


Ciao Cri, è‘ bellissimo quello che ti è successo, ed è ancora più bello perché lo hai riconosciuto, ti sei accorta che la Provvidenza stava operando e sei stata docile strumento; consapevole che quello era il meglio per te!
Ma come si fa questa magia? Come si fa a smettere di vedere la propria vita come un’insieme di strade sbagliate, interrotte, riprese, tentativi, poi ancora tentativi etc. Quando è che lo scarabocchio si trasforma in opera d’arte?
Dio ti benedica
Katia
Carissima Katia, io la vedo un po’ così. Hai presente quando stai pitturando un grande affresco? Mentre lo fai, mentre sei a pochi centimetri dall’intonaco fresco che stai dipingendo, non vedi molto bene ciò che sarà alla fine.
Lo immagini perché già ce l’hai un po’ in mente, ma ancora non ti rendi perfettamente conto dell’effetto che quella pennellata darà all’intera opera. Per questo, ogni tanto, è necessario allontanarsi ed osservare da lontano l’opera d’arte che sta emergendo.
Oppure hai presente quando abbiamo un pezzettino di terra a disposizione per farci giardinaggio? Iniziamo a piantarci fiori e piante per farlo venire bello come noi già lo immaginiamo. Però è necessario far passare del tempo per vedere realmente l’effetto finale.
Ecco…
Quando viviamo, passiamo tanto tempo (per forza di cose) con il pennello in mano a pochi centimetri dall’opera. Come possiamo, quindi, vedere con chiarezza l’effetto finale?
Viviamo concentrati nel mettere in terra la piccola piantina: ma come possiamo sapere, con certezza, quanti fiori darà alla fine?
Ci vuole lontananza e tempo per vedere meglio il senso degli eventi.
Anche quel mio racconto, io l’ho scritto a distanza di anni. Lì per lì non mi ero resa tanto conto dell’affresco che stava venendone fuori e dei fiori che sarebbero spuntati dalle mie scelte.
E fin qui ci siamo.
Eppure, ogni tanto, pur col pennello in mano, “sentiamo” chiaramente che certe coincidenze non sono solo il frutto del caso. Non è che ne abbiamo la certezza assoluta, ma “sentiamo” che Dio “non lascia vacillare il nostro piede e non si addormenta, ci custodisce come ombra, ci copre e sta alla nostra destra, vegliando su di noi sempre” (cfr. Salmo 120).
Quando “sentiamo”, è come se avessimo in mano sia la piantina piccola che la pianta sotto cui riposeremo. E’ come vivere presente e futuro, dandoci il permesso di non sentirci soli e abbandonati dalla vita. Continua a leggere Dio dispone di pochi di noi a cui sussurrare nell’orecchio. (Robert Browning)
Mi guarda negli occhi e, un po’ emozionata, mi consegna un bigliettino. E’ scritto a mano; con la calligrafia precisa di una settantenne abituata a dare importanza ad ogni singola lettera. Mi confida: “Quel giorno, all’improvviso, è stato come se qualcuno mi suggerisse queste parole. Stavo pregando quando ho sentito il forte impulso di mettere per iscritto quel che provavo e sentivo. Te la voglio far leggere”
E’ una preghiera bellissima, scritta da una persona semplice, “con la quinta elementare” (come dice lei), che parla con Dio in continuazione. “Maria, lo posso scrivere nel blog? Mi dai il permesso di far conoscere questo tuo tesoro spirituale, a tanti?” le chiedo. “Ma certo! Basta che non mi perdi quel biglietto; è quello che ho scritto quella volta e solo quello ho.” “Tranquilla Maria! Lo copierò al pc e te lo ridarò subito” e lei mi guarda sorridendo rassicurata.
18 – 9 – 96 Silenzio
Gesù, il silenzio davanti a te è la mia pace
Gesù, il silenzio davanti alla tua croce è il mio sostegno
Gesù, il silenzio davanti al tuo sangue versato è la mia salvezza
Gesù, il silenzio davanti al tuo cuore è amore per te
Gesù, il silenzio nella tua chiesa è oasi di consolazione
Gesù, il silenzio sulla cima della montagna è ammirazione del creato
Gesù, il silenzio mi aiuta a meditare le tue meraviglie
Gesù, il silenzio mi aiuta ma ancora non riesco a capire cosa vuoi da me.
Gesù chiedo aiuto a te.
Alleluia!!!
Il silenzio ci porta lontano da noi stessi e, contemporaneamente, sussurra proprio al centro della nostra anima. In questo misterioso movimento, percepiamo che questo mondo è un luogo d’esilio. E nel silenzio l’anima inizia a cantare melodie interiori eterne, andando al di là delle sette note conosciute. Continua a leggere E all’improvviso, nel silenzio, Dio arrivò…