Io lo so com’è la notte.
Ma meglio di me, lo sai Tu, Dio dei Cieli venuto a camminare sulla terra.
Terribile l’incomprensione e il tradimento con cui ti abbiamo circondato!
Mio Signore, te lo dico con tutto il mio cuore:
a volte mi sembra quasi di sentire il grido che sale da tutta la terra.
E’ un grido di nostalgia dell’Amore.
E’ una profonda malinconia per il paradiso perduto.
E’ sangue che esce a causa di spine e cardi che vorrebbero eliminare le violette e le primule.
E’ crudeltà gratuita che provoca dolore indicibile e singhiozzi agli innocenti.
Mio Gesù, Dio di Luce sceso nella nostra notte con addosso il seme di Adamo:
quand’è che hai scelto di venire tra noi per gridare anche tu l’angoscia nostra?
Sei diventato l’Amore tradito, malmenato, crocifisso e sepolto.
Ti amo mio Signore.
Io so che l’hai fatto per me.
Perché anche io fossi dove sei Tu.
Già da ora.
Tu sei Amore ed io sono con Te.
Questo è il luogo segreto dei nostri appuntamenti.
La croce si alza ed il Cielo si abbassa.
Le tue braccia si allargano e lì veniamo protetti.
Il tuo cuore si lacera e il tuo sangue ci porta in paradiso.
E il paradiso è adesso.
E’ poterti dire “Ti amo!” ascoltando la tua risposta per me sul Golgota: “Ho fatto tutto questo per averti vicina per sempre!”
Ti credo, mio Signore.
Ti amo, mio Dio.
Non ti abbandono, mio Gesù.
M.C.
Il dipinto è di Lucia Merli, pittrice piacentina.