A scuola sto bene e mi sento protetta; ma poi, fuori, cosa succederà della mia vita?

564243_3d“Inizio a pensare seriamente che mi mancheranno tutti i miei compagni di classe ed anche i prof…. io a scuola sto bene, mi sento protetta!

Ho persone con cui posso parlare e sfogarmi; persone su cui contare sempre, che credono in me e farebbero di tutto pur di rendermi felice.

Io, a scuola, sto a casa!

Poi ci sta sempre l’eccezione che conferma la regola, ovviamente.

A me, prof, uscire dal Morea, mette pensiero. Università o lavoro? Dove andare? Cosa fare? Con chi parlare? E, soprattutto, resteremo uniti tra noi compagni di classe, ma anche con i prof? E altre mille domande ho in testa. ..

Lo so, a volte scrivo meglio, ma questo messaggio è stata una cosa di getto!!! Prof le voglio tanto tanto bene! Grazie di tutto!!!”

Ed eccola qua la nostra Lucilla, arrivata al quinto anno, alle soglie di un cambiamento importante; l’uscita dalla scuola! 25tudmaLo viviamo tutti il cambiamento delle cose.

“Stamattina la gonna era pulita e stirata, adesso è macchiata e stropicciata. I kiwi che erano acerbi, sono maturati. Il the nella tazza si sta raffreddando. Nemmeno io sono quella di una volta: sono cambiata,sono ingrassata due chili, ho letteralmente cambiato ogni cellula del mio corpo. Eppure so che sono sempre io, così come penso che quella gonna sia proprio quella indossata alla mattina, etc”. 

Ricordi quando, anni fa, vi spiegavo che “ non ci si bagna mai due volte nella stessa acqua di un fiume?” (lo diceva Eraclito).

E ricordi quando vi dicevo: “Anche questa lezione, come l’acqua del fiume, non tornerà mai più nella vostra vita! Quando suonerà la campanella, io uscirò e in questo momento non vi ci immergerete mai più! Per dirla tutta, al suono della campanella, saremo tutti sessanta minuti più vicini al momento della nostra morte!” E voi ridevate per il tono solenne e fintamente minaccioso, con cui pronunciavo queste ultime parole!

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Ogni nostro istante non è mai uguale all’altro e noi non siamo mai gli stessi da un istante all’altro, da un tempo all’altro. Tutto cambia, dentro e fuori di noi, anche se non sempre riusciamo a percepire questo continuo cambiamento.

Facevate il primo anno delle superiori ed io vi dicevo: “Se quando uscirò da quest’aula, voi penserete di essere uguali a come eravate quando io vi sono entrata, sappiate che vi sbagliate di grosso! In noi nasce e muore qualcosa in ogni momento della nostra esistenza ed in ogni momento noi non siamo più quelli che eravamo un momento prima; il nostro corpo è cambiato, la nostra mente è cambiata, il nostro pensiero è un altro pensiero… che lo si voglia o no!”

Tonelli3Cara Lucilla, quanti cambiamenti in questi cinque anni! Ed ora sta arrivando un cambiamento importante con la fine della scuola.

Lo temi? Niente paura: sembra che al Club del “timore dell’ignoto” ci sia scritta l’intera umanità!

Lo desideri? Bene! Vuol dire che il coraggio e l’entusiasmo non ti manca! Uno dei paradossi del cambiamento, infatti, è che ci fa oscillare tra la ricerca dei punti fermi e il fascino dell’esplorazione di nuovi territori.

E’ difficile cambiare? Certo! Perché ogni cambiamento porta con sé, inevitabilmente, guadagni e perdite. Si “guadagnano” tanti nuovi apprendimenti e si perdono tante collaudate sicurezze e non sempre si ha la certezza che i vantaggi che si troveranno saranno superiori a quelli che si lasceranno.

Ma una cosa è certa: non dobbiamo mummificarci nel passato, vivendo di nostalgie (ma tu non  lo farai! Ti conosco!!!). Al contrario, dobbiamo trasformare il passato in una forza  presente e futura! E la bellissima esperienza che tu hai fatto a scuola, per cinque anni, ti seguirà fino alla fine dei tuoi giorni. E chi te la toglierà mai!!! la_forza_dellamore

L’amicizia, l’affetto, l’amore non vengono mai inghiottiti nel passato, come cose desuete da rimettere in soffitta, ma sono sempre lì, presenti, a darci forza ed ottimismo.

L’hai riletta almeno tre volte quest’ultima frase? Sennò non vale!

Te lo ridico in maniera diversa: ciò che amiamo non ci verrà strappato mai! Ciò che abbiamo amato sarà la nostra vera eredità! Ciò che ci resterà davvero…dovesse finire il mondo!

Mi viene in mente quando Roberto Benigni raccontò del padre tornato dalla guerra. Questo Cristina-De-Biasio__La-forza-dell-amore_gesempio potrebbe sembrare spropositato  rispetto alla tua situazione, ma ci vogliono racconti forti per convincerci che l’amore che ci portiamo dentro, diventerà la nostra forza!

 

Senti cosa racconta Benigni:

“ Ed è un episodio di guerra, di mio padre… di guerra… Mio padre era un contadino toscano, per me era proprio il principe dei re, il più grande del mondo, il mi’ babbo, era una cosa…! e la mia Mamma… la bellezza della mi’ mamma…

a un certo punto è andato a fare la guerra, lui non sapeva neanche di che si trattava, voleva lavorare e stare con la su’ famiglia, ché amava la mi’ mamma, no come il mondo, ma come tutto l’universo intero…

E allora è andato a fare la guerra, è tornato, e in due anni di campi di prigionia a Erfurt, in Germania, che diceva a tutti “ma voi siete mezzi matti, ma siete imbecilli, ma che state facendo, ma io devo andare a lavorare, c’ho la mia moglie a casa con la bambina, c’ho…” …urlava così dalla mattina alla sera perché veramente, la sanezza ti induce a dire, ma che follia è questa, no? – finché è finita la guerra, è tornato con quattro suoi commilitoni, soldati – eh, a piedi, da Erfurt ad Arezzo…

…nel paese dove sono nato che si chiama “Misericordia” così proprio si chiama – quando è tornato era… è tornato con delle patate, perché due amici di viaggio suoi, mangiando improvvisamente- non mangiavano da mesi – chili di patate, so’ morti tutt’e due, pensa un po’, gli ha preso una… Lui se n’è accorto, s’è fermato, e ne mangiava mezza al giorno durante il viaggio, si teneva sai… una storia, tipo “La Tregua” di Primo Levi…

Quando è arrivato a casa era irriconoscibile, e voleva vedere la mia mamma, ché la ama, ma una cosa… la amava, ora purtroppo non ci sono più…

Allora ha detto a un suo amico del paese, quando è arrivato, dopo tre mesi a piedi, a piedi! da Erfurt, co’ gente che li scacciava… ha detto a un suo amico “vai a dire all’Isolina – che era il nome della mia mamma – che … son tornato! …perché se mi vede non mi riconosce! Aveva paura che gli venisse un colpo. E questo ha detto “Guarda che tuo marito è vivo, arriva qui tra poco”.

È arrivato nei campi, co’ la forza delle ultime … dell’ultima buccia di patata, e ha detto a la mia mamma questa frase, le ha detto “Ho pensato sempre a te”, e è svenuto, in coma, proprio coma vero, sul fango del campo.

La mamma, con un amico, l’ha portato a casa… ed era in coma, ha detto solo “Ho pensato solo a te“, perché due anni di lavori forzati nella guerra erano… per vivere ci vuole un pensiero divino, come è divino l’amore tra l’omo e la donna, ch’è proprio divino, e ti fa superare qualsiasi cosa.

E dopo… la mia mamma non aveva né soldi per le medicine  e né poteva chiedere… n’aveva proprio niente, ma sai che vuol dire niente? Il nulla, solo la bellezza… la bellezza di volersi bene con questo uomo… a quei tempi un tesoro immenso, eh!

Allora, aveva quattro anatroccoli, c’era mia sorella Bruna, che è la più grande – che io ho tre sorelle più grandi di me – aveva tre o quattro anni. L’ha vestita bene, s’è vestita bene lei, è andata con quattro anatroccoli, due a la mia sorella Bruna, e due lei, alla Madonna del Bagno alla Misericordia, che è un esempio di Piero della Francesca, una cosa di Piero della Francesca, bellissima, zona di Arezzo…

È entrata in chiesa, ha buttato – la bambina e lei – i quattro anatroccoli davanti alla Madonna e gli ha detto “È tutto quello che c’ho“, e se n’è andata.

Se n’è andata, e il giorno dopo naturalmente mio padre è uscito dal coma, no? non so se un miracolo o qualcosa, si vede che doveva uscire, gli ha buttato i quattro anatroccoli, e questi quattro anatroccoli vivi, nella chiesa. E’ uscita, dando uno sguardo alla Madonna dicendo “È tutto quello che c’ho“.

Che racconto meraviglioso! Non c’è bisogno di dire nient’altro! Coppia_equilibrio1 Lì c’è la fede, l’amore, la forza, la povertà in spirito… il senso ultimo di tutto ciò che facciamo.

Dio ci ha dato questa forza spirituale: ogni amore (in senso lato, ovviamente, non sto parlando solo della coppia) che troverete sulla terra, raccoglietelo, curatelo, mettetevelo sulla testa come una corona di vittoria…e ad altre vittorie, quella corona vi porterà!

Se pronta, Lucilla, per altre vittorie? Ma certo!!! 182970_552796998105192_1766868974_n

Dal primo al quinto, ti ho sempre vista generosa, sorridente, positiva, sincera… Quando eri triste per qualcosa, ti si vedeva la tristezza e quando eri allegra … eri allegra!

Raramente le persone riescono ad essere vere e trasparenti come lo sei tu! 

Molti si fanno i complimenti da soli riguardo alla loro presunta sincerità (“Io quello che dico, penso!”) facendo finta di non accorgersi che quel loro auto-premiarsi con il “Nobel della schiettezza” spesso è un modo per non riconoscere il loro cinismo nel buttar giù le persone, con carichi pesanti di offese o con critiche troppo feroci per non essere distruttive.

Tu, invece, sei una delle poche persone sincere che conosco e che ha sempre comunque parlato con dolcezza e tatto! Riesci a far sentire a proprio agio qualsiasi persona: guarda che è un dono grande!!! 2mani

Quando guardo le persone come te, l’istintivo desiderio che ho, in me, è la protezione. Mi sembra, infatti, che questo mondo non sia adatto ad accogliere ed apprezzare i fiori delicati come te.

E invece… Invece tu darai grandi cose, perché le farai sempre con amore!

Sei un respiro rilassante di aria fresca, sei una ventata di affetto sincero e lascerai tante orme belle ad ogni tuo passaggio.

Spesso dovrai soffrire, rimarrai delusa di certe reazioni altrui ed avrai voglia di smettere di essere proprio così, come sei. Ma tu non aver paura di soffrire: fa parte della vita.

E poi, la tua vita, mica la percorrerai da sola! Qualsiasi decisione tu dovrai prendere o qualsiasi cosa ti preoccuperà, ricordati sempre di questa promessa:

“Il Signore è vicino a quanti lo invocano, a quanti lo cercano con cuore sincero.” (Salmo 144,18) 

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Un grandissimo abbraccio, dolce Lucilla, figlia amata dalla Luce! 

 

 

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