



Continua a leggere GLI OCCHI DI CIELO DI UNA GUERRIERA DELLA LUCE
Seguo da tempo la tua pagina su Facebook e questo tempo sta coincidendo con un percorso interiore iniziato anni fa. Un percorso lento e faticoso ma che sta andando avanti. Più per caparbietà di Dio che mia, lo devo ammettere.
Ci sono giorni in cui mi frulla in testa una domanda che forse può apparire sciocca, ma che torna spesso a presentarsi nei miei pensieri. Così ho pensato di girarla anche a te.
Ti capita mai di voler pregare per qualcosa, per qualcuno o per te stessa e non trovare le parole? Cosa si fa in questi casi?
Pensa che ti ripensa, l’unica risposta che sono riuscito a darmi è che, dato che il Signore legge nei nostri cuori, allora Lui sente e ascolta anche le preghiere che, per chissà quale ragione, noi non riusciamo ad esprimere con le parole giuste.
Penso che sia così.
Spero che sia così.
Lo spero perché tante volte è così grande il peso che dobbiamo portare addosso che, non riuscire neppure a pregare o a trovare conforto nella preghiera, è un po’ triste. Almeno per me.
Scusa per lo sfogo e per il disturbo. In fondo neanche mi conosci.
Grazie per le bellissime cose che condividi nella tua pagina e Dio ti benedica per tutto quello che fai!!!
Caro Marco, mi chiedi se mi capita mai di avere la sensazione di non pregare nel modo gusto?
Certo!
Se mi venga mai il dubbio di parlare senza il giusto trasporto con Dio, fino a dubitare di essere ascoltata?
E certo!
Ma ti dirò di più. A te capita mai di distrarti, di annoiarti, di non aver voglia…?
Insomma Marco; siamo tutti nella stessa barca.
E’ la fatica del cammino spirituale dei figli della Luce, in lotta con la fragilità e con le nostre paranoie.
Ma “non mi pento dei problemi che mi sono creato, perché mi hanno portato fin dove desideravo arrivare” ha scritto Paulo Coelho.
Chiedersi “Ma sono ascoltato da Dio?” e poi cercare tenacemente una risposta significa non voler perdere di vista l’orizzonte del Cielo. Ed è lì che tutti noi vogliamo arrivare (coscienti o meno).
Ma a volte, per arrivarci, dobbiamo fermarci.
Riposarci.
Rientrare in noi e rimettere daccapo il film della nostra esistenza. Continua a leggere La santità è lasciarsi amare da Dio
“Buona sera Prof, come sta? Le chiedo scusa se la disturbo, ma sa… mi trovo in un periodo molto critico. In questo momento vorrei piangere, urlare, spaccare tutto. Vorrei andare lontano da tutto e da tutti.
Come si può tornare da una persona facendocela credere e poi lasciarla lì, senza neanche una risposta? … Sono arrivata ad un limite in cui non ho più forze. Non credo più a niente. Dall’ultima volta che ci siamo lasciati sono passati quasi sei mesi. Io ci ho messo tutta me stessa per cercare di provare ad
andare avanti, piano piano, a piccolissimi passi… e ci stavo anche riuscendo. Ora mi ritrovo al punto di partenza. Di nuovo. Mi sento solo tanto usata. Non sono un post-it che la gente può attaccarsi e staccarsi quando vuole. Sto davvero male. Posso capire che ‘sono le solite storie adolescenziali’, però io ci speravo con tutta me stessa. Ed ora mi
ritrovo ad un niente. È davvero brutto prof difendersi dalla persona a cui, prima, avevi dato tutta te stessa.
All’inizio era una persona fantastica, innamoratissimo, mostrava di tenerci, dopo vari mesi è cambiato tutto…Io mi sono sentita sbagliata… Si può
essere così stupidi da sapere come stanno le cose, ma continuare comunque a sperare e ad immaginarle diverse? Non so se sia un pregio o meno, ma spero che, prima o poi, anche io possa avere la felicità.
L’amore è per i coraggiosi prof…e, nonostante tutto, VIVA L’AMORE! ????
“E come posso sapere chi è la mia Altra Parte?”
“Correndo dei rischi, ma non cessando mai di cercare l’Amore.”
(Paulo Coelho da Brida)
Carissima Eleonora, mi hai proprio raccontato una bella storia di “rischi”. Il rischio di amare in età adolescenziale.
Ma poi continua questo rischio eh! Non ti preoccupare!
Cambia la modalità di amare (qualche volta); si passa dall’innamoramento all’amore (qualche volta); l’intensità e l’idealizzazione del partner non ha più lo stesso impatto dirompente della tua età (qualche volta) … ma il rischio rimane.
Il rischio di amare.
Se vuoi vivere una vita tranquilla (ma monotona), senza scossoni (ma priva di adrenalina) e senza sofferenze (ma spoglia anche di passione) non devi amare.
Non devi far l’amore.
Se invece ti apri all’amore, cominci un’avventura alla velocità dell’entusiasmo. Continua a leggere Tu non mi basti mai