Attenzione: cuore infranto!

cuore-infrantoProf, l’amore fa male, troppo!

Non pensavo che fosse cosi; non pensavo che aver amato una persona avrebbe fatto così tanto male! Sono troppo piccola per stare così male; non me lo spiego, non ha senso..

I ricordi di lui vengono come flash in continuazione; mi basta sentire una parola, mi basta vedere un fiore, mi basta trovarmi in un posto in cui c’era anche lui. Mi basta vederlo vicino ad altre ragazze.

La nostalgia è una cosa davvero stressante.

In concreto posso descriverlo come uno scalatore che arriva in cima e poi cade! Ha toccato la gloria e poi, in un attimo, tutta la sua fatica, tutto il sudore, la speranza, l’adrenalina, tutto finito!

Non sento più quel qualcosa che mi spinge a farlo di nuovo, a riprovare quando cadi… Detto in modo semplicistico, non sento più quella cosa che spinge i bambini a rialzarsi quando cadono, per imparare ogni giorno a fare un passo in più fino a giungere a correre.

Mi sento fragile, fragilissima, perché non ho perso solo un amore ma anche un amico! Quello che mi teneva sempre in piedi in qualsiasi momento.

Ora che succede?

Dovrò imparare a tenermi in piedi da sola? A camminare da sola?

Ma tanto, poi passa, perche é sempre così.

Imparerò da sola e starò bene di nuovo, perche la vita é lunga e non si ferma un attimo! Scusi prof, mi sono svegliata ascoltando una canzone che mi ha fatto pensare a questo, a tutto e ho dovuto scriverlo per liberarmene e ho deciso di scriverlo a lei!

Come se fosse il mio diario.

Buongiorno!” 

sofferenza+d-amore2Cara Annalisa, che bello stamattina!

C’è qualcosa di più bello, infatti, del leggere che l’amore sta squarciando l’anima di una tua alunna, fin dal mattino appena alzata?

Grazie per questo buongiorno!

Ti vedo soffrire e sono felice per te!

Brava! Continua così, mi raccomando! 

Sei fantasticamente aperta all’amore mentre dici che ti stai chiudendo ad esso; una specie di miracolo a 360 gradi! Ti lasci l’amore alle spalle e te lo ritrovi avanti a te, che ti sta precedendo!

Sei così piccola e stai soffrendo già così tanto: meraviglioso! 

Stai superando la cottarella infantile per entrare nel Ballo delle Debuttanti del grande Amore: benvenuta principessa! 

Roberto Benigni, in una celebre scena di un suo film, diceva ai suoi alunni che per scrivere una poesia d’amore (che sono le più difficili da comporre) ci vogliono almeno almeno un’ottantina d’anni.

Un’ottantina d’anni…e tu a 15 anni, già ne stai scrivendo una! 

Tu stai già scrivendo la tua poesia d’amore con le lacrime; ma non devi aver paura di soffrire!

Non devi diventare un’anoressica dell’amore per timore delle lacrime, facendo spazio all’indifferenza affettiva per difenderti dal dolore.

E’ un attimo arrivare ad autoanestetizzarsi, riservando per sé il ruolo della  bella e indifferente, sprezzante verso l’umana vulnerabilità.   

Intanto scrivere e raccontare la tua sofferenza è già un passo importante per firmare, finalmente, un Trattato di Pace tra te stessa e l’Amore. 

Poi, quando tutte le lacrime saranno piante, quando raggiungeranno il fondo di quel terribile pozzo, il tuo sguardo si volgerà finalmente da un’altra parte, per un amore che, per ora, ancora non conosci. 

Ma adesso? Che fare?

Aspettare immobile che passi questa tempesta interiore?

Ora puoi ufficialmente mettere un cartello sulla tua anima con su scritto: “Attenzione; cuore infranto!”.

Sii delicata con la tua anima, perché un cuore infranto può far perdere la speranza, arrivando ad alimentare la disperazione.

Per evitare l’autocommiserazione o la chiusura nel tuo dolore, scrivi, sfogati, comunica, passeggia, prega, ama… 

Proteggi la tua anima che, da bruco si sta trasformando in farfalla.

Una farfalla che, a trasfigurazione ultimata, non ricorderà più quando stava strisciando per terra e le ali non le voleva per niente. 

Solo allora, volando alto, il tuo tormento d’amore raccoglierà i suoi frutti!  

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“Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l’amore,
tenace come gli inferi è la passione:
le sue vampe son vampe di fuoco,
una fiamma del Signore!”

(Cantico dei Cantici)

Arrivederci a tra poco…e tra un’ottantina di anni!!!

 

 

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