La vita è bella perché si paga cara…ogni giorno!

1387415551_masterchef-fotoLa scorsa settimana, mentre stavo stirando, guardavo distrattamente MasterChef Italia (la versione nostrana del talent show culinario Master Chef USA).

Il momento era delicato: si stava facendo il Pressure test (una prova a cui si sottopongono i concorrenti della squadra che ha perso la sfida in esterna).

Il clima era teso perché si trattava di preparare un piatto in pochissimo tempo e il concorrente che avrebbe cucinato il peggiore, sarebbe stato eliminato!

Ad un certo punto è arrivato il turno di Alberto, il concorrente più anziano della trasmissione. Cremonese, è un tipo originale, bravo ed umile allo stesso tempo.

Masterchef-alberto-naponiSimpatico ed intelligente ma quel giorno si vedeva lontano un miglio che non aveva proprio fatto un bel lavoro culinario.

Quando si presenta davanti ai tre giudici, basta il loro sguardo per capire che le cose si erano messe proprio male.

Avete presente quei primi piani televisivi, dai giudici al concorrente e viceversa insieme a quella musica di sottofondo che mette inquietudine?

Proprio in quel momento lì, con l’ansia dell’attesa del verdetto al massimo, il nostro Alberto, consapevole di aver fatto una schifezza (mi faceva una tenerezza con i suoi occhioni tristi ed oramai rassegnati al triste responso) ha detto quasi sottovoce:

“Eeehhh…lo so; stamattina sono nato male”.

Uno dei giudici si ferma e chiede incuriosito: Cosa hai detto Alberto?”

“Ho detto che stamattina sono nato male e purtroppo non ho saputo dare il meglio di me”

Il giudice, una volta sicuro di aver compreso correttamente la frase di quel concorrente sempre  affascinante  quanto signorile nei modi, lo guarda ancora più incuriosito e gli dice: “E’ la prima volta che sento dire questa frase! In genere si dice STAMATTINA MI SONO ALZATO MALE ma non STAMATTINA SONO NATO MALE!”

Ma Alberto, calmo  e con la certezza di star dicendo la cosa più ovvia del mondo, spiega che ogni mattina noi nasciamo.

Nella nostra vita nasciamo e rinasciamo ancora, ogni giorno.

Che meravigliosa naturalezza nel dire una cosa profondissima eppure ovvia! 

In quel momento (proprio in quel momento) mi arriva, sul mio cellulare, il messaggio della mia alunna: “Prof, credo di aver trovato l’idea giusta per il manifesto del nostro spettacolo del 30 marzo. Dobbiamo parlare di rinascita, no?! Guardi se le piace e mi dica il suo parere.” 

manifesto fiore 1Lascio perdere tutto ciò che stavo facendo e vado a controllare l’allegato della posta: ME RA VI GLIO SO!!!!!

Cosi ho risposto alla mia alunna: ME RA VI GLIO SO!!

Guardavo il bellissimo centro storico della mia città…guardavo quella bambina cogliere un fiore colorato dal tombino…

(Psss, se la mia alunna sa che ho pubblicato la sua immagine prima di averla perfezionata, mi uccide! Chiunque legga, non l’avverta!”

 

 

In quel momento, mi si sono sovrapposte la frase di Alberto e l’immagine della mia Fiore-arancionealunna e il tutto mi diceva: “La rinascita è possibile! Se diventiamo come bambini, capiremo al volo che dai diamanti non può nascere niente ma dal letame nascono i fior!” 

E così, ringraziando De Andrè per questa frase geniale che mi ha sempre aperto il cuore all’essenza delle cose, stamattina mi sono messa a scrivere questo post, nell’unica ora libera che mi sono ritagliata.

Oggi pomeriggio lo stavo finendo quando ho sentito arrivare, nel mio cellulare, il suono che mi avvertiva di un messaggio su FB. Una mia studentessa mi scriveva: “Prof, ascolti quant’è bella questa canzone!”

E’ di Simone Cristicchi e si intitola “La cosa più bella del mondo”

La metto come sottofondo mentre lavoro e le prime parole sono: “Dalla vita ho imparato a rinascere…” 

Ma allora!!!

Tutto il mondo sta congiurando per far capire a questa mia testa dura, che ogni giorno si rinasce!!! 

Gli errori di ieri possono diventare le opportunità di oggi!

Le difficoltà di oggi possono trasformarsi nella forza di domani!

 

E all’improvviso, un flash…un pensiero…una parabola di Gesù.

matt_38Avete presente la parabola dei lavoratori delle diverse ore (Mt 26,1-16)?

Ma si!

La storia di quei lavoratori che …ma è meglio che ce la leggiamo!:) 

 

Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa, il quale, sul far del giorno, uscì a prendere a giornata degli uomini per lavorare la sua vigna. Si accordò con i lavoratori per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscì di nuovo verso l’ora terza, ne vide altri che se ne stavano sulla piazza disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna e vi darò quello che sarà giusto”. Ed essi andarono. Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso. Uscito verso l’undicesima, ne trovò degli altri in piazza e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?”. Essi gli dissero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna” .

Fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dà loro la paga, cominciando dagli ultimi fino ai primi”. Allora vennero quelli dell’undicesima ora e ricevettero un denaro ciascuno.  Venuti i primi, pensavano di ricevere di più, ma ebbero anch’essi un denaro per ciascuno. …”

Un denaro per ciascunooo????

Non la prendono bene i lavoratori del mattino presto!

Quella volta i sindacati ancora non c’erano, ma per una bella vertenza sindacale vi erano tutti i presupposti.

E, ragionando umanamente, li capisco: al tempo di Gesù la prima ora corrispondeva al levar del sole, la sesta ora corrispondeva circa a mezzogiorno e l’undicesima ora corrispondeva alle nostre cinque del pomeriggio.

Un po’ di differenza c’è!

Almeno a nostri occhi…occhi molto umani.

Ma Dio ragiona diversamente.

E qui è molto chiara la diversità: ai suoi occhi tutti riceviamo la stessa ricompensa: la salvezza!

Rinascere da salvati! Salvati dal male, dalle malattie, dalle lacrime, dal dolore, dall’ingiustizia, dalla volgarità, dall’ignoranza…

VLUU L210  / Samsung L210

“È per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio non in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti” (Efesini 2:8-9)

La salvezza, la rinascita!

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Qui, su questa terra, rinasciamo ogni mattina ed il fine è la Rinascita nel Regno di Dio.

 

Intanto però, in attesa della Rinascita di serie “A”, impariamo a rinascere qui ed ora!

La vita è bella perché si paga cara…ogni giorno!

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Vi aspettiamo domenica 30 marzo 2014 al Teatro Gentile di Fabriano.

Titolo dello spettacolo?

BASTA!

Storie di dolore e di rinascita

 

Ospite d’onore: CHIARA AMIRANTE

Teatro Gentile di Fabriano, ore 17.00 ed ore 21.00

Per prenotazioni: Giulia Sassaroli (331 2371208)

                              Maikol Morosini (3345931613)

 

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