Se leggerete questo post, sappiate che scoprirete un tesoro che pochi conoscono.
Se siete pronti, entrate con me nella Basilica Inferiore di san Francesco, ad Assisi.
Fatto?
Lo so; il primo momento si rimane a bocca aperta.
Vi lascio tutto il tempo di lasciarvi piacevolmente travolgere dall’emozione.
Sappiate che “La chiesa inferiore ha la funzione di chiesa sepolcrale (è qui che c’è la cripta con il corpo del santo) e la cosa che più colpisce,
rispetto alla parte superiore, è l’oscurità. Tutta la costruzione si presenta come una grave, potente, oscura struttura ad archi schiacciati, in netto contrasto con la Chiesa Superiore slanciata, spaziosa, ariosa, luminosa.” (tratto dal libro “Nei luoghi di Francesco per incontrare Dio”, Editrice IF Press)
Ora iniziate a camminare lentamente verso l’altare principale,
guardandovi intorno con la consapevolezza che state camminando lungo una storia antica,
scritta in una chiesa “iniziata nel luglio del 1228 sotto la soprintendenza di frate Elia e decorata dai più illustri artisti del tempo: da Giotto a Cimabue a Simone Martini” (tratto dal libro “Nei luoghi di Francesco per incontrare Dio”,
Editrice IF Press)
Se siete giunti di fronte all’altare maggiore, “potete alzare lo sguardo intorno a voi e lasciarvi andare al senso di meraviglia di fronte all’opera cosmatesca ricca di mosaici ed agli affreschi che ricoprono tutto il mondo intorno a voi” (tratto dal libro “Nei luoghi di Francesco per incontrare Dio”, Editrice IF Press).
Dirigetevi ora alla vostra sinistra e sappiate che, nel transetto dove vi trovate, state per fare un salto nel Trecento!
“Sulla grande volta a botte si trovano le Storie dell’Infanzia di Cristo e la Crocifissione con santi francescani di Giotto e collaboratori; in basso vi sono la Maestà con angeli e San Francesco
di Cimabue.
Osservate questa famosa immagine del santo e leggete ciò che ci dice Celano sull’aspetto fisico di Francesco: “Era di statura mediocre, accostantesi al piccolo; aveva testa regolare e rotonda, viso un po’ lungo e sporgente, piccola e piana la fronte, di giusta grandezza gli occhi neri, e pieni di semplicità, capelli neri, sopracciglia diritte, naso regolare sottile e diritto, orecchie staccate ma piccole, tempie piane, lingua insinuante ardente e acuta, voce vibrante dolce limpida sonora… Scarno, ruvidamente vestito, di poco sonno, di mano instancabile. Nella sua grande umiltà si mostrava dolce con tutti, uniformandosi saggiamente ai costumi di ognuno, più santo tra i santi, e tra i peccatori come uno di essi” (da Vita prima di San Francesco d’Assisi di Tommaso da Celano)” (tratto dal libro “Nei luoghi di Francesco per incontrare Dio”, Editrice IF Press)
Ora state a pochi metri da una reliquia unica al mondo.
Fate qualche passo ancora ed entrate nella Cappella di San Giovanni Battista che contiene il tabernacolo…il SS.mo…il Re dei Re.
Mentre siete lì, sedetevi ed ascoltate questa storia.
E’ il 1319 e Tommaso degli Orsini sta portando ad Assisi un grande regalo. Questo principe romano lo aveva ricevuto dal Pascià di Damasco (suo prigioniero di guerra) il quale, a sua volta, l’aveva tolto da una chiesa di Gerusalemme.
Quest’oggetto preziosissimo è un velo dalla tessitura antichissima; un genere di veli che erano in uso dai grandi della terra, perché costituiti di bisso.
La preziosità è dovuta però al fatto che pare essere appartenuto alla Madonna.
Giuseppe da Copertino, vissuto per molti anni in questo Sacro Convento e noto per i suoi rapimenti mistici, un giorno andato in estasi domandò alla Madonna se fosse realmente il suo velo. La Madonna rispose: “Credimi, figlio, quello è il mio velo, e mi servì per avvolgere il Bambino Gesù”.
Quando i Re Magi portarono i doni al Signore, oltre a oro, incenso e mirra, portarono altre cose preziose tra cui questo velo di bisso. Il bisso è una specie di seta naturale marina, ottenuta da un filamento che secernono alcuni molluschi bivalvi per abbarbicarsi alla roccia, la cui lavorazione era sviluppata nell’area mediterranea.
Questo prezioso velo, nel 1319, arriva ad Assisi grazie al principe Tommaso degli Orsini che aveva avuto prova tangibile della sua preziosità. Tempo prima, a causa di una malattia gravissima, era stato ridotto in fin di vita. Pensò allora di pregare san Francesco, amatissimo da tutta la sua famiglia, decidendo di votare a lui la sua vita. Con grande meraviglia di tutti coloro che stavano assistendo alla sua morte imminente, guarì contro ogni speranza. Allora decise
che avrebbe regalato al luogo che ospitava il corpo del santo, la cosa più preziosa che aveva: la reliquia del velo della Madonna che lui aveva riportato dalla crociata.
Quel velo è ora davanti ai vostri occhi, proprio sopra il tabernacolo.
Più volte, nel passato, Dio ha ascoltato le preghiere degli Assisani che andavano ad invocarlo lì, avanti a quel prezioso velo. Per questo in Assisi erano soliti ricorrere al sacro velo di Maria in tutte le pubbliche necessità ed ogni qual volta la città era minacciata da qualche sciagura.
Il cupolino che si trova all’esterno della Basilica serviva perché si potesse dare ai fedeli, in piazza, la benedizione con il Velo.
Se capitate per Assisi, non lasciatevi sfuggire qualche minuto di intimità con Maria, seduti davanti a questa reliquia.
Molti non conoscono questa storia; voi che siete arrivati alla fine di quest’articolo, sì.
“Maria, che hai avvolto Gesù con quel tuo velo, puoi mettere anche noi accanto a tuo Figlio?
Tutti noi che cerchiamo rifugio dagli stravolgimenti della vita, possiamo essere accolti sotto questo tuo antico manto?
Madre, puoi riscaldarmi in quel prezioso tessuto di bisso, per farmi chiudere gli occhi sereno, in
ogni notte che verrà?
E visto che ci siamo, puoi allargare il velo per accogliere anche le persone che amo?
Se mi dirai di sì, anche Dio sorriderà!”
Se qualcuno volesse acquistare il libro “NEI LUOGHI DI FRANCESCO PER INCONTRARE DIO”, basta andare nel sito della Casa Editrice (che tra l’altro lo sta promuovendo anche con uno sconto!) http://www.if- press.com/It/Libro/7/22/Nei_luoghi_di_Francesco_per_incontrare_Dio La stessa Casa Editrice sta promuovendo il libro anche qui https://www.facebook.com/editriceifpress/ e qui https://twitter.com/if_press
Cara Cristina. Ti faccio qua i miei migliori auguri per questo nuovo anno che stà per sbocciare.
Lo trovo un posto più intimo.
Ho preferito di proposito scrivere sotto quest’articolo perché voglio farlo alla presenza di San Francesco e della nostra Madonnina cara.
Conto al più presto di poter acquistare anche questo libro.
ps sono sbocciata la Vigilia di Natale: durante la mezzanotte, in quei pochi secondi.
Fino a qualche ora prima avevo il cuore in tempesta: avevo pensato quasi di lasciar perdere tutto. Non riuscivo a sentire l’Amore di Dio dentro di me, e, non so come spiegarlo, ma è “nato”.. Anche per me è nato Gesù Bambino..
Non ho fatto propositi per il nuovo anno, se non quello di poter avere sempre il cuore pieno d’amore, a prescindere a chi lo donerò.
Grazie sempre per la tua disponibilità.
Un abbraccio forte forte.
Ti voglio bene.
Carissima Tania, la “rinascita” che è accaduta a te, è segno della vicinanza con Dio. Sempre Lui ci guarda, ci ascolta e ci soccorre. Anzi: più ci affidiamo a Lui e più Gli piace starci vicino e dimostracelo concretamente. Basta alzare le antenne. Stanotte ho ricevuto un messaggio di una mia alunna in questo senso (cioè sui segni che ci circondano e ci guidano…chissà quando riuscirò a farci un post per il blog, viste le numerose lettere a cui ancora devo rispondere). Un grandissimo abbraccio!!!
Sarebbe fantastico un post sui segni! 🙂
Sai che il mio Cammino di ricerca ( anche se non cattolico al 100%) è iniziato con un libro di Coelho dove parlava proprio dei segni che ci manda Dio/Universo?
Anche se, poc’anzi, ho letto un articolo di Aleteia dove è stato quasi “condannato” per non essere neanche lui al 100% cattolico.
A me i suoi libri mi hanno aiutato tutti: o almeno quelli che ho letto più volte.
Cmq, aspettiamo il tuo nuovo post! 🙂
Un abbraccio anche a te, Lella! 🙂
Cara Cristina buon pomeriggio e buon anno. Tutto ciò che scrivi è meravigliosamente bello e coinvolgente. Ogni volta resto rapita e leggerei per ore e ore … senza avvertire alcuna stanchezza ma tanto interesse e curiosità; che dire.. se nn rinnovare i complimenti, bravissima! Bene questo nuovo anno è appena iniziato ed io ti e vi auguro per i prox 364 gg felicità gioia serenità e tanta pace nel cuore nonché di realizzare ogni vostro sogno desiderio progetto sempre con la Benedizione di nostro Signore. Buon Anno a tutti.
Carissima Lella, grazie per questo messaggio! Dio mi ha dato questo dono: saper comunicare. Non sono brava a fare un sacco di cose, ma scrivere e parlare è una cosa che fare 48 ore su 24! Sono felice di averti incontrata qui nel blog! 😀 <3
Dimenticavo…nn conoscevo la storia del velo di Maria… Grazie! Grazie anche per la preghiera…umile ed essenziale. A presto…Un abbraccio di bene♡★♡
Nn conoscevo la storia del velo di Maria e trovo molto bella la preghiera semplice ed essenziale. Un abbraccio di bene!♡♡♡
Grazie Lella dell’abbraccio!!! Quel velo si può vedere ogni 15 agosto ed ogni 8 dicembre…se un giorno dovessi capitare in Assisi di questi periodi, approfittane per andare a vederlo con i tuoi occhi!