Gesù, Signore dalla pelle di Luce,
come vorrei essere stata lì, con Pietro Giacomo e Giovanni.
A me hai lasciato solo occhi di fede.
Con quelli Ti guardo.
Con quelli mi guardo.
Ed intravedo anche in me quella luce che è Tua.
Quando penso di essere inutile, di non farcela,
di essere d’impiccio o di essere buio,
fammi intravedere con la pelle di Luce come la tua.
Gesù, Dio dalle vesti luminose,
aprimi il tuo guardaroba di Paradiso
e scegli Tu per me quale vestito indossare oggi.
Una mente più aperta? Un cuore più delicato?
Una fiducia più audace? Un ascolto più attento?
Scegli Tu le vesti luminose adatte a me.
Tu, Luce dell’universo, rivestimi da cima a fondo
perché io voglio essere un pugno di luce gettato sul mondo.
Gesù, Figlio del Creatore di ogni cosa che respira e che c’è,
introduci anche me nel dialogo con Mosè ed Elia.
Fammi entrare nei sussurri di coloro che già sono in Cielo
e che vedono la Luce del Padre in ogni cosa che esiste.
Voglio lanciare lontano da me,
il fango e il pessimismo attaccato ai miei piedi.
Voglio alzarmi dal terreno che sembra avere solo dolore,
e sapere che in tutto Dio “è” ed “agisce”.
E che ad ogni inverno, succede inevitabilmente e sempre,
la Sua primavera!
