una trappola.
L’intento era di dividere il gruppo e poter attaccare più liberamente le tre ragazze, che all’interno del movimento di resistenza si facevano chiamare “las mariposas”, cioè “le farfalle”.🦋🦋🦋

MA CHI ERA TRUJILLO?
Trujillo organizzò e finanziò (armando gruppi di estremisti di destra) un attentato per l’eliminazione del presidente del Venezuela Rómulo Betancourt nel giugno del 1960.
Fu sempre Trujillo, nel 1937, a pianificare e dare ordine di eseguire il genocidio di haitiani che oggi conosciamo come massacro di Parsley, dove in pochi giorni morirono migliaia di persone (le stime vanno dalle 17mila alle 35mila vittime). Un massacro razzista di dimensioni tali che ridefinì la composizione etnica dell’isola di Hispaniola. Fu contro un dittatore capace di decisioni simili che fecero opposizione le sorelle Mirabal.

QUANDO FURONO SOLE …
La data dell’omicidio delle sorelle, il 25 novembre, fu un caso.
Il caporale della Polizia Nazionale, Ciriaco de La Rosa, aveva ricevuto l’incarico di organizzare l’agguato e lui scelse quattro giovani militari per portarlo a termine: Alfonso Cruz Valerio, Emilio Estrada Malleta, Néstor Antonio Pérez Terrero e Ramón Emilio Rojas Lora.
Ai quattro, per muoversi in incognito, fu dato un maggiolino Volkswagen. Partirono per la prima volta il 18 novembre, ma tornarono senza aver eseguito l’ordine perché, dissero ai loro superiori, le donne avevano con sé i bambini. Lo stesso successe il 22 novembre.
Il 25, però, le donne viaggiavano sole.

IL 25 NOVEMBRE PER NON DIMENTICARE MAI PIÙ!
Nel 1971, vent’anni dopo la morte delle tre sorelle Mirabal, a Bogotà, in Colombia, si tenne uno storico convegno femminista, intitolato Primer Encuentro Feminista Latinoamericano y del Caribe.
Fu in quell’occasione che si decise la data del 25 novembre per la Giornata contro la violenza maschile sulle dont che celebriamo oggi.

La data ricorda l’assassinio e lo stupro di tre donne.
Tre giovani attiviste politiche coraggiose.
Tre vittime che rammentano oggi tutte le vittime della violenza.

🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️🔹️

“Mamma, non piangere le mie ceneri.
Se domani tocca a me, mamma,
Se domani non torno, distruggi tutto,
se domani tocca a me, voglio essere l’ultima”.
– Cristina Torres Caceres, attivista peruviana

“Le catene delle donne sono state forgiate dagli uomini, non dall’anatomia”.
– Estelle Ramei, endocrinologa

“Preferisco essere una ribelle, che una schiava”.
– Emmeline Pankhurst, attivista e politica britannica a capo del movimento delle suffragette del Regno Unito 

Lascia un commento