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8 dicembre: Immacolata Concezione!
Dio non è sceso sulla terra come un Ufo e non è arrivato con effetti speciali: è semplicemente (si fa per dire) arrivato tra noi come fanno tutti i bambini di questo mondo: attraverso una madre.
Una sua creatura è diventata sua madre.
La ragazzina che lo ha accolto nel suo utero, dandogli proprio il suo DNA, era un’adolescente ebrea di nome Maria.
L’Onnipotente è entrato in lei.
La purezza di Dio l’ha attraversata, rimanendo in lei.
Colui che è senza peccato, è cresciuto per nove mesi grazie al nutrimento di una madre concepita, a sua volta, senza peccato.
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MARIA, FAMMI BRILLARE ED IL DRAGO ROSSO NON TEMERÒ
Maria, tu sei vestita di sole ed io ne sono felice!
Ora capisco perché amo così tanto il sole: la sua luce mi narra l’abito con cui Dio ci vestirà tutti quanti!
Lo intuisco.
Lo sento.
Ma il tuo abito sarà il più bello di tutti perché in paradiso, ad ogni tuo passaggio, ci farà brillare tutti!
Maria, stasera guardo la luna e so che i tuoi piedi la sfiorano.
Guardo le stelle e ne immagino dodici come corona su di te.
Poi guardo le mie gambe stanche e mi chiedo se tu sei qui, seduta accanto alla mia debolezza.
Sono certa che tu non sei lontana.
Vedo la luna, vedo le stelle e vedo anche te.
Qualcosa vedo con gli occhi e qualcosa con la fede.
Maria, noi donne sappiamo cosa sono le doglie del parto.
Tu sei incinta.
Urli di dolore.
Sei in pieno travaglio e quell’enorme drago rosso vorrebbe divorare il tuo bambino.
Che lotta c’è tra il bene e il male!
Che dramma c’è nell’universo!
Che battaglia c’è in ogni cuore d’uomo!
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8 dicembre: la festa di Dio che si diverte a confonderci
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“Io sono l’Immacolata Concezione”
Sono le 13.20, l’ultima campanella è appena suonata e la scuola si sta svuotando velocemente. Solo Haashim è ancora in aula con me. Sveglio, riservato, generoso, fa parte del bel gruppo di ragazzi islamici che frequentano la nostra scuola.
“Prof, io avrei un sacco di domande da farle. Mi passano per la testa. Sono tantissime…” “Scrivimele Haashim! Io le metterò in un file e ti prometto che, piano piano, ti risponderò”
“Posso davvero? Non disturbo? Forse qualcuna potrebbe essere stupida”
Gli sorrido, lo tranquillizzo. Haashim è intelligentissimo e mi fa strano vederlo così insicuro.
Ma lui è così dal primo anno: silenzioso e pieno di doti nascoste ai più (ed anche a lui qualche volta).
La sera stessa mi arriva la sua prima email.
“Prof, che cosa si festeggia l’8 Dicembre?Il 24 Dicembre e realmente nato Gesù o è solo un simbolismo?Che cosa gli angeli?
Noi siamo formati da corpo e anima…ma
il corpo ha lo “scopo” di tenere l’anima. Ma che cos’è l’anima? E il cosmo? Non so dove l’ho sentito, ma ricordo che qualcuno ha detto che, quando si muore, si perde del peso e si pensa sia l’anima.Dentro l’anima vi è questo cosmo (o come si chiama non so lo so) che è una parte dell’universo, cioè di Dio che ” brucia” dentro di noi…non so come ci sono arrivato a pensarlo.
Perchè ci fa paura ” il diverso” e reagiamo con odio e violenza?
Chi sono i sosia? Si dice che, nel mondo, ce ne siamo 7 … quindi io sarei un riflesso di qualcun altro?”
Caro Haashim, iniziamo dalla prima domanda: i cristiani l’otto dicembre festeggiano l’Immacolata Concezione.
Premessa importante: per i cristiani Gesù non è un profeta, ma Dio che è diventato un uomo.
Proprio Dio in persona venuto sulla terra!
Il Creatore è diventato creatura, pur rimanendo Creatore.
Si parla di Gesù come di Dio e uomo allo stesso tempo. Continua a leggere “Io sono l’Immacolata Concezione”
L’immacolata Concezione dal punto di vista dell’angelo
Non so se vi ricordate la scena dell’annunciazione nel film “Gesù di Nazareth” di Zeffirelli.
Due minuti e ventotto secondi di puro incantevole mistero.
C’è il sottofondo del frinire delle cicale, la luce della luna che illumina Maria, un ululato in lontananza, l’abbaiare dei cani e questa ragazza ebrea che spalanca improvvisamente gli occhi, intuendo una presenza.
Nel bel mezzo della notte la Madonna è svegliata da una piccola finestra in alto che, inspiegabilmente, si apre ed inizia a sbattere.
Piano, con circospezione, si gira lentamente verso la finestra.
Strisciando quasi per terra e fissando la finestra, cerca di allontanarsi il più possibile da essa.
Fuori, gli animali continuano a fare uno strano concerto di sottofondo.
Sembra che anche loro siano agitati ed avvertono una presenza misteriosa.
E poi ecco che arriva: è la paura.
Negli occhi di Maria si legge la paura.
Con uno scatto felino si alza in piedi e corre verso il muro, nel lato opposto alla finestra, senza distogliere lo sguardo da quella luce che entra.
Vede qualcosa che il regista non fa vedere.
In quella scena anche noi vediamo tutto, attraverso gli occhi di Maria.
Esattamente come quando leggiamo l’annunciazione nel vangelo: sappiamo tutto attraverso le parole di Maria, l’unica testimone di quella “benedetta” sera.
“Ma chi sei tu? Cosa vuoi?” mormora Maria con la voce affannata dalla paura.
Siamo abituati così tanto alle nostre tranquille (ed anche un po’ infantili) immagini angeliche con ali e tuniche bianche, che non ci viene in mente che potremmo avere paura di fronte alla loro potenza sfolgorante. Continua a leggere L’immacolata Concezione dal punto di vista dell’angelo
A tutti i frammenti, a tutti gli atomi di Maria sparsi nel mondo che hanno nome donna…
Sto cercando parcheggio avanti al supermercato e penso: ma Dio, è proprio qui, accanto a me?
Anche ora che sto guardando nervosamente l’orologio perché sono in pericoloso ritardo rispetto alla mia tabella di marcia?
Anche quando, tra gli scaffali, sceglierò l’offerta più conveniente?
E pure quando sarò alla cassa, alla ricerca della tessera fedeltà per la raccolta punti?
E anche quando devo prendere decisioni ben più importanti che non la scelta del prosciutto crudo da acquistare, posso contare su di Lui?
E mi protegge pure quando ho la paura che bussa così forte nella mia mente che le parole del salmo “anche se andassi per una valle oscura non temerò alcun male” mi sembrano irreali?
E anche quando…?
Penso a tutto questo stamattina, vigilia della festa dell’Immacolata. Improvvisamente collego i miei dubbi e le mie domande, ad un ricordo. Ero nella cattedrale della mia città ed il sacerdote che era venuto a Fabriano per predicare durante la Novena della Madonna del Buon Gesù (festa molto sentita nella mia città) mi aveva detto: “Vedo che lei ha tante amiche. Perché non si fa amica anche Maria? Le parli come si parla ad un’amica. Le chieda consiglio, coraggio, amicizia…”.
Certo non è facile come su facebook. Però chi, meglio di lei, può farmi capire che Dio ci è sempre vicino?
Che la dicotomia tra sacro e profano è un’autolimitazione che ci siamo creati noi umani.
Che nulla è profano in sé, e nulla è sacro in sé.
Che la sacralità non può essere presa in ostaggio da nessuna religione, perché è dappertutto. Anche al supermercato.
Che ogni donna è un po’ Maria e che Lei è un po’ in tutte noi. Continua a leggere A tutti i frammenti, a tutti gli atomi di Maria sparsi nel mondo che hanno nome donna…