ERA IL 13 MARZO 2013

“Fratelli e sorelle, buonasera!” ❤
Era il 13 marzo 2013 quando il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio veniva eletto 266° Papa della Chiesa cattolica.
Primo Pontefice gesuita nonché proveniente dal continente americano.
Io quella sera me la ricordo.
Ero in cucina.
Come tutti ero curiosa di conoscere il nuovo Papa.
Stavo portando un piatto d’insalata a tavola quando spuntò fuori quel sorriso.
Su quella grande terrazza su piazza San Pietro si affacciò quel sorriso.
La piazza era piena.
Io ero sola in casa.
Mi fermai.
Più che altro ero mossa dalla curiosità.
Poi lui cominciò con quel “Fratelli e sorelle, buonasera!” e subito mi si allargò i cuore. Quella semplicità nel salutare mi piacque così tanto!
Poi continuò:
«Fratelli e sorelle buona sera, sapete che il dovere del Conclave era dare un papa a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo… Ma siamo qui».
Eh già.
Eravamo tutti lì.
Di origini piemontesi, aveva scelto il nome di Francesco in onore di San Francesco di Assisi, da lui stesso definito «uomo di povertà, uomo di pace».
Ma poi arrivò il momento che mi commosse.
E guardate che io non mi commuovo facilmente.
Ma quel gesto…quella richiesta…
«E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima … prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me.»
Quel giorno pregai per lui con tutto il cuore.
Non sapevo niente di lui.
Eppure stava entrando subito nel mio cuore.
Lo so: ho ripetuto il termine “cuore” forse troppe volte.
Ma con lui, quel giorno …

Qui di seguito metto l’intero breve discorso di quella sera, di Papa Francesco.
«Fratelli e sorelle, buonasera!
Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo … ma siamo qui … Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca.
[Recita del Padre Nostro, dell’Ave Maria e del Gloria al Padre]
E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo e nel quale mi aiuterà il mio Cardinale Vicario, qui presente, sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella!
E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima – prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me.
[…]
Adesso darò la Benedizione a voi e a tutto il mondo, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
[Benedizione]
Fratelli e sorelle, vi lascio. Grazie tante dell’accoglienza. Pregate per me e a presto! Ci vediamo presto: domani voglio andare a pregare la Madonna, perché custodisca tutta Roma. Buona notte e buon riposo!».
M.C.????

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