Siamo esseri in crescita!

“Questo l’ho scritto io un anno fa; ero in totale confusione. Ora per lo meno affronto i miei momenti!”🦋

Inizio dal finale.
Dalla sua ultima frase.
Dalle ultime parole che Giorgia (la chiamerò così) mi ha scritto, alla fine del suo toccante messaggio notturno.❤

Tutto è iniziato da una mia foto fatta al cielo.
Lo fotografo spesso perché mi sembra abbia sempre dei segreti spirituali da rivelarci.
Poi la foto dell’alba la mando a qualcuno.
Qualche volta ai miei alunni, per dare loro il “buongiorno”.🌻

“Ragazzi, ma l’avete visto che spettacolo c’è sulle nostre teste, stamattina?”
Ed in genere mi rispondono con altrettante loro foto.
Così mi appaiono albe stupende da tante parti del territorio.
Una specie di passa parola di stupore per la luce che sorge.

Ma un po’ di giorni fa Chiara, una mia alunna, mi ha risposto la sera.🌟
E invece di mandarmi la sua alba, mi ha mandato un suo scritto notturno.

Chiara ha un’anima delicatissima.
Vivere con la delicatezza addosso non è facile.
La sensibilità ti fa viaggiare tra alti e bassi, a seconda di quanto siano severi i ritmi della vita nei tuoi confronti.
E con lei lo è stata.
Eppure sta cercando di essere all’altezza della vita, cercando di farsi raggiungere dalla felicità.
E un po’ ci sta riuscendo.
Ma un anno fa…

Un anno fa scriveva quello che state per leggere tra poco.
Sono parole preziose che, frequentemente, restano nascoste tra le pagine segrete di un’adolescente.
Ma per questa volta Giorgia mi ha dato il permesso di condividerle.
Buon cammino fragile e grintosa Chiara!❤

“È di notte che si percepisce il frastuono del cuore,
il ticchettio dell’ansia,
il brusio dell’impossibile
e il silenzio del mondo.
E’ proprio di notte che i tuoi pensieri viaggiano e fanno a lotta tra di loro.
Sono tre sere che non dormo perché penso, elaboro fantasie e sogno ad occhi aperti.
E poi si formano quei nodi in gola che quasi ti impediscono di respirare, poi arriva la pesantezza nel petto e pensi “cos’è che ti fa stare così?”
E detto con tutta sincerità, nemmeno tu sai cos’è.
Pensi – ma forse il problema sono io – perché effettivamente non sembrano esserci problemi.
Anzi.
Esci, ti diverti, ma c’è sempre qualcosa che, anche in mezzo alla gente, ti fa sentire sola.
Non capìta.
Ti sembra di essere così fragile, così piccola, così a corto di forze contro il mondo intero.
E lo so, voi direte “parlane!”.
Ma come faccio a dire, o solo minimamente spiegare, cosa c’è dentro di me?
Che volete che dica, eh?
Se nemmeno io so cosa mi sta succedendo!
Sono spiazzata; devo riprendere le redini della mia vita perché questo non è vivere, ragazzi miei, non lo è.
Ci sono giorni in cui la mia mente è così affollata da pensieri disconnessi tra di loro, che non riesco nemmeno a dare un senso logico a tutto ciò.
Non riesco a dare un senso a me.
Perché sì, lo sostengo con tutta me stessa; il problema più grande sono proprio io!
L’insicurezza che ho, l’arroganza che metto in ogni cosa che dico, l’orgoglio che mi ha portato a distruggere ogni minimo rapporto, la fragilità nascosta dietro a un muro alto e blindato, la poca fiducia nelle persone che mi circondano.
Sono stanca di piangere la notte e soffocare le mie urla nel cuscino e poi addormentarmi con le lacrime che rigano il viso come i solchi che i contadini lavorano nella terra.

P.S. Da questo scritto è passato un anno e Giorgia sta rinascendo. Il suo scritto sta aiutando altri. Ne ho le prove💞

M.C. 🌻

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