Ogni tanto i miei ex alunni tornano a scuola a trovarmi e ne approfittano per fermarsi ad assistere alla lezione. Dove capita, capita. Questa è una lettera che mi ha scritto una mia ex studentessa, pochi minuti dopo essere uscita da una di queste lezioni. Buona lettura.
“Sicuramente prof non avrà tempo di leggere subito tutto quello che le sto scrivendo, con tutti gli impegni che ha, ma non importa; lo leggerà quando avrà tempo. Io intanto glielo scrivo perché sento che è venuto il momento per me.
Sono solo pochi minuti che non ci vediamo ma oggi, durante tutta la sua lezione, sono riuscita solo a pensare al fatto che, fondamentalmente, io non mi sono mai fatta conoscere sul serio da lei (anche se ci sono sempre state molte cose da dire e molti momenti in cui avrei voluto farlo).
Ma adesso sento che è arrivato il momento di farmi veramente conoscere, perchè il nostro rapporto professoressa-studentessa non esiste più. E proprio per questo spero che continueremo a sentirci, perché vorrei crescere “professionalmente” con lei. D’altra parte ho iniziato cinque anni fa a crescere con lei, con le sue lezioni che non dimentico e che ancora mi sono di grande aiuto. Non cerco consigli perché penso di essere arrivata ad un punto di equilibrio. Voglio solo farmi conoscere, anche perché (come dice lei) le persone non si incontrano mai per caso, nella vita. E poi penso che lei abbia intuito quel “qualcosa” che c’è in me.A 6 anni i miei genitori si sono separati in malo modo. Io non ricordo neanche un momento passato tutti e tre insieme. Ho sempre sentito l’uno sparlare dell’altro (e ancora oggi lo sento). Mio padre non ha mai avuto molte attenzioni per me e ci vediamo molto raramente (in genere quando mia nonna organizza cene o pranzi di famiglia). Ma devo ammettere che, ultimamente, forse il nostro rapporto sta migliorando.
Mia madre, con tutte le difficoltà che ha dovuto passare, è sempre stata un po’ anaffettiva nei miei confronti, Ma ha fatto tanto per me, svolgendo sia il ruolo sia di madre che quello di padre. E poi, vabbè, gli errori li fanno, ma lei è stata comunque fondamentale.
Sono stata per tre anni con un ragazzo. All’inizio tutto andava bene ma poi ha cominciato a trattarmi male. Mi sminuiva sempre, buttava a terra la mia persona e la mia autostima era finita sotto i piedi per colpa sua (ed io neanche me ne ero accorta).
I miei angeli sono mia nonna e Massimiliano. Massimiliano mi ha trattata come una principessa fin dall’inizio, amandomi come mai nessuno altro. Con lui è come se fosse cominciata veramente la mia vita.
Mia nonna è sempre stata una seconda mamma, piena di amore ed attenzioni nei miei confronti. Oggi mi accorgo di assomigliarle molto nel carattere e spero di diventare una donna come lei. Mi sento veramente molto fortunata ad avere una mamma che lotta per me, una nonna, un meraviglioso fratellino piccolo e il mio ragazzo!
In questi 5 anni, prof, le ho scritto solo una volta confidandole un problema: l’anoressia della mia migliore amica. E’ una cosa che mi ha segnato molto e da lì ho sentito che questo era quello che volevo fare nella mia vita: aiutare gli altri. Condividere le mie esperienze.
E’ come se fosse una vocazione: mi sento chiamata a dare tutta me stessa per gli altri. In tutto ciò, visto che lei è comunque una professoressa di religione, le esprimo anche il mio parere su Dio. Non ho la più pallida idea se esista davvero come persona invisibile ma concreta, in mezzo a noi. Sicuramente ci sono energie positive e negative che influenzano ogni vicenda della nostra vita, ma ho tante domande a cui non so rispondere. La sola risposta che ho è che se ci fosse Dio, tante cose non succederebbero. Però, che ne so, può anche essere che esista. Comunque sia, non sapendo nulla, ho sviluppato una mia teoria e penso che Dio, Buddha, e tutti gli altri dei esistenti nelle religioni del mondo, forse sono la parte buona che c’è in noi stessi. Forse ognuno di noi è il Dio o il Buddha di sé stesso, nel senso che Dio (nella Bibbia e con i comandamenti) esprime la retta via da seguire nella vita, non fare cose brutte, non essere una cattiva persona…una specie di bussola… non ho idea su come spiegarmi meglio, ma spero che lei abbia capito. Boh, non lo so, forse neanche le interesserà quello che ho da dire io, visto che ne sentirà mille di storie e pensieri simili. Però io sentivo di dirglielo, dopo tutto questo tempo.
Un bacio grande! Alessia
Carissima Alessia, della tua lettera ho tagliato quasi niente. E’ troppo bello il tuo passare da est ad ovest e da un discorso all’altro.
Nelle tue ultime righe parli di Dio…Dio…
Dov’è Dio? E com’è?
Vincent van Gogh scriveva al fratello Teo: “Dio è come un faro a eclisse, ed è certo che in questo momento siamo nell’eclisse. Ciò non impedisce che senta un bisogno terribile di…la chiamerò con il suo nome…religione.
E allora vado fuori di notte, a dipingere le stelle”
Ed anche tu, Alessia, stai dipingendo il cielo stellato. Come (quasi) tutti noi.
Lo guardiamo, rimaniamo a bocca aperta per lo stupore e cerchiamo di balbettare qualcosa che abbia un senso divino. Tutti osserviamo e dipingiamo la nostra “notte stellata”, come Vincent van Gogh.
Ed ogni religione è un modo diverso di ammirare le stelle.
Pensa Alessia che, nel 1997, la Commissione Teologia Internazionale della Chiesa Cattolica ha scritto un documento intitolato “Il cristianesimo e le altre religioni” dove ha detto che “La Chiesa, depositaria della religione annunciata da Cristo, è persuasa di essere l’autentica Chiesa di Cristo e di Dio. È pure consapevole che anche al di «fuori» dei suoi confini visibili in concreto nelle diverse religioni, si possono trovare «semi del Verbo» («semina Verbi»).
In parole semplici, ha affermato che, nell’Universo, c’è una Parola Creatrice (il Verbo) che semina in continuazione la sua Parola, dappertutto!
Sia nella religione cattolica che in territori ed in cuori fuori dal suo “recinto”.
Siamo immersi in una realtà divina dove Dio è dappertutto e parla a noi in continuazione.
Non Lo vediamo, eppure Lo cerchiamo.
Non Lo sentiamo, eppure Lo intuiamo.
Siamo nell’eclisse, eppure ammiriamo le stelle.
E non ci arrendiamo al “si vive una volta sola”.
Vogliamo vivere per sempre.
Se ci pensi bene, questa è la caratteristica propria dell’amore.
Non ci fermiamo mai al “si ama una volta sola e solo qualcosina per volta”.
Noi vogliamo amare tutto e per sempre!
Amare il nostro passato (riconciliandoci con i suoi errori) ed amare il nostro futuro (mettendo al tappeto le nostre preoccupazioni). Amare noi stessi, ma anche gli altri. Amare il nostro fidanzato, ma anche i nostri amici …e perfino i nostri colleghi di lavoro.
Siamo sereni quando allarghiamo le trame dell’amore fino al film guardato od al libro letto, passando per ogni cosa od azione, che il tempo ci cuce addosso.
Io sono certa che tu porterai amore ovunque andrai. In cinque anni l’hai dato anche a me, attraverso il tuo sguardo dolce e concentrato. Quando in quinto ti ho vista innamorata (ricambiata) di Massimiliano, un giorno gli ho chiesto: “Sei davvero innamorato di Alessia?”. La sua risposta mi arrivò prima con gli occhi splendenti di entusiasmo e poi con le sue decise parole: “Sì prof, tantissimo!”.
Io resto affascinata da come il Verbo di Dio, si infili nei cuori di due ragazzi, facendoli innamorare e rinvigorire con le vitamine della vita.
Quel Verbo di Dio si è fatto Carne (e questa cosa mi manda piacevolmente fuori di testa!).
E’ per questo che, pur essendo una studiosa di tutte le religioni perché affascinata dai diversi cammini spirituali, rimango però follemente incantata dal Verbo di Dio che diventa bambino.
Quel bambino è strapieno delle stelle del firmamento, perché è il Signore delle galassie.
Il Logos (come lo chiama s. Giovanni nel suo Prologo) è venuto sulla terra per farci conoscere ogni sillaba di Dio.
Sillabe sparse nel vento di ogni storia umana.
Dove c’è gente di buona volontà, lì c’è Dio.
Carissima Alessia, te lo dico con tutto il cuore e convintissima: tu sei una donna di buona volontà.
Dio parlerà, tramite te, a tante persone.
Non importa se tu credi o non credi in Dio.
Lui crede in te.
“Chi procaccia il bene, si attira benevolenza” (Proverbi 11,27) e tu benevolenza avrai.
Buon cammino Alessia!
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Buongiorno, è da qualche giorno che visito questo sito che trovo molto bello, interessante, semplice e “magico”. Ci sono arrivata sicuramente non per caso …e ne sono contenta!!! Vorrei fare i miei complimenti, e non di rito, alla persona che lo ha creato e lo cura con professionalità e immenso amore. Per chi è sempre alla ricerca di Dio e vuole saperne sempre di più … questa è una stupenda finestra a cui affacciarsi per guardare “oltre” …, sentire il Suo profumo, percepire una Sua carezza, ascoltare un Suo insegnamento, interiorizzare la Sua parola e avvertire la Sua presenza. Buon proseguimento e buon lavoro.
Grazie Lella per questo messaggio! Niente avviene per caso… e neanche questo blog è nato dalla casualità. Persino il suo nome non proviene dal caso!
Potrei raccontare centinaia di aneddoti riguardo al blog ed alle tante persone che mi scrivono (più spesso nella pagina facebook o nella mia email) ma io preferisco molto quando mi scrivono qui. E’ un modo per condividere meglio.
Avrai capito che sono un’insegnante e che queste lettere sarebbero sempre rimaste tra me ed i miei studenti se non fosse avvenuto un’incontro “casuale”.
E, come un effetto domino, di mese in mese, il blog è cresciuto ed ora è diventato un libro.
Ed il tuo commento?
L’ho letto verso mezzogiorno quando ero appena uscita da un’incontro dove si parlava del blog e del suo “senso”.
Il caso? Il destino? La fortuna? la sfortuna?
Preferisco Dio.
Un abbraccio Lella!
Concordo con te, Lella.
Questo è un blog speciale. Io ne sono perdutamente innamorata!