Sto guardando la puntata di Ulisse dedicata alla Giordania (la potete rivedere in questo link: https://www.raiplay.it/video/2023/09/Ulisse-il-piacere-della-scoperta—Petra-e-i-tesori-della-Giordania-32a41729-cec7-4f8a-8d19-27fe8245308e.html )
e sono al 28esimo minuto circa, quando Alberto Angela è nel punto del Giordano dove si presume sia stato battezzato Gesù da Giovanni Battista.
Il punto preciso, ovviamente, non si conosce. Ma quel punto del Giordano è interessante perché lì intorno l’archeologia ha scoperto almeno otto chiese (che tra l’altro operavano anche in epoca islamica, simbolo di tolleranza dell’epoca), cinque fonti, un monastero e delle vasche battesimali (in una ancora oggi i pellegrini possono immergersi).
Ma in tutta questa storia, la cosa che più mi colpisce è il fatto che Gesù si sia fatto battezzare nel punto più basso della terra.
Forse non è un caso.
Il nome “Giordano” significa “che scorre sempre più giù”.
Forse la Parola di Dio è scesa proprio nel Giordano per raccontarci che non si allontanerà mai da nessuna nostra “bassezza” (geografica o umana).
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