I profeti della vita

Lei si chiama Liz Chicaje Churay.
Fa parte di quella porzione d’umanità che mi fa sperare nel futuro.
È una creatura umana che sta lasciando orme belle del suo passaggio sulla terra.

 
È nata in Perù ed è grazie al suo amore per la madre Terra e per il nostro futuro se, nel 2018, dopo anni di coraggiosa difesa di 800mila ettari di foresta amazzonica, è stato istituito il Parco Nazionale di Yaguas
In questo luogo, che si trova nel nord est del Perù, si tutela sia la biodiversità che le tribù indigene del territorio.
Insomma: si tutela la vita!
 
Liz ha detto: “Le tribù indigene si sono unite per lottare insieme per la creazione del Parco di Yaguas e non è un caso. Viviamo nella giungla da sempre, nessuno conosce la natura meglio di noi e per questo la necessità della sua tutela per noi è assolutamente spontanea“.
 
Quando le hanno consegnato il Nobel per l’ambiente (il Goldman Environmental Prize viene comunemente definito così) le hanno riconosciuto proprio la sua conoscenza della natura.
Il motivo del premio è l’aver salvato
1.500 pangolini!
Ed in effetti, mentre nel 2019 qualcuno andava dicendo che la pandemia mondiale era arrivata a causa dei pangolini (non sto scherzando, purtroppo! ) lei ne salvava a migliaia dai bracconieri.
 
Perché li uccidono?
Perché in Asia sud-orientale sono convinti che abbiano presunte proprietà curative nelle scaglie della loro corazza.
Così, nonostante ci sia un divieto internazionale, il pangolino resta l’animale più cacciato e trafficato illegalmente al mondo.
Misteri della miseria dell’umanità, spesso intrappolata nelle falsità che lei stessa si crea.
 
Ma poi arrivano alcuni profeti della Vita, come Liz.
Nel 2014, proprio perché vedeva quest’assurda attività di morte, ha fondato l’associazione Save Vietnam’s Wildlife.
Da tre anni, l’organizzazione dispone anche di un’unità speciale anti-bracconaggio, in collaborazione con il governo di Hanoi e altre ong.
 
Liz, 39 anni di amore per la Terra, continua a difenderla (e a difenderci) dalla deforestazione e dall’estrazione mineraria e petrolifera, fatte incoscientemente in luoghi essenziali per la biodiversità e per l’equilibrio ecologico di tutto il pianeta.
 
Il Parco nazionale oggi, si estende per 868mila ettari e ospita tremila diverse specie di piante, oltre 550 di uccelli e 550 di pesci.
 
Viva la vita!

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